TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
DIALOGO
COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato
semplicemente "ALTER")
TRENTATREESIMA PARTE
di Aldo Pastore
ALDO:
Come ti sei conciato, questa mattina,
Alter? E che cos'è quello strumento che
porti tra le braccia? Mi sembra, a prima
vista, una Fisarmonica! |
ALTER:
No, Aldo! E' una BANDONEÒN!
ALDO: Un Bandoneòn? E
dove l'hai preso?
ALTER: E' un regalo
(per la verità: molto datato) dei miei
parenti uruguaiani; di Montevideo, per
la precisione!
ALDO: Debbo dirti che
l'ho erroneamente scambiato per una
Fisarmonica. E quali caratteristiche ha
questo strumento?
|
ALTER:
Come vedi, Aldo, esso è munito di
tastiere a bottoni sui due lati; a
ciascun bottone corrispondono due suoni
diversi, in apertura ed in chiusura del
mantice; in sintesi, da questo strumento
è possibile ricavare almeno Duecento
Suoni, per cui il Bandoneòn può essere
definito come una Fisarmonica Cromatica,
nel senso che, a differenza della
Fisarmonica tradizionale, esso dispone
di una maggiore varietà di suoni e,
quindi, di colori; non a caso, è
diventato strumento molto popolare in
tutto il Sud-America ed, in particolare,
in Argentina; per queste sue
caratteristiche è diventato lo strumento
- simbolo del
TANGO. |
ALDO: Ma, levami una curiosità, Alter; dove stai
andando con il tuo Bandoneòn?
ALTER: Aldo, oggi è una grande
giornata! Alcuni miei amici mi hanno telefonato, annunciandomi che
l'UNESCO ha proclamato IL TANGO COME PATRIMONIO CULTURALE
DELL'UMANITA' e, quindi, vado con loro a festeggiare questo
straordinario avvenimento. Vuoi venire con noi? Avremo, finalmente, la
possibilità di ascoltare della musica molto piacevole e di non tediarci,
almeno per un giorno, con i nostri compassati e deprimenti colloqui!
ALDO: Non posso accompagnarti, Aldo,
a causa di altri interessanti impegni;
ma...poi, non so se la notizia, da Te riportata,
corrisponde a verità, perchè non mi sembra che essa sia stata resa nota
dai nostri quotidiani!
Tuttavia, il tuo atteggiamento e le tue parole mi
hanno incuriosito; ed allora, spiegami, almeno, perchè giudichi così
importante il Tango sotto il profilo sociale e, soprattutto, sotto
l'aspetto artistico-musicale!
ALTER: Beh, Aldo! Intanto il Tango
Argentino ha, per me, una notevole importanza sul piano dei miei
ricordi, delle meravigliose serate trascorse nelle Società Mutuo
Soccorso, nelle Feste Paesane, in compagnia di molti amici ed amiche;
ballare il Tango equivaleva, per me, immedesimarmi in un mondo poetico e
passionale al tempo stesso, immergermi in un sogno staccato dalla
realtà, nella quale quotidianamente vivevo; il Tango equivaleva ad una
visione ardente e positiva dell'avvenire che ci attendeva.
E, con il passare degli anni e con il costante
sopravvento delle nubi esistenziali, ho notato che il Tango non era
soltanto questo; in questa danza, ho trovato anche l'ansia per l'ora
fuggita, la sofferente nostalgia del voltarsi indietro su ciò che
irreparabilmente era passato, lo sfasamento pressochè costante con la
realtà quotidiana.
E poi, Aldo, debbo dirti, attraverso il Tango, io ho
sempre immaginato il rapporto passionale ed, allo stesso tempo,
paritario con la donna o, meglio, con al componente femminile del nostro
essere esistenziale; pensa alla ritmica del Tango, alla varietà dei
passi, ed alle caratteristiche figure di questa danza: EL PASEO (la
passeggiata), la MEDIA LUNA (la mezzaluna), LOS TIJERAS (le forbici),
LAS VUELTAS (la giravolta); in tutte queste fasi, l'Uomo deve sapere
condurre la Donna, ma questa, a sua volta, deve esprimere, con i suoi
atteggiamenti e le sue mosse, la propria femminilità, la sua grazia
armonica e passionale e quel quid di duttile provocazione che vuole
renderla, apparentemente, inarrendevole e quindi, inarrivabile;
attraverso questo sottile percorso artistico - psicologico, la Donna
diventa oggetto unico e paritario rispetto all'Uomo, il quale mantiene
il compito, apparentemente semplice, di guidare la danza.
ALDO:
Tutto questo
sarà vero, caro Alter; ma, io
seguendo il percorso del tuo
ragionamento, vedo nel Tango
qualcosa di ancora più alto e più
nobile!
Osserva l'evoluzione storica di
questa espressione musicale:
- il Tango
Argentino nasce verso la fine del
1800 a Buenos Aires dalla
Fusione di elementi
musicali di origine autoctona o
locale che dir si voglia (in
particolare della MILONGA BONEARENSE
e della HABANERA CUBANA) con forme
armoniche già sperimentate e diffuse
nell'Europa Mediterranea ( il TAŇO
CASTIGLIANO, la CONTREDANSE
FRANCESE, la SETTECENTESCA
SICILIANA) ed, addirittura, nella
Guinea Africana (i ben noti: TANGO
MAOS);
- nel 1910/11, il
Tango venne importato in Europa;
come è ben noto, l'accoglienza è
stata entusiastica.
