Sud Tirolo, la gallina e l’uovo
“anticolesterolo”,
nell’agriturismo la
gente fa la coda
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Alzi la
mano chi ha avuto la possibilità di vedere o
prendere in mano un uovo di color verde azzurro.
Abbiamo tutti
davanti agli occhi uova di colore marocchino,
oppure bianco. Mai visto uova verdi. Eppure c’è
un agriturismo in
Sud
Tirolo, a pochi chilometri da
Merano,
sulla collina che sovrasta
Schenna
(Scena
per la toponomastica in italiano), dove tra le
specialità della casa, si trovano le
“uova grueneling”. E c’è
ressa di turisti.
Come documenta la
fotografia del titolare – fotografato, a metà
settembre, con una divertita escursionista
tedesca,
Helga Storm di Bremen -
le uova verdi fanno ormai promozione,
diventano attrazione. Una scoperta inedita, da
raccontare agli amici quando si fa ritorno a
casa. |
Il
motivo di tanta meraviglia è la stessa
spiegazione che offre l’agricoltore:
<Sono
uova molto richieste perché dicono siano
prive o povere di colesterolo>. Se è vero
che la psicosi anticolesterolo è entrata a far
parte dell’immaginario collettivo, a tutela
della nostra salute, non è difficile trarre le
conclusioni di tanto successo. Qui si fa quasi
la coda per consumare o acquistare le “uova
miracolose”. E chi non lo farebbe!
Un fiore
all’occhiello per l’agriturismo di
Schenna,
lontano dall’abitato, adagiato su alture dove il
manto nevoso, in inverno, può arrivare fino a
quattro metri, con
cucina tipica, ma soprattutto solo di produzione
propria. Dal latte al formaggio, dalle carni ai
dolci, ai salumi. Con le galline che, tra i
tavoli, fanno il girotondo ai clienti, alla
stregua dei passerotti a caccia di piccoli
avanzi.
Conclusione della “bella favola”? Navigando su
internet si scopre, da autorevolissimi esperti,
che non
esistono
“uova anticolesterolo”. Perché prive di
colesterolo. Anzi, gli stessi esperti ammettono
che, per ignoti canali promozionali o credenze
popolari, si è diffusa la convinzione di essere
in presenza di un prodotto naturale, con
proprietà straordinarie. Invece, documentano gli
studi scientifici, anche le uova
verde azzurro hanno le stesse identiche proprietà delle altre uova.
False ed infondate, dunque, le notizie dei
benefici salutistici antigrassi nocivi.
La
documentazione scientifica descrive tutte le
uova ricche di colesterolo, ma povere di grassi
saturi. Con quelli buoni che prevalgono sui
cattivi. E se il consumatore non ha problemi di
colesterolo nel sangue, l’uovo viene consigliato
due o tre volte in settimana.
Il meno
digeribile è servito in frittate. Come da
sfatare che faccia male al fegato.
Chi ha
vissuto la vita di campagna o montagna, del
resto, ricorderà che un tempo era pratica
abituale consumare un pasto a base di 5-10 uova
fritte. Un rimedio contro le dure fatiche di chi
non poteva fare affidamento alle macchine per
lavorare la terra.
Certo la
vita moderna, con la sua rivoluzione culinaria,
ha lasciato per strada tante buone o cattive
abitudini a tavola. Oggi l’unica prudenza
consigliata nel consumo di uova è rivolta a chi
ha un tasso di colesterolo nel sangue superiore
a 200mg/ml. Non più di uno in settimana.
Ma
soprattutto è sempre più difficile gustare uova
casalinghe, di galline dell’aia o dell’orto.
Libere di muoversi nella natura.
Le
normative comunitarie fissano precise
caratteristiche, anche per le uova
“extrafresche”, da consumare entro tre giorni
dalla deposizione.
Ci sono
tante “fasce” di categoria, di etichettatura
stampata sul guscio. Una garanzia per i
consumatori.
In
Sud
Tirolo,
baciato da un crescente boom turistico e
dove di fatto è vietata la costruzione di
“seconde case”,
anche l’uovo anticolesterolo finisce per
fare attrazione e fortuna.
Un
consiglio finale: per chi ha la possibilità e
gli spazi riscoprire l’uovo genuino vuol dire
ritorno alle buone abitudine dei nostri avi.
Persino il mangime per le galline fa la
differenza del prezioso alimento.
In Sud Tirolo ecco le
galline prodigiose, "producono" uova
"anticolesterolo". Foto ricordo del titolare
dell'agriturismo con una turista germanica,
Helga Storm che sorride, divertita
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