GARANTIRÀ TELERISCALDAMENTO A CAIRO, ALTARE E CARCARE

Centrale a biomasse nell’ex Ferrania LA STAMPA
Costerà 32 milioni di euro la centrale a biomasse prevista all’interno della Ferrania. Ad annunciarlo, Giuseppe Cortesi, amministratore delegato della società, a margine del seminario «Strategia per lo sviluppo della provincia di Savona», promosso da Ips» al Campus Universitario di Legino.
Spiega: «La centrale a biomassa prevede oltre 32 milioni di euro di investimento tecnologico e 20 posti di lavoro; l’ottica generale ci dice che possiamo contare a monte sulla filiera del legno della zona  mentre a valle è previsto un progetto di teleriscaldamento per  Altare, Carcare e Cairo, (ovvero la possibilita’ di disporre direttamente di acqua calda generata in un impianto di cogenerazione unico per tutti gli utenti, eliminando, quindi, la necessità di una caldaia per ogni edificio). A beneficiarne 108 palazzi a Cairo, 62 a Carcare e 22 ad Altare, facendo risparmiare il 10% della bolletta energetica e con una riduzione di quasi il 50% delle emissioni.
Una diminuzione delle emissioni sottolineata, per quanto riguarda la fabbrica, anche dallo stesso Cortesi: «Con questo progetto "risparmieremo" 474.000 tonnellate di CO2 l’anno e 13.300 tonnellate di combustibile fossile all’anno».
L’impianto, secondo i progetti originali, avrà una potenza lorda nominale di 11,5 MW elettrici e una potenza termica di 39,4 MW termici, e, una volta a regime, produrrà il 100% del fabbisogno termico ed il 122% del fabbisogno elettrico dello stabilimento. Si prevedono indicativamente 21 mesi per la costruzione della centrale, 3 mesi per le prove a freddo e a caldo, e 4 mesi di esercizio in potenziamento progressivo.
La direzione aziendale ha quindi espresso una scelta ambientale chiara che supera le prime ipotesi di centrale termoelettrica. «Noi abbiamo il Via unicamente per centrale a biomasse verdi - ribadisce Cortesi - e per ulteriore trasparenza nel futuro consiglio di amministrazione dell’impresa di gestione, un membro sarà di nomina del Comune di Cairo proprio col compito di verificare ciò che verrà bruciato nell’impianto. I sensori al camino, inoltre, verranno collegati direttamente col Comune di Cairo per avere un monitoraggio costante». Conferma, il sindaco Fulvio Briano: «Sono due delle garanzie che avevamo richiesto all’azienda e sono contento che l’ad Cortesi le abbia ulteriormente confermate pubblicamente».