mail della
settimana/ Vi racconto la
“scena” del 2 giugno a Villanova
Io, impiegato
Piaggio, ho visto il “volo di Stato”
non urlo, non mi
scandalizzo, vorrei solo coerenza
Ore 11,18 arriva
Scajola, aeroporto presidiato e ad Albenga la
“Lega Nord”…
Anno Zero
di Michele Santoro non molti mesi fa ha
contribuito, con il testo dell’inviato speciale
Corrado Formigli - pare sempre in attesa
di solenni promesse di querela - a
“ridicolizzare” una certa “Casta” imperiese. Dal
Panero e villa Scajola. Voli Alitalia
semivuoti per Villanova (allora, poi
soppressi), pagati dai contribuenti, con
interviste abbastanza monche, tra sarcasmo e
prese per i fondelli.
Ci furono reazioni a
salve, alla trasmissione, dei presidenti
Giuliano, Bertolotto e Balestra. Poi
dimenticatoio. Spargere fango non costa nulla.
Ma chi promette e non mantiene che figura ci fa?
Ha “dignità politica” e pubblica?
Aeroporto “personale”
diceva la trasmissione, voli “personali”
si gridò a tutta Italia (oltre 4 milioni di
telespettatori). C’era un mandante? Un regista
“occulto”? Un leghista “importante” e di lungo
corso, con incarichi di governo, come si
sussurrava in quei giorni? Perché nessuno in
trasmissione, Lega Nord presente, difese
Scajola e soprattutto il futuro
dell’aeroporto? Oggi che l’aeroporto sarà
affidato ai privati, con prevedibile successo,
già tutto ignorato.
Caro Trucioli,
scrivo a voi perché dopo aver parlato al
telefono con due giornalisti, mi hanno detto che
si trattava di beghe elettorali e di poco
interesse. Oggi nessuna novità, rispetto al
passato.
Io, da quando sono in
pensione, grazie a Piaggio senza
sottintesi, alla domenica e nei festivi riscopro
il meraviglioso e spesso dimenticato entroterra
savonese ed imperiese.
Il 2 giugno ho scelto
Villanova e suo retroterra.
Strada percorrendo,
con la due ruote, mi sono ritrovato un’insolita
presenza di Forze dell’Ordine (sulle strade)
prima di arrivare a Villanova. Anche un
elicottero della “Polizia” che faceva
spola tra l’aeroporto e il cielo, un altro
secondo elicottero “voli di prova” (della
Forestale).
Poco dopo l’abitato
di Bastia, temendo fosse accaduto
qualcosa di grave in zona, ho chiesto? Risposta:
<Dicono che sia arrivato Antonio Ricci
diretto a Casanova…>. Mi sembrava
un’assurdità. Lui abita ad Alassio ed è il
personaggio più schivo della televisione. Poco
dopo una coppia che abita a Coasco:
<Niente di grave…, succede sempre quando arriva
il ministro…>.
Incuriosito raggiungo
l’aeroporto. Ci sono auto di carabinieri,
polizia, auto civetta, due auto di servizio, una
visibilmente blindata. C’è chi commenta e chi fa
il curioso. Chi battute. Mi pare di aver
riconosciuto un giornalista assai noto, pensavo
fosse lì per un’intervista, un servizio. Non ho
visto però fotografi. Il giorno dopo nulla sui
giornali locali. Sbagliavo.
Il primo
giugno avevo letto della pomposa e festosa
inaugurazione del Castello di Garlenda,
con tante autorità presenti e l’invitato d’onore
ministro Scajola.
Il giorno 2
giugno Festa della Repubblica, alle 11,
18, riecco, con un “volo di Stato”, il nostro
ministro che io non giudico affatto
approfittatore. Il suo ruolo mi sembra assai
più importante di quanto si pensi nello
scacchiere italiano ed internazionale. Ha
soprattutto dimostrato, per la nostra Liguria,
di aver realizzato ed ottenuto assai di più dei
predecessori. E non condivido neppure
l’accanimento da scandalismo (compreso in
qualche occasione Trucioli e spero di non essere
censurato) di giornali e tivù contro i fratelli
Scajola.
Non so, se come ha
scritto La Stampa lo stesso 2 giugno, a firma di
Francesco Grignetti, si tratti di
velivoli per Vip dei servizi segreti (quattro
piccoli jet Falcon 900). Del resto il ministro
dell’Economia rientra, dice La Stampa,
tra chi ne ha “diritto”: il Presidente della
Repubblica in carica, gli ex presidenti, il
premier-presidente del Consiglio, il presidente
della Corte Costituzionale, i presidenti di
Camera e Senato e per <motivi di sicurezza i
titolari dell’Interno, Difesa, Giustizia, Esteri
ed Economia>. Il giornalista scrive, bontà
sua: <Il predecessore di Scajola,
Padoa-Schioppa non era inconsueto utilizzare
i normali voli di linea Alitalia>.
Quando alle 11,18 si
apre lo sportello, scende il ministro ed i suoi
stretti collaboratori, si avvicinano a
salutarlo, Mauro Zunino, e Piero Balestra,
anime storiche e dico io meritevoli di questo
scalo. Senza la loro testarda tenacia, non ci
sarebbe più. E non si parli di sprechi, perché
basta vedere Striscia la notizia di
Antonio Ricci per constatare tutti i primati
degli sprechi, con record che non fanno
evidentemente più notizia, nell’Italia del Sud,
soprattutto e purtroppo quella che vota, come in
Sicilia, il centro destra.
