Giudici rossi perseguitano sempre gli stessi

dall'Umbria al "Grand Hotel di Alassio"

Nella cassetta delle lettere, all'opera ignoti postini. Lasciano il ritaglio di un giornale  




































Siete tutti invitati all'inaugurazione,

ma attenti alle "spie" tra gli amici

 

 

Alassio - Non ci possiamo credere. Eppure ci sono i giornali che raccontano, documentano. Il sindaco più amato di tutti i tempi della storia alassina annuncia che all'attesissima riapertura del Grand Hotel, destinata a rilanciare alle stelle turismo ed economia commerciale della città, ha pensato di invitare  l'affascinante ed esuberante Paris Hilton.  Miliardaria americana e anche giovane diva, star.

Appuntamento fissato in primavera, 2010. Ed contemporaneamente, come riporta l'articolo di Stefano Pezzini su La Stampa del 26 ottobre, il sindaco fa sapere che <in gara per la gestione del Grand Hotel ci sono prestigiose catene internazionali>. Peraltro (vedi archivio stampa) lo stesso annuncio già pubblicato dalla Stampa e dal Secolo XIX nel 2006- 2007 e 2008, pure nel marzo 2009. Nulla di male, repetita....Purchè non siano bufale, ma fortunatamente, ad Alassio, non sono di casa.

E allora? Segnaliamo ai lettori di Trucioli che non appena Melgrati muove foglia, si muove persino la Cia americana. Pur di "rovinargli" la festa, le "toghe rosse" , internazionali, fanno pubblicare da Il Sole 24 Ore dell' 8 ottobre scorso la notizia che la catena alberghiera Hotel Hilton - quella appunto promossa dal sindaco Melgrati -  è finita sotto accusa per spionaggio. Abbiamo contattato, grazie ai nostri poteri forti, la stravagante ereditiera Paris Hilton (a proposito ma non era finita in manette per ubriachezza alla guida di un'auto?) che ci ha assicurato: <Quando il grandissimo Marco chiama, si quello di Alassio, come si fa a dire di no? Troppo simpatico, davvero belloccio, ogni tanto leggo, è proprio originale, l'avessimo noi!>