Lo
consiglio particolarmente ai giovani di questa
Europa Unita dalla disoccupazione ( disoccupati
del Vecchio Continente , dall'Atlantico agli
Urali, unitevi ). Ragazzi e ragazze nell'età
delle grandi scelte, datemi retta. Sceglietevi
un mestiere da furbi e non uno da fessi. Per il
vostro bene. Per il vostro avvenire. Guardate
attentamente a ciò che accade oggi per non
essere sorpresi un domani e non dovere poi dire:
"Ah, se l'avessi saputo..." E' arcinoto che
l'esperienza è il pettine dei calvi. Ma bisogna
pur prevedere qualcosa nella vita. "Cosa fare da
grandi?", innanzi tutto. |
Cominciamo a parlare di una professione che
venne ampiamente commentata - in modo indiretto
- da quel grande scrittore
che fu Alessandro Manzoni nel suo “I
promessi sposi”.
Una delle più divertenti ed intriganti figure
manzoniane, oltre a Don Abbondio, è sicuramente
quella di Azzeccagarbugli, l'avvocato cui si
rivolge Renzo con i suoi polli in mano.
Perché ricordo Manzoni ? Voglio forse
consigliare ad un giovane di farsi prete ?
Andiamoci piano, quando si tratta di fede, io
scherzo con i fanti ma lascio stare i santi e
non mi permetterei mai di interferire con le
scelte religiose e le vocazioni spirituali
giovanili o senili che siano.
Volevo semplicemente consigliare,
scherzosamente, ai giovani di scegliersi una
bella professione: l'Azzeccagarbugli, pardon,
l'Avvocato mi pare eccellente.
E' vero che nell'Ottocento aveva una
connotazione peggiorativa. Li chiamavano
azzeccagarbugli, storci leggi, pagliette,
cavalocchi, legulei, mozzorecchi, e via dicendo.
Ma oggi, volete mettere. E' tutta un'altra cosa.
Senza dubbi. Sempre a fianco dei potenti,
attorniati da nugoli di Security men, guardie
del corpo, corpi di guardia sull'attenti. Sempre
ad attorcigliare codici, a scavare nei
“distinguo”, nei cavilli, nelle prove mancanti,
nelle evidenze lampanti, negli alibi e nelle
perizie, nei Lodi Alfani, o mezzisoprani, io
lodo, tu lodi, egli loda; in cassazione a
cassare, alla consulta a consultare, a Palazzo
Chigi, a Palazzo Grazioli, a chiedere la grazia.
Arringhe affumicate, bollite, condite con l'olio
dell'eloquenza, con il compromesso giuridico, a
rendere sottile la costituzionalità o
l'incostituzionalità dei decreti parlamentari.
Affiancati da cancellieri, sputasentenze sui
mass- media. Tutti lì a pendere dalle loro
labbra.
Adesso, la Consulta ha respinto il Lodo
Alfano ed il re è nudo. Dicono che il Cavaliere
sia un grande ammiratore di Napoleone. Chissà
cosa farà dopo la Waterloo costituzionale.
Comunque, se è vero che è un grande ammiratore
di Napoleone, speriamo che non creda anche di
esserlo. Altrimenti, qui altro che Lodo Alfano.
Toccherebbe chiamare la neuro.
Ma torniamo all'importanza odierna delle toghe,
rispetto agli avvocati delle cause perse del
passato. Toghe nere, toghe rosse, toghe
bianconere, nerazzurre, rossonere. Principi del
foro. Avvocati di grido: “Aho! Er mio protetto è
innocente e chi dice er contrario, va a morì
ammazzato, quando questo esce – cioé tra pochi
giorni come tutti quanti – lo fa nero!”
Volete mettere ? |
Berlusconi con Gianni Agnelli |
Del resto, guardate uno dei personaggi più noti
dell'Italia del “boom”, Gianni Agnelli, non era
forse chiamato l'Avvocato ?
