TRUCIOLI
SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
LOANO’S
SUMMERTIME
Budelli, berleghismi ed altri sollazzi con amene serate nel centro
storico. Al bando l’isola pedonale per l’antipasto misto al sapor
di gasolio, con spruzzatina di Super a 90 ottani. Cronache da
“gran turismo”! di Bellamigo
Ce ne
stiamo, insieme al vetero compagno Pistarino, al passaggio a
livello di via Stella (lato Aurelia) aspettando che passi un
treno e con la speranza che provenga da ponente, perché quando arriva da
levante l’attesa è quasi sempre duplicata dal fatto che ne incrocia un
altro, fermo in stazione, sull’unico nostro binario.
Impegnati nei soliti secolari mugugni sul mancato spostamento a
monte della ferrovia, siamo tuttavia distratti da una gentile
signora, rotondetta e sorridente, che ci chiede: “Scusi néh, mi
saprebbero indicare dove resta il budéllo”.
Pistarino sbotta: “’Orcu semenàiu , nu ne possu ciü, e dighelô
che nôiatri e béle ghe l’emmô int’a pansa !”
“Ma perché quel monsù si agita così ? Ci ho chiesto solo
un’informazione!”
“Non si preoccupi signora, vede il fatto è che noi vecchi loanesi non
possiamo sopportare che il caruggio sia chiamato budello”.
“Ma guordi , néh, che a Alassio, che ci va sempre mia figlia,
quella via stretta e lunga tra le due file di case la chiamano proprio
così.”
“Sì, lo sappiamo ,ma noi,per fortuna, non abbiamo avuto un milanese che
ha scritto, tanti anni fa, la canzonetta ‘Nel budello di Alassio’
, adottata dagli alassini come un inno della loro ,peraltro bellissima,
cittadina. Noi abbiamo il “Caruggio” ,che è una parola nostra, e poi,
Lei capisce, nel caruggio ci passano ,si incontrano, si parlano e si
servono in tutti i negozi e bar le persone , ci sembra
veramente una porcheria chiamarlo …budello”.
“Ma lo sa che ha ragione ? Ce lo dica anche a quello di quel negozio là
sull’Aurelia che mi fa : ‘Vada giù verso il mare per il…budéllo’.
E dove resta il vostro carruggio ?”
“ Caruggio, signora , con una sola erre ,perché è parola dialettale.”
“Oh bélla , non ci passavano i carri ?”
“No , guardi, i carri non c’entrano niente , ma gliela spiego un’altra
volta. Vada giù verso il mare e , arrivata all’altezza dell’orologio
vedrà a destra via Garibaldi e a sinistra via Cavour, fino
in fondo, da una parte e dall’altra, questo è il ‘Caruggio’.
E’ un percorso solo pedonale –giorno e notte- della nostra
città”.
Passati due treni, salutiamo la signora e Pistarino mi fa:
“ Dicci un po’ a quelli del Comune che mettano sotto l’indicazione
via Garibaldi e via Cavour una bella targa con scritto ‘Il
CARUGGIO’ e che diano una multa di mille euro a tutti quei
negozianti che lo chiamano budello. Comunque, quelli d’Arasce sun
sempre i mèximi pin de nonne e bel…” . “Ciantila lì, Pista !”
A proposito di percorsi pedonali ci è risultata incomprensibile
l’eliminazione, nelle ore serali, dalle 20 alle 24, dell’isola pedonale
da anni disposta, nel periodo estivo, per corso Roma.Una piccola
conquista civile per dare maggior spazio e libertà ai nostri
ospiti con ampliamento, senza il pericolo costante del transito
veicolare, della passeggiata a mare, senza l’angoscia di dover
continuamente sorvegliare i bambini, senza la necessità per gli
esercenti che hanno i dehors di dover attraversare il corso, per
il servizio ai tavoli, con le portate alla mano in mezzo ad
autovetture e motociclette rombanti.
Abbiamo chiesto chiarimenti a un berleghista d.o.c. il quale ci ha
spiegato che questa bella pensata è stata presa su sollecitazione
dei titolari dei bar i quali affermano di lavorare di più se è
consentito il transito veicolare, con possibilità per motociclette e
autovetture di continuare il molesto passaggio e fermarsi, magari in
seconda fila, consentendo ai conducenti un rapido salto al bar per
un’altrettanto rapida bevutina senza pericolo che, poi, qualcuno li
faccia soffiare nel palloncino.
Ci ha spiegato anche che per gli avventori è uno spettacolo molto
divertente vedere i pedoni che si scansano di botta, le macchine con le
belle luci intermittenti d’allarme accese in seconda fila e i
motociclisti svirgolanti nel sorpasso dei camerieri che
attraversano corso Roma, portate alla mano, in atletica
concorrenza . Anzi pare sia stato lanciato un antipasto misto al sapor
di gasolio, con spruzzatina di super a 90 ottani che viene lanciato sul
tavolo al di sopra delle macchine in transito, con premio di una sgnappa
al metanolo e fazzoletto verde pisello marcio della lega a chi riesce ad
acchiappare il piatto al volo.