Addirittura,
molti musicologi affermano che il
percorso di questa Danza è stato
perfettamente circolare, nel senso
che essa affonda le sue radici più
profonde e remote nel Vecchio
Continente, si è successivamente
sviluppata nel Sud -America ed,
infine, è tornata a diffondersi
nella stessa Europa, dalla quale era
partita.
Quindi, possiamo
dire, in termini più propriamente
sociologici, che il Tango è frutto
di incroci tra antiche e più recenti
culture, provenienti da molteplici
luoghi di origine; in tal senso, è
diventato MUSICA UNIVERSALE
ed ha anticipato, sul piano
artistico e culturale, quanto sta
avvenendo sul piano politico e
sociologico e cioè il
FENOMENO DELLA GLOBALIZZAZIONE,
argomento, ormai, oggetto
di quotidiane discussioni.
ALTER:
ma è lo stesso tracciato che ha
percorso il VALZER, caro Aldo!
|
ALDO: Non
esattamente, Alter! Il Valzer ha
segnato esattamente un'epoca (quella
dell'Impero Austro-Ungarico,
per intenderci), ma raramente è
andato oltre questi limiti storici;
in modo analogo sul piano spaziale,
è rimasto ancorato alla vecchia
Europa, anche se (occorre
ricordarlo) esso è stato posto alla
base di grandi composizioni musicali
ottocentesche, ad opera di molti
Autori, da JOHANN STRAUSS a FRANZ
LEHÁR sino a giungere a PETER ILYICH
TCHAIKOVSKY e JEAN SIBELIUS.
Se vuoi trovare un'analogia con il
percorso storico del Tango, tu,
Alter, la puoi trovare nel JAZZ,
diventato (soprattutto durante il XX
Secolo) fenomeno culturale
universale per vecchie e nuove
generazioni e per le diverse
popolazioni mondiali.
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ALTER:
Ma, Aldo, mi permetto di dirti che
l'analisi, da te fatta, relativa
alla rilevanza del Tango sul piano
sociologico e politico, è limitata;
a mio giudizio, caro Aldo, devi
andare oltre, tenuto conto delle tue
conoscenze sulla materia!
Voglio dire che il Tango non è stato
semplicemente un evento culturale di
dimensioni universali (o globali,
che dir si voglia), ma è, altresì,
servito di base per composizioni
sinfoniche di un certo rilievo, da
parte di numerosi Autori.
Vedi, Aldo, ho qui con me un piccolo
opuscolo che evidenzia l'importanza
che ha avuto il Tango sulla
"verve artistica" di molti
compositori; ne cito tre, a titolo
di esempio:
- nel 1915, ERIK SATIE scrive per la
Serie "SPORTS ET DIVERTISSEMENTS" il
"TANGO PERPETUO" o "TANGO DEL
DIAVOLO";
- nel 1918, IGOR STRAVINSKIJ
inserisce un Tango nell'opera
"HISTOIRE DU SOLDAT"
- nel 1920, lo stesso Autore compone
un Tango, che viene incluso tra i
"PEZZI FACILI PER LE CINQUE DITA"
- nel 1940, Egli, appena arrivato
negli Stati Uniti, scrive un "TANGO
PER PIANOFORTE SOLO"
- infine desidero evidenziarti che
la natura profonda del Tango è al
centro dell'opera di ASTOR
PIAZZOLLA, musicista coraggioso,
che, oggi, è riconosciuto come
autore di musica contemporanea senza
aggettivi.
La sua ispirazione muove da un ceppo
determinato (quella del Tango
Argentino), ma elude le radici
folcloriche e trova una dimensione
ottimale nella sintesi con altre
tradizioni musicali, come il jazz e
la musica europea.
ALDO: Ti
ringrazio per questo tuo prezioso
contributo, Alter! ma io non volevo
approfondire ulteriormente il
discorso, per la semplice ragione
che ti avevo visto di partenza per
altri lidi e non volevo
assolutamente farti perdere tempo!
Ma questo tuo intervento finale è
stato di notevole importanza, perchè
sottolinea, ancora una volta, il
profondo messaggio che il mondo
artistico (e musicale, in
particolare) può portare per la
creazione di un' auspicabile e nuova
globalizzazione, che possa poggiare
le sue fondamenta sulla pace,
sull'eguaglianza economica e sul
reciproco rispetto tra i popoli.
In conclusione: volevo invitarti, la
prossima settimana, ad un incontro
per rendere omaggio alla figura di
una grande artista, scomparsa la
scorsa settimana: MERCEDES SOSA: LA
"CANTORA" DELLA LIBERTA'
ALTER: Lo sapevo
che andava a finire così: parto con
l'entusiasmo, mi fai terminare con
la tristezza! Dire che porti "sfiga"
è dire poco, Aldo!
Fai un breve salto in Chiesa per
farti benedire!
8 ottobre 2009
ALTER e ALDO PASTORE
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