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 Per ricordare Cencin, un libro testimonianza

Cento anni di storia di un loanese amato

Loano – A Pian delle Bosse, non lontano dalla maestosa vetta del Monte Carmo, sabato 23 maggio, si ritroveranno tanti amici, gli estimatori viventi dell’indimenticabile ed infaticabile altruista “Cencin” De Francesco.

I figli, Rinuccia, Battista e Angelo, hanno voluto ricordarlo al centesimo compleanno (23 maggio 1909- 23 maggio 2009) scegliendo il luogo che “Cencin” predilegeva per festeggiare i suoi compleanni.

Alle ore 12, don Parodi, celebrerà la Santa Messa in suffragio presso la cappella esterna del rifugio. Seguirà un’agape negli stessi locali, cosi come amava il compianto loanese.

Certo, ci saranno tanti vuoti tra le persone care, che Cencin stimava, che gli sono state vicine, a loro volta, in modo disinteressato. Quel Cencin altruista, generoso, sempre disponibile per la sua città; per anni è stato il personaggio più popolare, più

rispettato ed ammirato. Un simbolo di antichi valori, ormai in disuso. Sempre lontano delle “poltrone”, ma sempre in prima linea per dare un contributo fattivo a Loano, alle sue manifestazioni, alla vera Sagra del Crostolo, ai “carnevali” non ancora tecnologici.

Sarà un grazie sincero della comunità, degli amici, ai figli che hanno anche provveduto a stampare, corredandolo di foto, un manoscritto “io, Cencin..”. Ricco di citazioni, ricordi, fatti, avvenimenti, nomi e cognomi di tanti loanesi.

Una testimonianza di vita senza retorica, senza prosopopea, semplice e umile, calorosa. come ha sempre vissuto Cencin. Un libro che tanti loanesi si onoreranno di avere in casa. Anche per questo grazie ed un riconoscimento di merito ai figli. Al loro gesto assai più che simbolico, di circostanza. Onorati di un papà che, a suo modo, ha contribuito a scrivere la storia di Loano. Per non dimenticare!

Nella inedita foto dell’archivio di Trucioli Savonesi: l’inaugurazione del Grand Hotel Garden Lido (allora cinque stelle) l’8 giugno 1968: da destra a sinistra, monsignor Alessandro Piazza, allora vescovo di Albenga; il commendator Mario Magnetto, proprietario dell’immobile-azienda; il sindaco allora in carica, avvocato Mario Rembado, alle sue spalle spunta il papà, avvocato Giuseppe; quindi Mario Panozzo, storico  e dinamico albergatore di successo ed infine Cencin De Francesco che col fratello Pippo aveva ottenuto l’incarico di realizzare il grande complesso alberghiero fronte mare.

Nota: dalla prossima domenica, Trucioli Savonesi (blog di volontari) metterà in rete, a capitoli, il libro, per quanti non hanno l’opportunità di procurarselo.