Che vuol dire che non ha mai visto l'aula di un
tribunale e che all'anagrafe risultava
“coltivatore della terra” ? Contadino: era per
il lodo fiscale, no ?
Faceva qualche viaggio in Svizzera, portandosi
nelle valigie un pochino di
argent de poche ? In caso di bisogno. Tutti,
adesso, a farne un dramma . Per così poco.
Scusate, voi non siete mai andati in gita a
Lugano ? O a Montecarlo ? Con qualche lira in
tasca per comprarvi un panino con la mortadella
in caso di languore. E allora ! |
Paradisi fiscali ? Eh, che parolone !
Non avete mai fatto, voi che criticate tanto,
una crociera estiva con diecimila passeggeri a
bordo ed altrettanti a tribordo , rimpiangendo
la terra ferma per il resto della vostra vita ?
E allora ?
Sì, qualche viaggetto alle Bahamas, alle
Seychelles, alle isole paradisiache dei Caraibi,
del Pacifico, insomma, posti dove le banche ed i
banchieri ricevono i depositi che il fisco
italiano non ha mai visto e che forse nessuno
vedrà mai più . I contribuenti onesti no di
certo.
Ma che importa. Ci sono i giuristi, coloro che
consigliano i ministri delle finanze, del
tesoro, e dell'economia, dello sviluppo, sulle
mosse giuste da compiere. I managers. E vai con
lo scudo fiscale.
Lo scudo fiscale, ovviamente pensato e ripensato
dai consiglieri dei grandi argentieri, dagli
avvocati dell'alta finanza e da nugoli di
esperti in economia. Tutti a guardare con certi
occhiacci cattivi il
povero contribuente che non sa più da che
parte voltarsi.
Adesso
aspettiamo, pazientemente, che i capitali
tornino. Qualche soldo lo si è visto, ma una
rondine non fa primavera. Ma c' è tempo. Così
chi aspetta potrà vedere, forse, un
miglioramento nell'Italia della Salute, con una
forse opportuna riforma sanitaria. Poiché di
questi tempi anche la Sanità non si sente molto
bene. Ci saranno i soldi per la Scuola. Così ,
cari giovani, potrete studiare e studiare.
E, da grandi, potrete fare
anche voi gli avvocati !
Costruirvi una bella casa al mare. Ma
attenzione all'abusivismo, eh, mi raccomando.
Perché qui in Italia, tutti costruiscono,
edificano, ma non si capisce perché ovunque si
metta una casa non è che sia poi tanto sicura. I
geologi non garantiscono nulla. Soprattutto, se
vicino alla casa c' un torrente, un ruscello, un
fiume e sopra una collina, una montagna e se
sotto c' è una spiaggia in riva al mare. Hai
voglia cercare il luogo adatto alla edificazione
!
Certo, è possibile che la natura in fondo sia
una matrigna. Però poi ci parlano di dissesto
idrogeologico, di paese a rischio frane ed
alluvioni, come ciò che è accaduto in uno dei
posti più belli d'Italia, il Messinese. Ed
allora, i mass media, per qualche settimana al
massimo, scrivono che le tragedie e le
catastrofi erano annunciate. Ma se erano così
“annunciate” perché nessuno ha fatto nulla ? Si
chiede l'uomo qualunque, l'uomo della strada che
ha paura di rimanere a sua volta in mezzo ad una
strada, nel caso un giorno toccasse a lui.
Sindaci ed amministratori locali disperati: noi
li avevamo avvertiti, avevamo chiesto
provvedimenti urgenti, nessuno ha fatto nulla.
Gli avvocati a colpi di carta bollata sparano
cause a destra e a manca, chiedono risarcimenti
danni che nessuno vedrà mai.
Ma basta parlare di loro. Spendiamo qualche
parola anche su altri mestieri interessanti.
Quando penso ai cavalieri, è chiaro che non
alludo ai Cavalieri del Lavoro e neppure ai
fratelli d'Inzeo che vincevano sempre al
galoppatoio di Villa Borghese.
