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Gruppo Consiliare del Comune di Savona aderente a Democrazia e Socialismo

La “cura Scajola”, i vituperati ex partiti

e i nuovi professionisti della politica 

Brutta figura del Pdl con l’esclusione dalle liste, ma il centro sinistra non riesce a comunicare con le categorie del turismo e del commercio, nè con gli operai

  di Roberto De Cia


Al Sig. Sindaco del Comune di Savona 

Caro Federico,

imperterrito continuo a inviarti missive alla “vecchia” maniera, cercando di spiegarti come la penso su certe questioni e esplicitarti le mie riflessioni sui problemi della Città.

Questa volta però, non posso che soffermarmi sulla nota e in parte paradossale vicenda dell'esclusione della lista del Pdl dalle prossime elezioni provinciali. A dire il vero è stata esclusa, almeno per ora, anche quella del Partito dei Lavoratori, ma oggettivamente il dato politicamente più eclatante è quello che riguarda il centrodestra.

 Emergono, a mio avviso alcune questioni che sarebbe bene tenessimo tutti a mente:

1)      in questi anni, nei quali si è fantasticato di “partiti liquidi” e di fine della professionalità nella politica, si è voluto anteporre alle qualità e all'esperienza dei singoli e dei gruppi dirigenti, il primato della novità a tutti i costi. Con risultati, a volte comici, a volte disastrosi, del resto ampiamente prevedibili. Il casting della così detta “società civile”, accarezzata anche dal centrosinistra, se non supportato da sistemi organizzativi formali (i vituperati partiti) in grado di esercitare controllo ed efficacia nell'azione dei singoli, diventa una mera operazione di facciata che non rende efficienti le idee.

2)       il gruppo dirigente del centrodestra, con questo pasticciaccio, apre alcuni seri interrogativi sulla vera qualità della sua proposta politica e sulla sua competenza. Non voglio liquidare la questione con le salaci battute che ho sentito in questi giorni, né sono felice dell'esclusione di una lista dalla competizione democratica. Mi domando, invece, se veramente quel gruppo dirigente, che dovrebbe rappresentare ceti produttivi e imprese, abbia in questi anni saputo farlo, al di là dei proclami e degli annunci veramente.

 Il sistema economico ed infrastrutturale del ponente Ligure, mi pare che continui a soffrire degli stessi problemi che da almeno vent'anni abbiamo sotto gli occhi, nonostante la “cura” Scajola”.  Del resto anche il settore turistico e commerciale non vive certo momenti esaltanti. Ma  in questi anni il centrosinistra, non ha saputo né mettere in campo una proposta politica convincente per quelle aree e addirittura non riesce nemmeno a comunicare con quelle categorie. A dire il vero nemmeno più con gli operai, pare.

3)      La terza questione riguarda queste norme sui criteri di presentazione delle liste, che in ogni occasione crea problemi e confusioni. Alle regionali furono i problemi di certificazione che coinvolsero decine di amministratori, oggi questo. Certo finchè una legge è in vigore va osservata, ma forse sarebbe il caso di metterci rapidamente mano. Troppe firme, troppa burocrazia, per poter esercitare un diritto previsto dalla Costituzione, come la possibilità per ognuno a candidarsi.

Non dobbiamo essere spaventati dal numero delle liste, ma dalla limitazione del “mercato democratico” che da anni avviene. Dobbiamo lasciare all' elettore la libertà di decidere alle amministrative almeno, quale Sindaco, Presidente provinciale, Governatore, preferisce, ma anche quale lista, forza politica, gruppo lo rappresenta. Qualche volta l'ingarbugliamento delle norme, uccide la democrazia, non la salva.

 Un caro saluto

Roberto De Cia Consigliere Comunale