versione stampabile

IL TEMPIETTO BOSELLI E

 PIAZZA DIAZ. UNA PROPOSTA

di Massimo Bianco

Il Comune di Savona ha di recente invitato i cittadini a effettuare proposte atte a valorizzare Piazza Diaz e Piazza Marconi. Per quanto riguarda quest’ultima, pare invero difficile offrire suggerimenti davvero utili: la verità è che la bellissima fontana di Renata Cuneo già di suo valorizza molto la piazza, ma è purtroppo la fontana stessa a essere danneggiata dalla bruttezza degli edifici circostanti. A meno che non si voglia demolire l’orribile palazzo della Previdenza Sociale, non si vede come si potrebbe intervenire. Perfino eliminare i parcheggi risulterebbe probabilmente futile e avrebbe un’unica conseguenza: rendere inutilmente più complicata la vita di chi ha necessità di recarsi nella zona in auto. Circa invece Piazza Diaz, chi scrive vorrebbe approfittare dell’occasione per riproporre il succo di un articolo da lui pubblicato in passato proprio qui su Trucioli.

E dunque: negli scorsi anni il Comune, allo scopo di dare maggior lustro ad alcuni monumenti savonesi e per la precisione al Teatro Chiabrera e alle Torri medioevali del centro storico, ha provveduto a eliminare i soffocanti parcheggi di Piazza Diaz e di Piazza del Brandale. Si tratta di una scelta senz’altro lodevole ma insufficiente. Per quanto riguarda in particolare Piazza Diaz, oggi come oggi lo spiazzo antistante al teatro, asfaltato e libero dalle auto, offre purtroppo una spiacevole sensazione di desolazione, perché la gente tende a utilizzarne solo i bordi, laddove sono ubicate alcune panchine con un poco di verde.

Ecco allora l’idea che Trucioli propone all’amministrazione comunale per valorizzare questo spazio: perché non provare a rendere esteticamente e artisticamente più gradevole Piazza Diaz, trasferendovi il Tempietto Boselli? Attualmente il tempietto è collocato all’interno dei giardini del Prolungamento a mare, è poco in vista e “ammuffisce” senza essere praticamente mai notato da nessuno. Molti forse neppure si ricordano della sua esistenza, nascosto come è in mezzo agli alberi. Per rinfrescare la memoria dei lettori ne presentiamo un’immagine qui sotto.

Il cosiddetto Tempietto Boselli è una elegante costruzione di stile neoclassico, realizzata in ceramica d’Albisola nel 1786 dal ceramista Giacomo Boselli. Si tratta di un opera a pianta rotonda e sormontata da una cupola, il cui corpo s’innesta su sei colonne ioniche (e non doriche come erroneamente riportato in vari siti internet, vedasi in proposito capitello e architrave evidentemente ionici), la cui trabeazione continua rappresenta cavalli alati bianchi e festoni su fondo azzurro.

Ci sembra che un eventuale suo trasferimento (nel caso non fosse possibile spostarlo intero, smontandolo e trasportandolo in centro per poi rimontarlo e collocarlo con le dovute protezioni) porterebbe un duplice vantaggio. Infatti, prima di tutto donerebbe alla costruzione la visibilità che si merita e in secondo luogo renderebbe la piazza stessa assai più attraente, oltre che meno desolata.

Tanto più giacché il Teatro Chiabrera, realizzato a metà ‘800 su progetto dell’architetto Carlo Falconieri, è a sua volta un edificio costruito in chiaro stile neoclassico, con una facciata abbellita da un doppio ordine di colonne, di cui il primo, quello inferiore, formato da quattro pilastri dorici con relativo portico nato allo scopo di accogliere le carrozze e il secondo, superiore, da altre quattro vere colonne ioniche più altrettante false colonne.

La vicinanza dei due monumenti sarebbe pienamente giustificata dalla comunanza di stile e ognuno dei due darebbe maggior risalto all’altro, rendendo la piazza stessa assi più interessante per i turisti.

Buona estate a tutti.

Massimo Bianco