Mi sono riletto,
di conseguenza,
gli articoli
giornalistici
che ti avevo
portato la
scorsa
settimana,
riferiti,
soprattutto, al
PATTO PER IL
TURISMO NELLA
PROVINCIA DI
SAVONA,
sottoscritto, in
particolare,
dall' Assessore
Regionale
Bozzano, dal
Presidente
Nazionale di
Confcommercio
Sangalli e dal
presidente
Provinciale
Bertino.
ALDO:
Per favore,
Alter, non mi
stare a
rileggere il
tutto,
avvalendoti dei
nuovi occhiali!
Perdinci! la
settimana scorsa
mi hai accusato
di essere
"stancamente
ripetitivo"! Io,
oggi, ti faccio
semplicemente
notare che Tu
stai ripetendo
il mio stesso
errore...sempre
ammesso che di
errore si
tratti! Non
dimentichiamoci,
in proposito,
che i nostri
antenati latini
ci hanno
tramandato il
saggio ed
altrettanto
famoso saggio:
"RIPETITIA
IUVANT!"
Ma ...lasciamo
perdere queste
futili polemiche
e ritorniamo al
concreto!
Mi è parso di
scorgere in
tutti gli
interventi,
riportati dai
quotidiani, un
ponderato
ottimismo per
l'avvenire del
nostro settore
turistico e, di
conseguenza, una
positiva
aspettativa
occupazionale
per le nuove
generazioni;
desidero
sottolineare, in
particolare, la
dichiarazione
rilasciata dal
professor
Amedeo Amato
al termine
del Corso di
Economia del
Turismo,
svoltosi nel
mese scorso al
Campus
Universitario di
Legino; riporto
dal quotidiano
"IL SECOLOXIX"
del 21 Maggio da
Te consegnatomi,
la scorsa
settimana:
"L'IDEA DEL CORSO E' ANCHE QUELLA DI FORMARE I GIOVANI AD ESSERE I PROTAGONISTI FUTURI DI NUOVE INIZIATIVE CHE POSSANO, UN DOMANI, ACCRESCERE IL MERCATO DEL TURISMO, CONSOLIDANDOLO COME MERCATO DI LAVORO PIU' IMPORTANTE ALL'INTERNO DELL'ECONOMIA REGIONALE."
|
ALTER:
Convengo con te,
Aldo, sul
giudizio
positivo dato
alle conclusioni
del
Corso...almeno
sul piano dei
principi.
Ma..., caro
Aldo, io ho, al
momento, ancora
alcuni dubbi
all'interno
della mia psiche
e questi dubbi
non mi sono
stati cancellati
dall'utilizzo
del nuovo paio
di occhiali,
dotati di poteri
introspettivi;
anzi, in una
certa misura,
essi si sono
rafforzati.
Vedi, Aldo, io
Ti parlo nella
veste di "ADORATORE
DEL MARE";
questo mio amore
viene da lontano
e nasce non
soltanto delle
mie tradizioni
familiari, ma
anche e
soprattutto,
dalla continua
frequentazione
di ambienti
marinai e
dal costante
contatto tenuto
con molti
naviganti e
pescatori; i
quali, a mio
giudizio, sono i
veri ed
autentici
conoscitori
dell'
INSCINDIBILE E
RECIPROCO
RAPPORTO CHE
INTERCORRE TRA
IL MARE E LA
COSTA;
ho imparato da
questi
"contadini del
mare" che i
due complessi
(Mare e Costa)
sono tra loro
staticamente e
funzionalmente
interdipendenti,
per cui
un'alterazione
di uno di essi
viene ad
incidere
negativamente
sull'altro e
viceversa; ed ho
altresì notato
che al Mare
hanno dedicato
molti e sublimi
elogi grandi
artisti e
musicisti ed,
anche, insigni
economisti, ma
ho anche dovuto
prendere atto
dei disastrosi
effetti
negativi, creati
a questo
fondamentale
equilibrio,
dall'attività
degli esseri
umani nel nome
di un sedicente
sviluppo
produttivo!
ALDO:
Ci siamo già
soffermati su
questo argomento
in uno dei
nostri primi
incontri, caro
Alter; eravamo,
se non erro, nel
Dicembre 2008.
Ma, forse, hai
pienamente
ragione a
ripeterti; ed
allora elencami,
in estrema
sintesi,
I MALI DEL
NOSTRO MARE
MEDITERRANEO,
CAUSATI DALLE
AZIONI DEGLI
ESSERI UMANI.
