TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni Piani di
sviluppo agricolo (12) – Rapallizzazione (senza vergogna) a Verzi Laddove
fiorisce l’agricoltura del cemento: esperti da
tutta Europa a “scuola di legalità” Il buon
esempio che i sindaci Cenere e Vaccarezza lasciano in eredità a Loano
di Gilberto Costanza Loano
- Le approvazioni di Piani Aziendali di Sviluppo
Agricolo stanno tornando di attualità. Nuovi elementi ci portano a
riprendere il grave problema che interessa prevalentemente la frazione
di Verzi. Stiamo istruendo e documentando nuovi casi che Le puntate
diventarono undici perché ritornammo sull’argomento con l’intervento
pubblicato sul n. 179 del 6/12/2008 con il titolo <Edilizia
agricola a Verzi: “Fogna” da turarsi il naso> e successivo
intervento pubblicato sul n. 189 del 22/02/2009
con il titolo <Notizie di reato per il Procuratore: i “furbetti”
esultano, il geometra tace>. Per chi desidera leggere gli interventi
suindicati basta cliccare sulla dicitura archivio (in alto a
destra) dell’home page di Trucioli. Riteniamo utile e
opportuno riportare le numerose domande che, a chiusura del primo ciclo
di interventi, formulammo: 1) E’ vero o non è
vero che la maggioranza di coloro che hanno sottoscritto la richiesta di
approvazione di Piano Aziendale di Sviluppo Agricolo, di fatto,
non avevano i requisiti previsti dalla legge che qualificano la figura
di “agricoltore”? 2) E’ vero o non è
vero che alcuni cosidetti “agricoltori”(nel tempo) hanno richiesto ed
ottenuto contributi, finalizzati al settore agricolo, dalla Regione
Liguria e dalla Comunità Europea (si vocifera di importi, elargiti a
singoli proprietari, superiori ad un milione e duecento mila di vecchie
lire)? 3) E’ vero o non è
vero che tanti terreni agricoli, dal 1999 al 2007, sono stati acquistati
(in quantità di migliaia e migliaia di mq) da persone (non
“agricoltori”) che, ottenute l’approvazione di P.A.S.A. e relativi
Permessi di Costruire, ne hanno fatto oggetto di negoziazione con
indebiti (illeciti?) guadagni? 4) E’ vero o non è
vero che i pochi veri agricoltori sono stati i primi ad esserne
danneggiati dalle speculazioni immobiliari? 5) E’ vero o non è
vero che tanti verzini hanno svenduto i loro terreni (in prevalenza a
bosco) a cifre irrisorie, nella convinzione che mai sarebbero stati
valutati con indici edificatori o altre valutazioni? 6) Come sono stati
calcolati i terreni a bosco per definire le caratteristiche qualitative
e quantitative delle colture in atto e di quelle future, con
l’indicazione di un beneficio fondiario medio annuo? 7) E’ vero o non è
vero che a Verzi è stata ed è in corso una massiccia cementificazione
che sconvolge l’ambiente e il paesaggio, la futura qualità della vita
degli abitanti? 8) E’ vero o non è
vero che il Consorzio di Verzi, per l’eccessiva cementificazione non
programmata, è e sarà impossibilitato a concedere allacci
all’acquedotto e che è a rischio la fornitura di acqua alla collettività
verzina? 9) E’ vero o non è
vero che questa “incosciente” gestione del territorio porterà i
cittadini loanesi, a breve, a dover pagare migliaia di euro (intanto i
“soliti furbi” agevolati (per niente?) dagli “amici degli amici” si
beeranno dei tanti euro incamerati)? 10) Ci sarà
qualcuno che dovrà rispondere per le irregolarità ed illegittimità che
(è auspicabile per il ripristino della legalità) saranno accertate
(sia da parte di Amministratori, di Funzionari, professionisti “audaci”,
“consigliori” e quanti altri)? 11) Ma a chi ha
richiesto la revoca dell’approvazione ed è stata concessa, con il
semplice pagamento degli oneri concessori, è legittimo? E’ vero o non è
vero che con la normativa vigente non avrebbero potuto ottenere nessun
Permesso di Costruire? 12) Vi sono “case
agricole” concesse con i P.A.S.A. che, addirittura, sono state costruite
nell’alveo del torrente Nimbato? E’ lecito in base alle norme e leggi
vigenti? Ma chi ha approvato, sia i P.A.S.A. che i Permessi di
Costruire, non sono corresponsabili? Gli stessi tecnici che hanno
predisposto le pratiche come hanno potuto ignorare tali Leggi?
