Il suicidio urbanistico
ignorato da architetti, ingegneri, geometri,
periti
A Savona,
unico esemplare al mondo
il bowling
finito nel seminterrato
Dopo la morte delle
industrie, nessun piano produttivo per giovani
di Guido Luccini
Savona - Il PIL (prodotto interno lordo) e la tentazione di spiegare ai giovani le ragnatele che ci impediscono di portare avanti qualsiasi discorso produttivo!
Ritengo che
rivolgersi ai politici sia una perdita di tempo,
proprio per le difficoltà che questi politici
incontrano nell'interpretazione dei vari strati
di regolamenti Urbanistici che ormai si
sovrappongono sullo stesso territorio,
spalmati mediante una cortina di Leggi e
regolamenti che impediscono totalmente al
privato di attivare una qualsiasi
produzione congeniale allo stesso territorio su
cui è nato, e su cui, molti anni or sono
riusciva, magari con fatica, a costruire il suo
PIL.
Infatti il
lassismo con cui da troppi anni si è lasciata
l'Urbanistica in mano a persone che hanno
vincolato il territorio al nulla, ha ridotto la
Liguria allo stato odierno, pauroso ed
inspiegabile.
Il PTCP (
piano territoriale coordinamento paesistico)
eseguito dalla Regione Liguria una quarantina di
anni or sono rappresenta da allora la base di
partenza dei piani regolatori Liguri.
Quindi ragazzi
dovete immaginare che quarant'anni fa si sono
riunite a Genova un gruppo di persone che hanno
deciso che cosa Voi non potrete fare mai....
(per sempre?)... a casa vostra. E che nessuno si
azzardi a dire che magari i tempi sono cambiati,
che c'è stata qualche idea di un cambio,
di un progresso, di una variante tipologica.
E non ha così
importanza che le Vostre colline brucino
regolarmente a scadenza di ricrescita di quel
pauroso strato spinoso, sempre più terrificante
e che ne decreta irrimediabilmente il triste
destino.
A Savona
molti anni or sono un signore, credo piemontese,
decise che nella nostra Città ci poteva stare un
Bowling. Si mise a cercare un'idonea area nei
dintorni cittadini, che garantisse un parcheggio
e magari un possibile sviluppo, contestuale e
futuro di ampliamento.
Rigirò per
qualche mese nel nostro circondario,
rifiutandosi di credere che esistesse nel
mondo una Città nel cui piano regolatore
non fosse prevista un'area tale da
permettere un insediamento sportivo tanto
richiesto da giovani e cittadini di qualsiasi
estrazione sociale.
Come rigirare
appunto in un imbuto, si ritrovò nella
strozzatura finale ad ottenere il permesso di
realizzare quanto s'era proposto nel
seminterrato di un edificio di abitazione
che tutti Voi ben conoscete, ove non esistono
neanche i parcheggi per le persone ivi
residenti.
Unico
esemplare al mondo, e in quello, siamo
sicuramente i primi !
C'è stato un
politico che tempo addietro, immaginando Savona
ricoperta d'ardesia fece dipingere il
tetto dell'ultima casa prospiciente la
“Torretta” di grigio..... a mò di quella Sua
agognata ardesia!
I risultati di
questo “sogno” li potete verificare ancora oggi!
Altri ci hanno
lasciato l'asilo delle “piramidi”.........; ma
la strategia Urbanistica che ha consentito il
vero scempio del nostro territorio è stata
quella di finanziarne statalmente
l'industrializzazione quale asse portante
della nostra economia! E per farlo, poichè
io mi diletto a registrare le verità Vi propongo
questa chicca :
L'urbanistica
d'ufficio svolge un duplice ruolo : da un lato
partecipa direttamente o indirettamente ai
piani, ai programmi e ai progetti d'intervento
che fanno capo all'Ente e dall'altro lato svolge
funzioni di controllo sui progetti dei terzi
adottando contemporaneamente comportamenti e
criteri di valutazione che sistematicamente
ripetuti configurano con l'andare del tempo,
prassi di uguale peso ma a volte ben superiore a
quello degli altri formalmente definiti. La
città quindi cresce e si trasforma anche
entro questi vincoli di contorno del tutto privi
di trasparenza.
Progetto
città.
Sv. 27/11/88
Relazione
Dalmasso
Ex dipendente comunale vivo vegeto ed in pensione, a cui ci si può rivolgere per eventuali chiarimenti interpretativi.
Ed allora mi
domando, ma i Collegi degli Architetti, degli
Ingegneri , dei Geometri, dei Periti Industriali
di che cosa si sono mai occupati e di che cosa
intendono occuparsi oggi?
L'industrializzazione è stato un errore, ma a
quei tempi non lo sapevamo o “facevamo finta” ;
oggi lo sappiamo per certo ed abbiamo
infatti ridotto tutto in macerie.
Fatto questo
ed edificato una lunga serie di inutili immobili
residenziali su dette macerie, nessuno ha, sino
ad ora, indicato altro asse produttivo in
sostituzione di quello industriale su cui molti
di noi hanno sempre bene o male campato,
morendo magari di inquinamento.
Una Regione di
una struggente bellezza come la nostra può
essere regolamentata in questo modo da
personaggi che mezzo secolo fa sono stati eretti
dai politici del momento a giudici insindacabili
dell'intero territorio Regionale,
coadiuvati dal silenzio totale di tutti i
Collegi Nazionali di Tecnici che tutt'oggi
rimangono muti e consenzienti, dinanzi allo
scempio tecnico programmato in allora e gestito
ancora oggi con l'arroganza che tutti noi
purtroppo conosciamo.
Su “Trucoli
Savonesi”, ai n° 181,182,184,185,186,189,e191,
ho pubblicato che cosa, secondo me, occorre fare
per costruire gli indispensabili “insediamenti
produttivi” finalizzati al Turismo!
I miei sfoghi,
come vi ho detto, tenderanno a diminuire poiché
le ripetizioni danno senz'altro fastidio e
d'altra parte non ritengo personalmente che
esistano altri fatti importanti che possano
destare la Vostra attenzione.
Guido
Luccini
lucciniguido@libero.it
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