Nel Savonese i disoccupati sono quindicimila
dati che preoccupano
IL SECOLOXIX
Il numero ha subito un forte incremento nell'ultimo anno. Colpa della crisi economica.
E il futuro non è roseo

29/04/2009
A FINE MARZO i disoccupati nell'ambito della provincia erano poco più di quindici mila (per l'esattezza quindici mila e 322), mentre i lavoratori in cassa integrazione erano circa due mila e duecento.
Un dato importante, che non può certo non destare preoccupazione. «La situazione occupazionale in provincia - spiega Fausto Dabove, responsabile del settore mondo del lavoro della Cgil di Savona - non è certo delle migliori. Per comprenderne la gravità credo sia sufficiente un numero: a fine marzo le persone iscritte ai vari Centri per l'impiego della provincia erano quindici mila e 322. Con un incremento di circa il cinquanta per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. Un segno inequivocabile di come la crisi economica si stia facendo sentire, e anche in maniera pesante, nella nostra provincia».
Tornando ai dati riguardanti il mondo del lavoro, non può certo passare inosservato quello relativo al numero dei disoccupati: a fine marzo nel savonese le persone in cerca di una occupazione erano oltre quindici mila. Un numero ben superiore a quello registrato a fine marzo dello scorso anno. «Un dato certamente preoccupante ma purtroppo non il solo - afferma ancora Fausto Dabove - per tracciare il quadro di una situazione economica a livello provinciale che non è certo delle migliori. Anche perchè allo stato attuale delle cose non si riescono a intravedere dei segnali che possano indurre a pensare che la situazione possa avere una inversione di tendenza nel giro di poco tempo. Anzi, allo stato attuale delle cose ci troviamo di fronte ad una situazione economica difficile,destinata a proseguire ancora almeno per alcuni mesi».
Una situazione negativa anche per quanto riguarda il numero dei cassa integrati, che sono circa duemila e duecento. «Anche sotto questo aspetto - sottolinea ancora il funzionario della Cgil - le prospettive non sono purtroppo delle migliori. Oltre al numero dei lavoratori in cassa integrazione