TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
I gabbiani del
mediterraneo resistenti agli antibiotici
I batteri negli
ospedali: una minaccia per il futuro
Gli scienziati delle università svedesi di Uppsala, Umeå, Kalmar e del
centro di ricerca ospedaliero di Växjö sono tornati molto preoccupati
dalla Camargue, dove hanno svolto un’indagine sulle colonie di gabbiano
reale (Larus cachinnans): il modello di resistenza agli antibiotici dei
gabbiani è lo stesso dell’uomo. Secondo lo studio “Dissemination of
Escherichia coli with CTX-M Type ESBL between Humans and Yellow-Legged
Gulls in the South of France” circa il 50% dei gabbiani reali del
Mediterraneo hanno una qualche forma di resistenza agli antibiotici.
I ricercatori dell’università di Uppsala spiegano che «I batteri che
sviluppano resistenza agli antibiotici sono una delle più grandi minacce
per il futuro della società e stanno avendo un forte impatto sulla
nostra capacità di utilizzare diversi trattamenti medici. La diffusione
della resistenza non è più un problema locale negli ospedali, batteri
antibiotico-resistenti si stanno diffondendo anche in tutto l´ambiente».
Mirva Drobni, del dipartimento di scienze mediche, sezione malattie
infettive, dell’università di Uppsala, che ha diretto lo studio,
sottolinea che «I gabbiani hanno sviluppato dei comportamenti che
implicano un contatto sempre più stretto con l´uomo, e aumentano le
probabilità di interscambio di batteri. Questo è il motivo per cui sono
estremamente interessanti per lo studio».
I risultati dello studio, condotto insieme Centro francese di ricerca di la Tour du Valat, Le Sambuc,
Arles, dimostrano che quasi la metà degli uccelli presentano una qualche
forma di resistenza agli antibiotici, e quasi il 10% sono portatori di
batteri che producono enzimi ESBL (beta-lattamasi a spettro esteso).
Questi batteri, come la Escherichia coli e la
clebsiella, sono ora catalogati tra le principali infezioni ospedaliere.
La minaccia è duplice: questi batteri sono sia resistenti agli
antibiotici forti e si diffondono molto velocemente. La ricerca ha
rivelato un alto livello di resistenza antibiotica generale in campioni
di Escherichia coli (E. coli) prelevati dai gabbiani. "Quasi la metà dei
batteri isolati (47,1%) presentava una resistenza a uno o più
antibiotici (dei 6 antibiotici usati) ed è risultata molto diffusa anche
la resistenza alla tetraciclina, ampicillina e streptomicina».
I ricercatori hanno dimostrato che lo stesso modello di resistenza agli
antibiotici è stato riscontrato sia nei gabbiani che nell’uomo, il che
indica che la carica batterica negli uomini e negli uccelli ed i loro
meccanismi di resistenza possono essere scambiati reciprocamente, cioè è
stato verificato che uccelli ed esseri umani condividono le stesse
popolazioni di E. coli, con uno scambio reciproco di batteri e sistemi
di resistenza. «Diversi E. coli produttori di ESBL isolati negli uccelli
erano identici o molto simili a quelli isolati negli esseri umani – si
legge su PlosOne - Perciò, gli uccelli selvatici raccolgono gli E. coli
di origine umana, con i tratti della resistenza umana, e potrebbero di
conseguenza anche agire da riserva ambientale e raccoglitore di
resistenza batterica, con la capacità potenziale di ri-infettare la
popolazione umana».
Questi risultati sono molto preoccupanti perché indicano un più alto
livello di resistenza batterica nei gabbiani di quanto non venga
riscontrato negli umani della stessa regione – dice
la Drobni - Attualmente non sappiamo se i gabbiano
rappresentino una mera riserva della resistenza antibiotica, oppure
costituiscano anche una fonte di ulteriore diffusione verso l´uomo».
La ricerca sui gabbiani reali fa parte del progetto New-Flubird
finanziato con 1,86 milioni di euro dall’Ue attraverso la linea di
bilancio "Ricerca a sostegno delle politiche" del Sesto programma quadro
(6°PQ) e che ha l’obiettivo di creare una rete di esperti che possa
fornire sistemi essenziali di avvertimento precoce e valutazione del
rischio in tempo reale, nel caso di individuazione di minacce sanitarie
da virus dell´influenza aviaria negli uccelli migratori.
|