Penso
ad un altro cavaliere, sempre attorniato dagli
avvocati. Qui, la questione si morde
la coda, e come nel gioco dell'Oca, si
torna al punto di partenza. Come, per l'appunto,
accade in Italia.
Si è trattato – pensate un
po' – di un
torneo cavalleresco (si fa per dire),
tutto giocato nelle
aule dei tribunali tra il Cavaliere e
l'Ingegnere. Berlusconi, con la sua corte fatta
di dame, scudieri, paladini, araldi (soprattutto
araldi del tipo: suoneremo le nostre trombe.)
Ah sì ? Ebbene, noi risponderemo con le nostre
campane, replicavano quelli del gruppo
dell'Espresso-Repubblica di Caracciolo e De
Benedetti.
Giù nella mischia, per vent'anni. Denunce,
contro denunce, querele, lodo Mondadori, carte
bollate, critiche, accuse. Crolla la prima
Repubblica. Mani
pulite. Chi ha scheletri negli armadi
-avverte il procuratore di Milano, Borrelli –
non scenda in politica.
Cavaliere contro
Ingegnere. I due con le rispettive corti
rinascimentali (senza Rinascimento, però)
vanno avanti imperterriti ed impavidi. Il duello – nel grande torneo politico - si è fatto più serrato e gli italiani, col fiato sospeso, anziché pensare agli affari loro, come sarebbe stato giusto e sacrosanto, si sono divisi, come sempre. Tra guelfi e ghibellini, tra bianchi e neri, tra rossi e turchini, tra verdi e gialli, tra clericali e mangiapreti, tra atei e fedeli di padre Pio.
Insomma, il
derby
Berlusconi- De Benedetti, i due arruffapopoli
del dopo Mani Pulite, ha attirato più
tifosi di Roma-Lazio, Genoa-Sampdoria, Milan-Inter, Juve- Toro,
quando c'era. Nel frattempo, scandali, crolli in
borsa, banche a gambe all'aria, governatore
della banca d'Italia davanti ai giudici. Avanti,
tutta, senza il minimo cambio di rotta.
Europeismo di facciata, da facce di bronzo che
spediscono a Strasburgo certi eurodeputati, ma
certi eurodeputati che non vi dico! A palazzo
Berlaymont, sede dell'esecutivo Ue ne hanno
viste di tutti i colori per merito del
“politichese” made in
Italy. “I portavoce della Commissione non
possono parlare di affari italiani. Barroso
intervieni, o sono guai.” Arruffapopoli, cioé
politici miliardari, coi loro partiti, coi loro
giornali- partito, coi loro filosofi partitici,
politologi partitici, legali partitici.
L'Italia è divenuta un enorme stipendificio per
le premiate ditte di entrambe le fazioni: Rai o
Mediaset, o Sky, Fininvest o Cir. “
Franza o Spagna purché se magna”, diceva
il popolino romano nel Medio Evo e durante il
feudalesimo.
Oggi, il buon leghista dice: se non è Giuliano
Ferrara che recita la parte, quasi quasi, per
passare la serata, vado a vedere il film
Barbarossa. “La Padania” darà il premio Umberto
d'Oro al regista ed agli interpreti. Tutto fa
brodo. A certi giornalisti toccherà il Lecchino
d'oro; a certi politici il premio di
consolazione “faccia di bronzo”. Il Leone d'Oro
di Venezia al cavaliere: se l'è meritato perché
rimane sempre a galla, da buon doge meneghino.
Contro venti e maree.
Quanto alla gente, al popolo italiano, con la scadenza delle prossime elezioni regionali, e forse politiche, verranno a chiederci se , col teatrino della politica, ci siamo divertiti. Io, ammiratore del generale Cambronne, ho già pronta la risposta che si meritano. E voi ? * Franco Ivaldo è giornalista professionista dal 1976 ed ha esordito a Roma. E’ nato a Savona, ha 68 anni, vive a Bruxelles.
|