Sono stati manlevati da eventuali responsabilità? E’ stato
dimostrato, con dati, documenti e foto,
COME NON SI DEVE AMMINISTRARE Essendo stati
soppressi gli Organi di Controllo sulle Amministrazioni locali non resta
che auspicare l’intervento della Procura della Repubblica di Savona
affinché accerti se sulle problematiche dell’approvazione dei Piani
Aziendali di Sviluppo Agricolo e relativi Permessi di Costruire vi siano
ipotesi di reati penali dovuti a comportamenti, decisioni e approvazione
di atti (da chiunque), carenze di istruttoria e di controlli, omissioni
atti d’ufficio, omissione o carenze di indirizzi amministrativi,
indebiti contributi erogati dalla Regione Liguria e dalla Comunità
Europea, mancanza di rispetto delle Leggi, regolamenti e altro che
possano configurarsi in illeciti penali. Tutte le domande
sono rimaste inevase! Nel n. 171 del
12/10/2008 di Trucioli Savonesi avevamo citato i coniugi Giancarlo
Rebella e Elena Torreggiani (si presume pensionati data
l’età), residenti a Pietra Ligure, i quali, rispettivamente, avevano
ottenuto l’approvazione di P.A.S.A. (Piani Aziendali di Sviluppo
Agricolo): il signor Giancarlo Rebella con delibera G.C. n. 83
del 17/06/2003 e la signora Elena Torreggiani con delibera
G.C. n. 172 del 9/11/2005. Ciò che aveva impressionato è che è stato
attuato uno sbancamento di collina a prevalenza terreni a bosco e
costruzione di una strada non prevista nel P.R.G., soggetti alla
normativa di zona SIC (Siti di Importanza Comunitaria). Lo stesso
Giancarlo Rebella, a seguito visura catastale dei terreni, si è
evidenziato che ben sei mappali (su sette), elencati nella richiesta di
P.A.S.A. (pari a mq. 3157) risultano essere stati “soppressi”. La novità è che,
dopo 6 anni, dall’approvazione del P.A.S.A. (e più di un anno
dall’inizio dei controlli da parte della Polizia Municipale e
dell’Ufficio Tecnico Comunale), è stato affisso all’Albo pretorio del
Comune l’elenco dei rapporti ricevuti e dei provvedimenti emessi nel
mese di Luglio 2009 inerente il controllo dell’attività edilizia in cui,
fra gli altri, interessano i signori Rebella e Torreggiani. Iniziamo la
pubblicazione di quanto scritto nei rapporti. Prima comunicazione
di illecito edilizio rilevato dalla Polizia Municipale risulta
protocollata al n. La tipologia
dell’abuso e titolo necessario “Opere in difformità dal titolo
autorizzativo sanabile tramite art. Seconda
comunicazione di illecito edilizio risulta protocollata al n. Su 9 accertamenti
di illecito edilizio, ben 8 sono titolari di P.A.S.A.. Perché non è
stata emessa ingiunzione di demolizione o di ripristino ai signori
Rebella Giancarlo e Torreggiani Elena nel mentre è
stato previsto per i signori: Viola Rinaldo, Testa Alida, Salvati
Mario, Sorace Maria e Piccardo Nadia? Perché ai signori Rebella
Giancarlo e Torreggiani Elena non è stato rilevato e contestato la
mancata realizzazione del Piano Economico Aziendale nel mentre è stato
previsto agli altri titolari di P.A.S.A.? Non vi è disparità di
trattamento? (continua) Gilberto
Costanza e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
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