Gli abbiamo raccontato che ,la sera prima, una moto ha sfiorato un
bambino sfuggito alla madre dalla passeggiata ,tra le urla di terrore
della poveretta. “Un bambino extracomunitario?” ha chiesto il
berleghista sul cui volto appariva l’ombra di un ghigno alla Bossi . “No
,era di Bergamo”. Allora dopo un’apertura d’occhi sbarrati alla
Calderoli durata un attimo, assumendo lo sguardo opaco di Maroni
quando finge di pensare, ha concluso: ”Ci ripenseremo!”
Ma perché, ci siamo chiesti, non preghiamo la Ministro Gelmini,
che si è dimostrata esperta nei voti numerici, di venire a dare un voto
alla nostra amministrazione per la conduzione estiva del paese? Occorre
aggiungere che ,per una continuità con le amene serate il cui clamore
,si sa, ha termine verso le tre di notte, su corso Roma alle
cinque passa l’automezzo della raccolta rifiuti (70-85 decibels), alle
sei lo spazzino meccanico lato mare (80 decibels) , alle sei e
trenta lo stesso di ritorno lato monte (85 decibels), poi hanno inizio
le operazioni di consegna merci , con cassette di bibite e bidoni
scaricati e caricati fragorosamente sui camions, poi le ginnastiche
spiaggifere al tam-tam, chissà perché rimandate con altoparlante su
tutto il centro storico, così come le chiamate dei clienti dei bagni
marini :”La signora Brambilla al telefono !” “Marietto è
desiderato all’ingresso.” “ Il signor Casini alla cassa” (altro che
privacy). E così via per tutta la giornata… “Lo stabilimento chiude alle
sette , buona serata” ecc. ecc.
Si deve inoltre segnalare che tra la battigia e la diga soffolta , lungo
tutta la costa del centro, dal Kursaal a piazza Mazzini, sono
sparpagliati scogli di ogni tipo e dimensione che rendono ardua la
frequentazione del mare ai nuotatori, con pericolo per la testa di chi
volesse tuffarsi (attività ormai impossibile) e graffi ai piedi e alle
gambe di cui possiamo costituire prova provata.
Siamo dunque riusciti ad ottenere una linea privilegiata
(“Parlando col popolo”) e abbiamo raccontato alla Gelmini un po’
di quanto sopra. “Lei, signora Ministro, che voto darebbe?” “Vediamo
, chiaramente si tratta di un’amministrazione comunista.” “Se lo
dice lei …” “In
questo caso il voto massimo sarebbe sei, per il voto minimo andrei sotto
e darei meno quattro ,ma non ho ancora emesso il decreto che rende
possibili i voti sotto zero. Così darei un bello zero ,tondo come un
uovo”.
“Veramente , Ministro, l’uovo è ovale …” “Oh già,
ma che simpatico !”
“Ministro, non vorrebbe fare un sopralluogo? Noi qui avevamo un grande
gelataio che si chiamava Guglielmo , ma era per tutti ‘Gelmo’ .Inventò
un gelato da passeggio e lo chiamò ‘gelmino’. In suo onore
potremmo chiedere ai suoi successori di ripristinare i ‘gelmini’, pensi
che bello per lei .” “Oh
meraviglia, si potrebbe dire in versi : a passeggio con Gelmini ,fai
felici i tuoi bambini.”
“Bravissima, l’aspettiamo !” “Devo
portarmi le guardie del corpo ?” “Non
serve, chiederemo di scortarla a Vaccarezza e Pignocca.” “Ma sa,
di questi tempi, preferirei due uomini…” “Ma sono
uomini , si chiamano Angelo e Luigi, mi scusi le ho detto solo i cognomi
.” “E chi
sono ? comunisti?” “ No, no
,per niente, sono pezzi grossi, Ministro, non si preoccupi, non hanno
che da muovere una mano per spostare il primo malintenzionato da
qualsiasi area protetta. Ma lei mi sembra un po’ ossessionata da questa
storia dei comunisti , come Lui.” “ Non è
mica vero sa che Lui ce l’ha con i comunisti, fa finta. E’ pieno di
amici e consiglieri di quel genere lì ; guardi a cominciare da
Putin e poi quelli dei giornali e del telegiornale sintetico.
Quell’altro, intelligentissimo, di Ferrara, è figlio di uno che il
partito comunista lo aveva fondato e anche lui… “Ministro
quell’altro non è di Ferrara, si chiama Ferrara.” “Ah si ?
Be’,io un giorno, parlando con Lui , ho detto: Presidente ma con tutti
questi comunisti dove si va a finire ? Ma,cara, mi ha risposto, con loro
siamo in una botte di Stalin ,cioè di…acciaio – e rideva .Perché ,sa,
lui fa le battute e ride, poi ridono anche gli altri ,per farlo
contento…lei capisce”. “Capisco
Ministro , siamo su una barca che naviga di bolina col nostromo
che si ubriaca in cambusa.” “Come
parla difficile, però mi piace il suo accento pesante
genovese…”
“Purtroppo ,Ministro…” “Ma no,
adesso vedrà, col ripristino dei dialetti, sarà molto
apprezzato. Anzi la voglio segnare qui sul taccuino d’oro dei veri
amici ; ecco, mi dica il suo nome.” “Per
l’appunto , Ministro,
BELLAMIGO
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