Il ministro, dopo
breve convenevoli, riparte (con auto al seguito
ed autista al femminile), diretto nella sua
Imperia e in breve lasciano l’area aeroportuale
polizia, carabinieri, “civette”. Ho scattato una
fotina dell’arrivo dell’aereo, se vi interessa,
solo per documentare che non racconto frottole.
Con il tempo libero
da pensionato, ho anche più tempo di leggere.
Di recente ho letto
un articolo sulla povertà crescente in questa
nostra provincia. Il Secolo XIX ha scritto “La
fame parla italiano”, aumentano del 12,8
% per cento gli assistiti italiani dalla
Caritas diocesana. Fonte, il direttore don
Adolfo Macchioli.
Forse a tutti noi è
sfuggito un altro dato di quei giorni, diffuso
solo da pochi organi di stampa: nei primi mesi
del 2009 i distacchi per morosità di energia
elettrica sono aumentati in Italia del 30
per cento rispetto al 2008, toccando quota 600
mila. E in provincia di Savona? “Appena”
il 28, 9 per cento. Famiglie che nel 2009
restano al buio perché non hanno soldi per
accendere la lice che non è un lusso.
E come se non
bastasse il generale della guardia di Finanza,
Raffaele Romano, comandante regionale in
partenza, ha reso noto (via giornali) che
la Liguria occupa il primo posto nel nord
Italia, per “povertà”, con un tasso del 10
per cento, secondo il rapporto annuale del
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione.
Seguono la Lombardia con un tasso
del 5.3 e la Toscana, 4,1%.
IL giorno dell’arrivo
del ministro all’aeroporto, con la puntuale
presenza di forze dell’ordine, siamo al 2
giugno, Il Secolo XIX titolava a piena
pagina: “Forze dell’ordine, stop agli
straordinari- Basta con i tagli alla sicurezza-
Albenga in prima fila nella protesta. Ma il
problema è provinciale”. La protesta della Lega
Nord.
Tuttavia il
comandante provinciale dei carabinieri,
Giovanni Garau, tranquillizzava e alla festa
dell’Arma si faceva sapere che i furti in
abitazione nell’intera in Liguria sono crollati
rispetto al passato. Una ottima notizia.
Il 3 giugno Il Secolo
XIX, pagina 27, ricordava: “Record di furti
in villa, sgominata gang di albenganesi>.
Di fronte a questo
quadro ognuno può farsi un’idea, trarre un
giudizio di come spendere al meglio i quattrini
dello Stato, si dice “soldi dei contribuenti”,
impegnare al meglio le forze dell’ordine. E mi
riferisco soprattutto alla politica, alle
direttive del ministro leghista Roberto
Maroni. Penso alle “auto blu” e alle
scorte. E le città come Albenga dove non
certo per colpa di carabinieri e polizia si
continua a invocare “mobilitazione”? Cara
Lega Nord, dove sta la tua coerenza? Siete
al governo o all’opposizione?
A meno che- e me ne
scuso con tutti – non abbia ragione il
presidente Berlusconi quando dice
(l’abbiamo ascoltato più volte in televisione,
dalla sua voce) che non dobbiamo credere ai
giornali. A suo dire il “90 per cento sono in
mano alla sinistra, mentre la Rai è ostaggio del
sindacato Usigrai della sinistra. Tutti insieme
danno l’immagine di un’Italia che non esiste>,
parole di Berlusconi.
Io ho scritto ciò che
ho visto ed ho letto. Ai concittadini savonesi
un caro saluto.
Gianni N…. (via
mail)
Le due facce della
sicurezza ad Albenga
Come impegnare le
forze secondo “Ivg”
Ad Albenga è
emergenza sicurezza. Lo diciamo da tempo nel
quartiere di Viale Pontelungo, dove i residenti
non riescono più a sentirsi protetti e tutelati
dalle Istituzioni. Il problema emigrazione che
sta assumendo proporzioni enormi rischia di
diventare binomio con la sicurezza e, se non si
interverrà in tempo, con strumenti
amministrativi efficaci, le conseguenze saranno
irreparabili e i cittadini si sentiranno sempre
più abbandonati dall’Amministrazione ingauna,
che ha sempre esitato con imbarazzo
a reagire allo stato di emergenza”Lo dice
Eraldo Ciangherotti, Presidente del Centro
Aiuto Vita ingauno, commentando l’episodio di
vandalismo nei confronti del parlamentare Luca
Volontè, ospite ad Albenga del Centro
Aiuto Vita ingauno.
“Il Sindaco Tabbò -continua
Ciangherotti - non può più ignorare questi
episodi di vandalismo,che si stanno ripetendo da
tempo ma deve intervenire subito, potenziando
gli sforzi fatti sino ad oggi. Non bastano
certamente le ronde notturne degli Assessori di
Albenga a garantire la sicurezza dei cittadini.
E’ vergognoso l’episodio accaduto al
parlamentare dell’UDC, Luca Volontè, caro
amico e sostenitore del Centro Aiuto Vita
ingauno, in visita alla cittadina di Albenga
e al mondo dell’Associazionismo cattolico”.
“A nulla serve progettare strade, pianificare il
porto e ideare scuole nuove se poi le nostre
strade non sono sicure. I legami e i rapporti
del CAV-ingauno con gli extracomunitari
sono sempre stati di elezione nel sostegno alla
maternità disagiata. Non possiamo rischiare di
essere ghettizzati insieme agli extracomunitari,
perchè qualcuno un giorno ci dica di parteggiare
per l’insicurezza della città”. Conclude
Ciangherotti
La redazione
(di Ivg)
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