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<A Legino anche box sotterranei in “zona rossa”>

Spettabile Trucioli Savonesi, in margine alla tragedia di Messina (vedi Trucioli n.217):

1) E’ vero che il progetto relativo alla costruzione dei due edifici di Legino, accanto allo stadio “Valerio Bacigalupo” fu approvato dai competenti organi quindici giorni prima che entrasse in vigore la deliberazione della Regione relativa alla mappa di rischio di inondazione, con la quale si vietava ogni costruzione nella cosiddette “zone rosse” comprendenti gli alvei di fiumi e torrenti?

2) E' vero che i due edifici rientrano entrambi all'interno della “zona rossa” riguardante il torrente Molinero?

3) E' vero che, di fronte alle perplessità dei proprietari del terreno e – presumibilmente – della stessa ditta costruttrice, fu il Comune di Savona a spingere perché il progetto venisse in tutta fretta approvato?

4) E' vero che il progetto fu approvato solo a patto che il piano di calpestio fosse sopraelevato significativamente rispetto al suolo, rinunciando in pratica ad un piano e confermando così tutti i rischi per l'incolumità degli abitanti derivanti da un'alluvione?

5) E' vero che i garage e le cantine di tali edifici sono stati invece costruiti sotto la sede stradale, e che vi è una grande probabilità che, in caso di alluvione, chiunque si trovasse in tali locali sarebbe destinato ad una prematura fine?

6)  E' vero che, sempre a Legino e sempre nell'alveo del torrente Molinero (a poca distanza dagli edifici appena citati) il Comune ha autorizzato la costruzione di alcuni box sotterranei, anche questi esattamente in corrispondenza del torrente ed in piena “zona rossa”?

Grazie se riuscirete a trovare, almeno voi, delle risposte, prima delle celebrazioni della “giornata di lutto”.

Fabio  (mail)