Come fa un Comune ad essere moroso (non nel
senso di innamorato) con sé stesso? Ancora una
volta riesce in un´impresa a dir poco ardua,
l´amministrazione comunale di Imperia. E lo
scenario non poteva che essere il costruendo
porto, quello che sarà il più grande del
Mediterraneo, ma che nell´attesa ha già permesso
alla giunta dell´allora primo cittadino Luigi
Sappa di commettere un abuso edilizio attraverso
i propri rappresentanti e poi multarsi allo
stesso tempo.
L´ultimo capitolo è contenuto in una lettera con
cui il Comune, a marzo, ha comunicato
all´Agenzia del Demanio di attivarsi, anche con
la riscossione coattiva (leggi pignoramento),
nei confronti della società Porto di Imperia spa
la quale, titolare della concessione demaniale,
non avrebbe pagato il canone relativo al 2008
per una cifra pari a 438mila 128,57 euro, cui
vanno aggiunti alti 43mila 812,86 euro di tassa
regionale.
La particolarità della vicenda è che la società
appartiene per un terzo proprio al Comune di
Imperia che ha sollecitato il pagamento, e se
non bastasse il presidente della spa è Paolo
Calzia, che è pure direttore generale del Comune
appena riconfermato dal neo eletto sindaco ed è
uno dei quattro indagati per abusi edilizi dal
pm Paola Marrali.
L´Agenzia del Demanio nei giorni scorsi ha
chiesto all´amministrazione di fornire una serie
di documenti necessari ad istruire la pratica.
Il pagamento non è ancora arrivato nonostante
due solleciti del giugno e del dicembre scorso.
L´articolo 5 della concessione demaniale
marittima stabilisce, tra l´altro, che il
mancato pagamento di due rate del canone
comporta la decadenza della concessione stessa.
Difficile capire se il "puffo" dipenda da
difficoltà finanziarie dei partner privati della
società (i gruppi che fanno capo ad Elisabetta
Cozzi Parodi e Francesco Bellavista Caltagirone)
o se invece si sia trattato di un equivoco o
ancora di un contenzioso in corso con i soci
pubblici e privati in conflitto. Certo pare
impossibile una svista, tanto più se si
considera che il presidente del collegio
sindacale è il commercialista Silvano Montaldo,
uomo di fiducia del ministro Claudio Scajola che
lo ha voluto in Finmeccanica e nominato
tesoriere regionale del Pdl. Bisognerà ora
vedere come il nuovo sindaco Paolo Strescino
affronterà il caso porto. Pensare a grandi
novità è azzardato, visto che assessore
all´urbanistica è stato confermato Luca Lanteri,
quello che di fronte alla multa da 30 mila euro
alla Porto di Imperia, nonostante 10mila fossero
a carico della parte pubblica, commentò: «In
fondo il Comune ci ha guadagnato 20 mila euro».
La sanzione era per quel capannone i cui lavori
erano iniziati prima ancora che la variante
fosse approvata in conferenza dei servizi, e che
è costata al momento quattro avvisi di garanzia
(oltre a Calzia l´architetto Emilio Morasso,
progettista e direttore dei lavori, e poi due
rappresentanti dei costruttori Delia Marlonghi e
Mariassunta Longo). Per il comune si trattava
solo di una formalità, ma fino ad oggi la
Regione Liguria non ha ancora sbloccato la
pratica.
E non è tutto, perché altre presunte
irregolarità edilizie sarebbero oggetto di
approfondimento. Alla fine di maggio, la
Commissione di Vigilanza e Collaudo presieduta
dall´ingegner Pierre Marie Lunghi, dirigente del
Settore Porti e Demanio Marittimo, ha incaricato
un esperto di verificare la conformità delle
opere fin qui eseguite. E pochi giorni fa i
dubbi sarebbero stati formalizzati, proprio in
occasione di una riunione della Commissione.
Riguarderebbero in particolare due aspetti: il
profilo, e in particolare l´altezza, della
banchina di San Lazzaro, che sarebbe stata
eseguita in anticipo rispetto alla variante in
corso d´opera; e poi un ampliamento, rispetto al
progetto originale e ad un´altra variante da
concludere, della cosiddetta palazzina "Corpi
dello Stato", ovvero un edificio a San Lazzaro
che dovrà ospitare gli uffici della Capitaneria.
Questioni che sicuramente convinceranno la
Regione Liguria a procedere con i piedi di
piombo. Cautele queste ultime che, secondo
l´assessore Luca Lanteri, rispondono solo a
speculazioni politiche del presidente Claudio
Burlando. Un clima senz´altro teso, che coincide
tra l´altro, temporalmente, con l´ultimo
passaggio al Ministero dello Sviluppo Economico
dell´Imperiese (e primo sostenitore del porto)
Claudio Scajola, dell´assegnazione dei fondi Fas,
320 milioni destinati alle aree sottoutilizzate
già deliberati dal Comitato interministeriale
per la programmazione economica, ma che ancora
devono arrivare nelle casse di via Fieschi.
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