Tredici domande a Vaccarezza presidente
(con alcune riflessioni da cronista)
Savona –
Trucioli Savonesi (come Uomini Liberi), blog di volontari, con spese a
carico unicamente dei volontari, ognuno per il
suo libero ruolo, non fanno parte della libera
stampa, della libera o schierata informazione,
alla quale il candidato presidente
Angelo
Vaccarezza (ex giornalista pubblicista per
Teletrill)
ha mai ritenuto di inviare comunicati o
interventi. Non abbiamo neppure mai ricevuto
smentite su quanto scritto e diffuso via
internet. Una liberissima scelta che
rispettiamo. Contrariamente ad altri, gli
dobbiamo dare atto che evidentemente “non ci
ama”, ma non è ricorso a “minacce” sotterranee o
per interposta persona. |
Pensa di
cavarsela ignorandoci. Non è il solo. Il tempo,
si dice, è galantuomo, ne stiano certi
Vaccarezza e C. I molti saltimbanco, i
campioni nel “sistemarsi” in base al vento che
tira.
Ecco per
quale motivo abbiamo ritenuto di rivolgere
tredici domande al candidato
Vaccarezza, alla luce di quanto emerso sui
maggiori organi di informazione locale (con
dichiarazioni virgolettate) e sulle piccolissime
conoscenze che
Trucioli
Savonesi ha del panorama elettorale, dei
personaggi che sono stati al centro del
dibattito in questo “caldissimo” mese di maggio
savonese e ligure.
La
prossima puntata daremo conto di tutte le
dichiarazioni pubbliche dei protagonisti,
mettendole a confronto, sia per tempi, sia per
tematiche, sia per date.
1)
E’ sotto gli occhi di tutti che la “campagna
elettorale” per “Vaccarezza
presidente” sia una delle più dispendiose
della storia della provincia di Savona. Dai
manifesti, alle cene, all’apertura di point,
alla gestione dei tre blog e non solo…Non
risulta da nessun documento ufficiale che
Angelo Vaccarezza (e famiglia) sia il personaggio più facoltoso
impegnato nel
Pdl
savonese. La sua denuncia dei redditi è quella
di un “impiegato” medio-alto (quadri). Da dove
deriva il fiume di denaro della campagna
elettorale “americana” in corso? Tanto per
citare un altro dei protagonisti, oggi
“crocifisso”,
Angelo Barbero di Albenga, risulta assai più benestante, denuncia
dei redditi compresa: ha proprietà immobiliari
ad Albenga (l’acquisto del palazzo
Cepollini
che vale 5 milioni di euro), poi a Roma, a
Genova, a Courmayeur, sul Lago di Como, a Pogli
di Ortovero. Sarà mica per questa ragione che è
stato scelto come unico
“responsabile” della raccolta di firme del
Pdl?
E a lui dedicheremo uno dei prossimi capitoli.
2) Per quale ragione nella veste di Candidato presidente e Coordinatore provinciale del Pdl (Forza Italia ed An) ha ritenuto che spettasse soltanto ad Albenga raccogliere le firme per la presentazione della lista Pdl. Quali garanzie aveva sulla capacità organizzativa, sull’affidabilità dello staff ingauno?
3)
Chi si occupa, dopo tutto il pandemonio ed i
pasticci emersi, chi coordina tuttora la
campagna elettorale del
Pdl?
E’ sempre lei, candidato, coordinatore
provinciale e sindaco (stipendiato) di Loano? E’
Luigi
Bussalai che quasi nessuno conosce? E’
Scandroglio da Genova?
4)
Come verranno ripartiti gli assessorati in
Provincia? Ci sono già assessori designati e
quanti? Dopo l’esclusione della lista del
Pdl,
tra le 7 liste rimaste, si sceglierà un
assessore per lista tra chi avrà più “consensi”,
con il “premio” messo in atto nella giunta di
Loano, oppure sulla base della meritocrazia e
dei curriculum personali? |
Vaccarezza e Scajola |
5)
Perché non ha ritenuto di divulgare, in modo che
ognuno si assuma le proprie responsabilità per i
ruoli svolti ed i compiti affidati, chi sono le
tre persone che nell’ambito del “point” di
Albenga hanno materialmente compilato i moduli,
poi consegnanti ad un “ingenuo”
Barbero?
Come hanno fatto i tre, due con tanto di laurea,
a non
accorgersi che stavano rovinando una lista, i
suoi candidati incolpevoli? Provocato un
terremoto senza precedenti nella storia
elettorale savonese, proprio nel partito di
maggioranza relativa?
6) Quando, dopo le prime avvisaglie, è emerso che le firme non erano state raccolte solo ad Albenga e che ad Andora il compito era stato assegnato ad un affermato commercialista, uomo di riferimento del ministro Scajola (cosa taciuta rigorosamente dai giornali), chi ha chiesto perentoriamente a Barbero di predisporre e sanare l’irregolarità, con l’autocertificazione? E’ stato lei, candidato Vaccarezza, a telefonare, stando alle indiscrezioni? O può escluderlo? |
7)
Chi ha commesso un altro errore che si rivelerà,
a sua volta, puerile; ovvero l’installazione di
un gazebo ad
Albenga,
per la raccolta delle firme di adesione alla
lista; gazebo smontato in tutta fretta perché
privo di autorizzazione comunale di occupazione
del suolo pubblico?
