TRUCIOLI SAVONESI spazio di riflessione per Savona e dintorni
A Cairo è andato in
onda un pomeriggio (con Scajola) da incorniciare
Erano gli anni…si rivede Vedeo
Bravo Cuneo, sottoscrivo tutto !
Chi sono gli
imprenditori “cattivi” scomunicati da Vaccarezza e
dall’ingegnere?
di
Angelo Goso Cairo
Montenotte – Grazie ai servizi giornalistici e
all’efficienza della redazione di
Ivg che ormai quanto
a lettori-visitatori giornalieri sta fecando le scarpe ai due
quotidiani più diffusi della provincia (Secolo XIX e Stampa),
abbiamo potuto rivedere ed ammirare, anche nella nostra
amatissima Valbormida,
l’imprenditore varazzino
Giancarlo Vedeo, sempre di guardia (spalle) durante la
visita del superministro
Claudio Scajola. In Valbormida, o meglio quanti di noi seguono la politica da qualche anno,l’ottimo Vedeo lo incontravamo abitualmente in quel di Bardineto, negli anni d’oro di quel paese (venne definito la “piccola Svizzera” ligure), quando era sindaco, Secondo Olimpio, e Paolo Emilio Taviani era uno dei ministri più potenti ed influenti della Repubblica. Pure lui in vacanza con la famiglia nell’allora albergo-ristorante “Delle Corriere” della famiglia Manfrino. L’amico Giancarlo non mancava mai al “Piccolo Ranch” di Pierluigi e Gina Corrado, con lui Aldo Gasco, il piu simpatico e di compagnia, il “cuoco”, ma anche Nicola Vaccarezza, papà dell’attuale sindaco di Loano. E poi il “figlioccio” prediletto, Ico Mozzoni. Tanti altri che non è il caso di ricordare. Conservo quelle foto con nostalgia, bei tempi! Che ribotte! Aver rivisto il fedelissimo Vedeo mi ha fatto rivivere quei volti, tutte quelle persone che dalla Riviera si trasferivano nella verde Bardineto. In processione, credo più a chiedere che a dare. Ma questa è la politica, non è il caso di stracciarsi le vesti. Ieri di là, oggi di quà. Ieri Taviani-Olimpio, oggi Scajola-Vaccarezza, con un futuro in Parlamento. Ieri si chiedevano “aiutini”, oggi si chiedono “favorini”. O meglio basta apparire al fianco per entrare nell’olimpo. E poi il nostro Giancarlo Vedeo di strada e di carriera, almeno nel mondo economico, ne ha fatta tanta. Meritatamente. Non gli sono serviti i galloni della politica. Nei primi anni ’90, se ricordo, era stato nominato commissario dell’Apt e Trucioli Savonesi (vedi…) ha riportato l’archivio storico. Oggi come ha scritto l’archivio vivente storico varazzino Angelo Regazzoni , sul Secolo XIX, con la “Lavajet”, Giancarlo Vedeo è proprietario dell’azienda savonese leader nel settore dei servizi ecologici, dallo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, della manutenzione del verde, sino a sbarcare con commesse milionarie nei Paesi Arabi, nell’emirato del Dubai. La
Lavajet è meritevole di dare lavoro ad oltre un centinaio di
dipendenti, in 18 anni di attività ha ottenuto anche numerosi
cantieri mobili sulla rete autostradale italiana, in Liguria
sulla A 7, A 10, A 12,
ma anche sull A 1,
sull’Auto Brennero, sulla Milano-Venezia. Il tutto in stretta collaborazione con il figlio Marco Vedeo che nei giorni scorsi, hanno riportato i giornali, ha avuto un piccolo infortunio giudiziario, del mestiere. Più o meno a quello, se non sbaglio, della famiglia Biancamano di Imperia, colossi a loro volta in Italia, nel settore ecologico. Si dice cosi? Piccolissime cose che si risolveranno con l’appello. Mi ha fatto enorme piacere vedere la coppia Scajola-Vedeo, quest’ultimo raggiante e a suo agio, nella mia Cairo Montenotte. Abbiamo tutti bisogno di personaggi di spessore per rilanciare davvero e come merita la nostra Valbormida. E non, come giustamente ha ricordato il candidato Vaccarezza, < di imprenditori ai quali, a Savona – cosi ho letto sul Decimonono di qualche giorno fa – è stato concesso di costruire tantissimo in palazzi e palazzoni, ma quasi senza ritorno per il Comune che si è accontentato di elemosine, aggravando tutti i problemi della città, viabilità soprattutto>. Ecco, questo genere di imprenditori che magari provengono anche dalla mia Valbormida, non fanno parte della nostra cerchia. Sono quelli, come ho letto nella mail dell’ingegner Roberto Cuneo, presidente di Italia Nostra di Savona, ex candidato a sindaco del centro destra, oggi con “Altra Savona” di Sergio Cappelli, che <amministrano la città consociativamente, in modo trasversale ed in via di peggioramento>. Sono quelli che, ha ragione
Cuneo e io sono con
lui, <mentre
si riduce la qualità degli amministratori, aumentano i costi per
i cittadini. Milioni di euro buttati in Metrobus, Ata,
indebitamento in derivati>. Non
siamo quelli che, sottoscrivo ancora con
Cuneo, <hanno
saccheggiato il territorio grazie ad operazioni con rendimento
elevato per gli speculatori, con oneri per le future
generazioni, del tipo costruzioni sulla spiaggia dei Cantieri
Solimano, Bofil, eccetera. Che hanno cancellato tutte le aree
produttive, come Metalmetron,
per sviluppare residenze e centri commerciali>. Bravissimo Cuneo quando rende di pubblico dominio che <i riferimenti per la classe politica locale sono fuori della città, senza trasparenza nei meccanismi di scelta e negli obiettivi, vedi Centrale termoelettrica, piano sanitario….si uccide cosi la democrazia sul territorio….il criterio di selezione è la fedeltà al gruppo di potere clientelare, per la sinistra, e la fedeltà al referente esterno per la destra>. Grande ingegner Cuneo! Magari tutti avessimo il coraggio di esprimersi in modo cosi chiaro, pubblico e cristallino. Ma forse è anche per queste ragioni che il “tecnico” non ha fatto carriera politica ed era stato cacciato dall’Asl, ha vinto la causa, ma si è ritirato a vita privata.Torni, caro ingegnere, non è più solo! Angelo
Goso |