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CLONAZIONE, L'UOMO COME DIO?

Sempre più la ricerca scientifica scende a patti scellerati.

 di Gianni Gigliotti

Se ne è parlato molto fino a qualche tempo fa con un fondato allarmismo e preoccupanti conseguenze di carattere etico sociale politico.

 Attualmente tutto è sottaciuto, disatteso, quasi il problema non sussista, o poco o nulla interessi, o perché più verosimilmente secretato da accordi ed interessi internazionali inconfessabili.

 Nulla di più errato, di più ingenuo.

 Esperimenti clamorosi, estremamente pericolosi ed incoscienti, vengono perpetuati ogni giorno all'insaputa della scienza ufficiale, in spregio alle leggi della civile convivenza.

Questa pallina di ceralacca, che pomposamente continuiamo a chiamare pianeta terra, è in bilico su un abisso infernale, la vita manipolata come una formula cabalistica, l'errore o l'implosione probabilmente non più controllabile.

 Il peccato originale di presunzione di Adamo ed Eva continua a manifestare pericolosi rigurgiti conseguenti alla "strabiliante" evoluzione scientifica in atto.

 L'uomo crede sia ormai giunto il momento di sovvertire l'armonia del Creato, della natura, di poter fare a meno di Dio, persuaso da un egocentrico dominio privo di rimorsi, di sentimenti e spiritualità, disconoscendo totalmente il senso sacro della vita.

E' pur vero che la presa di coscienza di una parte dell'umanità ancora attenta, responsabile e riflessiva ha palesato dubbi e paure silenti, scenari contaminati irreversibili di carattere sociale ed etico: ma è altrettanto vero, ineluttabile, che in molti siti del mondo continuano ad operare laboratori segreti con sperimentazioni inimmaginabili. 

La genetica, oggi in fase avanzatissima e spregiudicata ingegneria, ebbe le prime elaborazioni con risultati apprezzabili fin dal 1865 ad opera del biologo tedesco F.Mischer; sperimentazioni riprese nel 1910 dall'americano E.Beecker, finché nel 1950 uno scienziato di Cambridge, l'inglese F.Crick, riuscì ad isolare il DNA cioè - ovviamente qui in chiave semplicistica - i geni responsabili della trasmissione dei caratteri originali ereditari.  

Pochi anni dopo, in un laboratorio della California, manipolando il DNA di un moscerino vissuto oltre cinque milioni di anni fa (pare si trattasse della "Drosophila"

nome scientifico) si riuscì ad ottenere un esemplare d'insetto del tutto uguale al primordiale.

 Così pure un'antica pianta di cereali (la "Teonsite"

comunemente chiamata "il grano di Dio", nota fin dai tempi degli Aztechi) data per dispersa e poi ritrovata causalmente in Messico, sottoposta a sofisticati trattamenti genetici è oggi abbondantemente coltivata ed utilizzata.

 Da tali remote sperimentazioni, presero il via sempre più spericolate manipolazioni, inizialmente su organismi di una sola cellula, in seguito su più cellule, combinate tra loro anche in modo innaturale (come sembra da recenti notizie pervenute sia pure non confermate) tra il regno animale e quello vegetale.

 Tali interventi furono inizialmente considerati e giustificati come grandi conquiste scientifiche volte esclusivamente al solo benessere dell'umanità, con la messa a punto d'innovativi e più selettivi antibiotici (ben noto, l'"interferon"),ormoni, enzimi, antiparassitari e molto altro ancora.

 Seguirono, in un crescente forsennato, "costruzioni" di animali del tutto simili alle specie viventi ma di piccolissime dimensioni allo scopo di evidente lucro amatoriale, con elefanti, cammelli e cavalli ridotti alla stregua di cagnolini da salotto.

O di enormi dimensioni come mucche, pecore e pollame per una maggiore produzione (come ipocrita giustificazione) di carni e latte per alimenti allo scopo di sopperire alle necessità di quei paesi socialmente più poveri: tutto ciò è ovviamente motivo di angoscianti apprensioni specificatamente quando si tratta di manipolazioni del DNA dell'uomo, la clonazione, copia genetica identica di un altro essere umano.

Gli sviluppi in corso si prospettano inquietanti, terrificanti senza per altro alcuna possibilità concreta, efficace, di fermare o almeno arginare tali mostruosità:

ci provano con leggi severissime i governi mondiali ma, come ben sappiamo, questo nostro irrequieto pianeta è pieno di pazzi intellettualmente evoluti, scienziati genialoidi privi di scrupoli e per tanto ancor più pericolosi, la storia recente e passata è continua testimonianza di tali fatti:

con occulti finanziatori, con folli e ambiziosi progetti di pianificazione amorale, con eserciti di guerrieri invincibili da impiegare come mercenari replicanti per guerre di conquiste, confraternite di poteri criminali, schiavi per lavori umilianti, nascite e decessi pianificati, donne e uomini viziati utilizzati al solo scopo di piaceri sessuali.

 L'uomo tende, crede in tal modo, di poter "agguantare"

l'immortalità in quanto elemento subentrante e dominante dell'universo, la morale negata e sempre più a patti con lo sterco del denaro.

Si è forse giunti a un punto di non ritorno, con una parte della Scienza, quella mascalzona, impegnata a mera "fabbrica", prigioniera di falsi obiettivi, incapace di discernere il lecito dall'illecito: se così è - e le informazioni che trapelano lo confermerebbero - ci avviamo verso un divenire di tragica follia.

Gianni Gigliotti

www.azioneriformista.it