TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni I vendicatori di Belfagor temono che prima o
poi finisca il silenzio stampa Alassio, c’è posta per gli innamorati? Nella “buca del Muretto” spifferano i
cattivi Il male oscuro coinvolge il terreno del
Palazzetto dello sport. La percentuale sui progetti dell’ufficio tecnico
comunale. Storie di opposizione su nomine di esperti Alassio – Hanno segnalato a
Trucioli che nella buca degli innamorati, il celeberrimo “Muretto”,
a due passi dal Comune, da sempre “Palazzo di vetro” della trasparenza
pubblica, c’erano letterine interessanti. Il “postino” non le aveva
ritirate. Ed ecco che la squadra vendicatori antiBelfagor è subito
entrata in azione. Prima letterina per i
“bambini buoni”. L’area su cui è sorto il Palazzetto dello Sport
era finita all’Asl. “In illo tempore”. Bisognava curare l’iter e
la procedura affinché la superficie diventi proprietà comunale, come
ovvio quando si acquista un bene, si edifica. Ma il mappale, per la
dabbenaggine di qualcuno (chi?) risulta sempre dell’Asl. L’area
resta dell’Asl, anziché del Comune. Chissà a che punto si trovano altre
suddivisioni di beni. E soprattutto lo stato dei lasciti dei benemeriti
cittadini di Alassio. Un tempo lasciare una
proprietà al Comune, all’ospedale, al ricovero degli anziani era un
titolo di merito assai praticato. Oggi quando entri in certi palazzi,
direbbe Il Gabibbo, devi stare attento alla tasca posteriore.
Altro che sorte dei lasciti. Speriamo che una delle memorie storiche,
l’avvocato Bottelli, da sempre impegnato nella difesa di alcuni
valori, non ci faccia sentire alassini senz’anima. Di battaglie fuori
dal coro ne ha fatte tante, non sempre comprese. Seconda letterina per i
“bambini ribelli”. Capita che l’ufficio tecnico del Comune di Alassio
sia frequentemente escluso (per causa di forza maggiore?) dal progettare
opere pubbliche, anche di non eccessiva complessità. Secondo alcuni ci
sarebbero le persone e le professionalità adatte. Come accade assai di
frequente in molti uffici pubblici, ci si affida a progetti e consulenze
esterne. Accadeva col centro sinistra, accade col centro destra.
Non conosciamo in che misura e tutte le cifre, le progettazioni
interessate. Ci hanno informato che in compenso, in base ad
un accordo (singolare?), l’ufficio tecnico del Comune percepisce una
“bonus-ricompensa” del 3 per cento sull’ammontare dei lavori-progetti
affidati alla progettazione esterna. Insomma anche quando l’ufficio non
c’entra, non svolge visioni o supervisioni, al “convento” arriva l’obulo
che poi tanto mini non sarà visto che siamo ad Alassio, non a
Caprauna. Il tutto frutto dell’immancabile accordo sindacale. Terza letterina per i
“bimbi dell’asilo”. Trucioli Savonesi nel numero della
scorsa settimana (205) ha accennato alla storia del costruendo
“muraglione” di Solva. Dal Comune nessuna reazione. Pare siano
scesi in campo anche gli avvocati di privati. Nel contenzioso anche
alcuni aspetti tecnici dell’opera. Roba da esperti, insomma.
L’opposizione consiliare, dice la letterina, si è mossa con diligenza,
ma all’alassina. Tra i banchi siedono due valenti tecnici, gli
ingegneri Garassino e Canavese. Il “buon senso” – si dice
ancora così – ha suggerito che si occupino dell’opera (sia sotto il
profilo tecnico, sia di procedura) i consiglieri Fui, già
comandante dei vigili a Ceriale ed il new entry, Nappi
storico insegnante all’Alberghiero e gran esperto di pasticceria che ha
preso il posto del dimissionato, perché troppo battagliero, Iebole. Dal Muretto di Alassio speriamo che il
dopo elezioni non ci riservi qualche sgradita sorpresa nell’ambito di
alcune inchieste giudiziarie in corso. Non ci sono dubbi, tutti
innocenti i protagonisti. Ad Alassio non c’è posto per i Belfagor
fotocopia. O quelli veri o tabula rasa. R.T. |