8)
Perché, nonostante la presenza di due legali
nello staff, non si è evitato che
Barbero
dopo essere “scivolato” sulle dichiarazioni
di
autentica, ha aggravato la sua posizione con
l’autocertificazione e con le dichiarazioni di
fronte alla Commissione elettorale? Non
sentivate l’esigenza di fermarlo almeno dopo il
primo errore?
Chi doveva farlo, in primis?
9)
E’ una fantasia che i supertempestivi ed
abituali “sondaggi” in stile “cavalier
Berlusconi”, peraltro spesso citati, diano
per scontato che si andrebbe al ballottaggio e
da qui la strategia di “far saltare” le elezioni
se non sarà recuperata la lista del
Pdl
(cosa ripetuta anche da
Orsi)?
11)
Perché non prende una chiara posizione contro il
vergognoso, strumentale attacco al ricorso e
doveroso lavoro di inchiesta svolto dai cronisti
del
Secolo XIX nella vicenda delle schede e
delle firme?
Un giornale che fino a ieri non l’ha mai
“disturbata”, non ha mai mandato un inviato
speciale, né fatto un’inchiesta sul “massacro”
urbanistico della città, sul numero dei vani
effettivamente realizzati, sulla distruzione di
metà dei suoi alberghi, sull’affidamento ad
un’azienda privata con un capitale sociale di un
paio di milioni (lire), per comprare e gestire un
acquedotto già pubblico da decine di miliardi
(lire),
con 60 mila contatori; sull’incredibile
concentrazione di monolocali e bilocali sotto
l’Aurelia, chiusi da cinque passaggi a livello;
sullo “scandalo” delle ville agricole e dei
contributi comunitari nella frazione di
Verzi
dove prosegue un’inchiesta, finora poco incisiva
e sulle successive, significative dimissioni
dagli incarichi di progettisti.
Tutto bene invece, con gli “inviati speciali” del
giornale che indicate tra gli esecutori del
piano antivittoria del
Pdl, quando hanno “scoperto” che Loano è la “capitale della spiritualità”,
dove il sindaco va a tutte le processioni.
Dimenticando di segnalare perché la stessa
parrocchia non riesca ad avere giustizia dei
soldi e dei danni (150 mila euro) causati da un
costruttore. Il tutto con un nome che ci porta
in
Valbormida dove c’è un’inchiesta per
omicidio ed una persona sparita nel nulla.
Infine perché il
Comune di
Loano, assai generoso nelle elargizioni per
le “belle notizie” dei telegiornali regionali
(Rai esclusa), abbia ritenuto di far causa con
la Curia
Vescovile
per via dell’Ici
contestato da
150
mila euro. 12) Tra i tanti professionisti collaboratori, tra le tante conoscenze, del candidato Vaccarezza, ha mai avuto occasione di ascoltare che ai “tempi di Teardo & compagni” la percentuale si aggirava tra l’otto e 10 per cento, mentre ora si viaggerebbe al venti per cento? E’ forse un messaggio da “ignoti”per quella Procura, da pochi mesi affidata ad un prudentissimo, ma valente ed onesto Granero, che metterebbe in pericolo un “equilibrio” che si protrae da dieci anni? Oppure Vaccarezza, con le sue molte entrature, può affermare con cognizione di causa che si tratta di fandonie senza fondamenta e che le tangenti, la corruzione, almeno in questa provincia, sono state espulse definitivamente dopo l’era teardiana? Quando Vaccarezza parla di “porcherie” denunciate dall’ex presidente Bertolotto, pensa che siano marachelle, caramelline? Quando lo stesso Bertolotto, per primo, ha denunciato un proditorio “golpe” della magistratura savonese, altri ancora più altolocati hanno parlato sui giornali di “complotto” (Berlusconi solitamente parla di congiure) il candidato Vaccarezza sottoscrive o non ritiene utile prendere le distanze visto anche il ruolo istituzionale a cui aspira?
13)
Leggendo i giornali è emerso una poco
conosciuta, all’esterno, spaccatura con un altro
uomo forte della provincia e del Pdl.
Il senatore
Franco
Orsi. Cosa può chiarire, smentire,
confermare. I cittadini, i suoi fedeli o
potenziali elettori hanno diritto di sapere come
stanno le cose, ma senza risposte in
politichese? E
su una cosa
Vaccarezza ha tutte le ragioni. Si parli subito, non si perdano
altri giorni, di problemi, di priorità. Nero su
bianco. Dove realizzare la discarica,
l’inceneritore, tempi certi sulla raccolta
differenziata, si ad alcune opere vitali per
fare occupazione (non precaria), no senza indugi
a creare, aggravare l’inquinamento ambientale.
Si, senza indugi, ad adeguare la rete stradale,
nelle aree più ingolfate. E basta illudere i
cittadini sul rilancio del turismo alberghiero;
semmai si parta dalla reale valorizzazione
dell’entroterra, dando la priorità assoluta, ad
iniziare dai finanziamenti, a tutte le
iniziative di sostegno pubbliche e private. Ed
infine, priorità al rilancio (questo e ancora
possibile) dell’agricoltura, disincentivando
davvero l’abbandono delle terre per far posto al
cemento. Ma con nuove strategie affinché gli
agricoltori possano vendere i loro prodotti,
iniziando a copiare il buon esempio dell’Emilia
Romagna.
Luciano Corrado
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