ALTER:
Eccoli, Aldo:
1)
La sua
TEMPERATURA DI
SUPERFICIE
si è elevata, in
dieci anni, di
0,74 gradi,
passando da 19,4
di media annuale
del 1995 ai 20,1
gradi del 2006.
2)
La sua
componente più
superficiale
presenta un
GRADO DI
ACIDITA'
superiore del 30
PER CENTO
rispetto a
quello
riscontrato
nell'epoca
pre-industriale.
3)
Il suo LIVELLO
ALTIMETRICO
dimostra una
modificazione in
altezza di 3,3
millimetri
all'anno, a
causa
dell'espansione
degli oceani e
del sempre più
accentuato
scioglimento dei
ghiacciai.
4)
In conseguenza
di queste
modificazioni
fisiche, (ed, in
particolare, del
surriscaldamento
marino) si sta
verificando una
DIMINUZIONE
QUANTITATIVA DEI
PESCI MARINI
e, soprattutto
un
NOTEVOLE
CAMBIAMENTO
DELLA
BIODIVERSITA'
ITTICA;
infatti,
nell'intero
Mediterraneo,
negli ultimi
quindici anni,
sono comparse
Centodieci nuove
specie ittiche
(ad esempio: il
pesce Flauto, il
pesce
Pappagallo, le
Ricciole, le
Donzelle, il
Siganus Luridus
etc.) che stanno
avendo il
sopravvento
sulle specie
locali e
tradizionali; in
sintesi: si è
verificato un
cambiamento del
20 PER CENTO
nella
biodiversità
ittica.
Per quanto
concerne la loro
provenienza,
posso dirti che
delle Centodieci
nuove specie,
sessantacinque
sono penetrate
da Suez,
quarantacinque
da Gibilterra.
Dunque: tutte le
nuove varietà
ittiche che sono
penetrate nel
Mediterraneo e,
quindi, nel Mar
Ligure, sono di
origine
sub-tropicale o
tropicale.
5)
Stiamo
assistendo,
inoltre, da
alcuni anni, nei
nostri litorali
marini, all'INVASIONE
DA PARTE DI
ALGHE E
MUCILLAGINI.
Le specie di
alghe
(cosiddette
straniere) che
popolano, ormai,
le coste liguri
sono di diverso
tipo: le più
diffuse sono la
CAULERPA
TAXIFOLIA, la
CAULERPA
RACEMOSA e la
OSTREOPSIS
OVATA; tutte
queste alghe
sono di origine
tropicale ed
hanno trovato,
nell'attuale,
nostro Mare, un
ambiente a loro
eccezionalmente
favorevole,
perchè per
proliferare
rapidamente,
esse necessitano
dei seguenti
fattori
climatici:
- Alta
temperatura
marina
- Alta pressione
atmosferica
- Luminosità
prolungata
- Alta
concentrazione
di fertilizzanti
in mare (Azoto e
Fosforo, in
particolare),
indotta dagli
scarichi
fognari.
6)
In modo analogo,
si sta
verificando, nel
nostro Mare, una
INVASIONE DI
MEDUSE;
se vuoi
approfondire
meglio questo
argomento, Ti
consiglio, caro
Aldo, di leggere
le pubblicazioni
della Dott.
SILVIA LAVORANO
(Biologa,
Responsabile del
Settore
Tropicale
dell'Acquario di
Genova); tu
potrai
constatare che
l'anomala
invasione delle
diverse specie
di meduse (dalla
PELAGIA
NOCTILUCA all'
AURELIA AURITA,
alla COTYLORHIZA
TUBERCULATA ed
altre ancora) è
causata, in
parte, dall'alta
temperatura
dell'acqua
marina, ma
soprattutto,
dalla
diminuzione dei
pesci e degli
altri predatori
naturali; il
Mediterraneo,
infatti, è
impoverito dalla
Pesca, non solo
quella diretta,
ma anche
dall'eliminazione
indiretta di
specie non
interessanti sotto
il profilo
economico: è
noto, in
proposito, che
si nutrono di
meduse il Pesce
Spada ed il
Tonno Rosso, ma
anche il Pesce
Palla e la
Tartarughe
Marine, le quali
rimangono
prigioniere
nelle reti o
vengono ferite e
uccise dai
natanti.
7)
A tutto questo,
caro Aldo, devi
aggiungere il
DETERIORAMENTO
QUALITATIVO
DELLE ACQUE,
a causa degli
scarichi fognari
indirizzati
direttamente in
mare, senza
essere
opportunamente
trattati con
idonei impianti
di depurazione.
ALDO:
Aspetta un
momento, Alter!
Il tuo sta
diventando un
semplice
monologo; so
benissimo che,
allorquando
vieni a parlare
di mare e di
zone costiere,
tu perdi ogni
controllo e
procedi a
briglia sciolta,
ma vedi, ogni
tanto, di
concedermi la
parola; anch'io
ho qualcosa da
dire, perdinci!
Guarda, ad
esempio: io ho
qui con me i
recentissimi
DATI BLUE BOOK
2009,
pubblicati a
cura dell'
Istituto di
Ricerca sui
Servizi Pubblici
Locali.
Dalla lettura
delle cifre
emerge che la
Liguria è (con
la Sardegna) la
regione italiana
in situazione
più critica
riguardo la RETE
FOGNARIA, che
copre soltanto
il 75 per cento
del territorio;
anche il dato
relativo ai
DEPURATORI non è
certamente
ottimale,
essendovi una
copertura di
questo servizio
limitata al 74
per cento del
territorio.
D'altra parte, è
sufficiente che
Tu faccia un
giro turistico
(anche veloce)
sulla Riviera di
Ponente per
constatare che,
accanto ad una
massiccia
cementificazione
costiera ed una
spropositata
creazione di
porticcioli
turistici,
esiste una
deprimente
carenza di
impianti di
depurazione
delle acque; in
molte località
si è,
addirittura,
dimenticato un
elementare
concetto e cioè
che
prima
vanno creati i
Depuratori e
solo
successivamente
i Porti
Turistici.
Ma, caro Alter,
mi rendo conto
soltanto ora che
il nostro
dialogo ha
avuto, sino a
questo momento,
una direzione
unilaterale:
abbiamo parlato,
cioè, dei danni
che gli esseri
umani, partendo
quasi sempre
dalla costa,
arrecano al
mare.
Giunti a questo
punto, però,
dobbiamo
chiederci quali
ulteriori danni
il Mare arreca
alla Costa,
allorquando il
Dio Nettuno
viene a
vendicarsi per
la rottura di
quell'equilibrio
statico e
dinamico (da te,
prima,
descritto),
intercorrente
tra i due
complessi!
ALTER:
E' facile a
dirsi, Aldo, e
lo possiamo
toccare con
mano, quasi
quotidianamente!
I danni arrecati
dal Dio Nettuno
(che, sempre più
spesso, assume
atteggiamenti
simili all'
Essere Umano)
sono
sostanzialmente
Due.
1)
Aumento della
TEMPESTOSITA',
con secondari
EFFETTI
DISTRUTTIVI,
indotti dalle
mareggiate sulle
coste.
2)
Modificazioni
della
DIREZIONE
e della
POTENZA DELLE
CORRENTI MARINE
e della
CONSISTENZA DEL
LORO TRASPORTO
SABBIOSO,
con secondari e
progressivi
EFFETTI EROSIVI
nelle zone
costiere e sulla
spiaggia, in
particolare.
Su queste tematiche, abbiamo discusso parecchio, Aldo! In particolare, in occasione della mareggiata che ha devastato il litorale di Zinola (Dicembre 2008) ed allorquando abbiamo affrontato il problema della Margonara (Gennaio 2009).
Quindi, ti invito, ancora una volta, a non essere ripetitivo!
Tuttavia... aspetta un momento, Aldo! Mi è sorta ancora un altro, ennesimo dubbio e provo a trasformare questo mio dubbio in due domande:
LA PRIMA: Quando il professor Amedeo Amato ha parlato di NUOVE INIZIATIVE, riferite al Mercato del Turismo, voleva inserire, in questo contesto, anche un' INIZIATIVA SCIENTIFICA E DIDATTICA SUL RAPPORTO COSTA-MARE ed al suo RIPRISTINO IN CASO DI ROTTURA DI QUESTO RAPPORTO?
LA SECONDA: Nel PATTO PER IL TURISMO DELLA PROVINCIA DI SAVONA sono incluse, anche, le tematiche che, oggi, noi, partendo da dati seri e concreti, abbiamo posto in evidenza?
ALDO: Non ti so rispondere, Alter ed allora (sempre che Tu sia d'accordo), mi limiterei ad inviare alle Illustri Personalità, citate in questa nostra conversazione, il seguente invito, siglato da DANTE ALIGHIERI:
"APRI LA MENTE A QUEL CH'IO TI PALESO E FERMALVI ENTRO;
CHE' NON FA SCIENZA SENZA LO RITENER, AVER INTESO
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4 Giugno
2009
Aldo Pastore
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