«Carisa vicina alle imprese che hanno bisogno di aiuto»
rinnovato il consiglio di amministrazione: enrico nan è il vice
Luciano Pasquale al vertice della banca: lusingato per la fiducia
IL SECOLOXIX
Savona.â??È uno che non si accontenta, Luciano Pasquale. «I margini di miglioramento ci sono sempre, si tratterà solo di studiare e vedere dove si può migliorare». Ed è anche uno che non ama svalutarsi né svaluta i suoi collaboratori. «Credo, senza modestia, che la Carisa abbia un nuovo consiglio assolutamente qualificato e preparato». Ed è ancora un uomo concreto, che vive di obiettivi. «Al di la dei risultati economici, che sono stati ottimi negli ultimi anni e di questo dobbiamo ringraziare il consiglio uscente, la banca dovrà svolgere una funzione di raccordo tra il risparmio e l'economia locale, tra il credito e le imprese: due mondi che oggi si guardano con sospetto e invece dovranno dialogare attraverso di noi, saremo lo strumento».
È con queste doti di manager concreto, qualificato, ottimista, che tutti gli riconoscono, che Luciano Pasquale dovrà rappresentare e reggere la banca Carisa nel prossimo triennio. Lo farà perché le anticipazioni dei giorni scorsi sono state rispettate fedelmente e ieri mattina sono bastati pochi minuti di assemblea dei soci per definire i nuovi vertici che su di lui punteranno per confermare il ruolo di banca del territorio e banca-salvadanaio dei savonesi.
Emozionato? «Alla mia età?» sorride Pasquale. «Sono lusingato della fiducia, questo sì - prosegue - E grato al presidente Bartolini e al suo cda per i risultati di questi anni. È con i loro successi che dovremo confrontarci e cercare di migliorare. Non sarà facile, perché i tempi sono di crisi, ma io penso che i margini di miglioramento ci siano sempre anche in tempi di crisi».
Come sarà la nuova Carisa? «Sarà quello che è già oggi per Dna: una banca attenta anzitutto all'economia reale, che rispetterà il denaro come lo fanno tipicamente i liguri. E una banca vicina al territorio, alle imprese, all'industriale, al porto e al turismo, che hanno bisogno di fiducia e di aiuto oggi più che mai».
Il primo consiglio è già fissato per l'8 maggio e inizierà con la verifica dei requisiti dei neo consiglieri nominati per escludere eventuali incompatibilità. «Li conosco già tutti, a parte l'avvocato Mangia, e con il vice Enrico Nan mi sono già sentito e c'è sintonia totale» prosegue. Con Pasquale siederanno appunto l'avvocato Enrico Nan (in quota a Carige) come vicepresidente, l'ad uscente riconfermato Achille Tori (Carige) come amministratore delegato e poi come consiglieri il presidente Carige Giovanni Berneschi (Carige), i commercialisti savonesi Erasmo Del Grande e Mario Patrucco (entrambi Fondazione), gli imprenditori Aldo Dellepiane (Carige) e Franca Roveraro Cappelluto (Fondazione), quindi gli avvocati Marco Mangia di Imperia e Franco Vazio (entrambi Carige) e infine l'ex presidente Apt Emanuele Ravina (Fondazione).
Come annunciato, confermata anche la "buonuscita" del presidente uscente Franco Bartolini nominato presidente onorario e tributato dalle parole di stima e gratitudine del presidente Carige Giovanni Berneschi per ciò che ha fatto in questi quasi 10 anni di gestione «capace, attenta».
Prima delle nomine l'assemblea ha anche approvato il bilancio 2008 costellato da tanti "più". Nel 2008 la raccolta diretta si è attestata a 1.159 milioni, mentre quella indiretta ammonta a 1.661 milioni, con una raccolta globale che supera i 2.800 milioni (+ 4,50%). Gli impieghi a clientela hanno raggiunto 1.130 milioni (+ 8,9). Invariata a 50 sportelli la rete operativa. «Migliorare non sarà facile, ma i numeri non sono l'unico obiettivo - conclude Pasquale - con Berneschi c'è volontà di accrescere il ruolo della banca, economicamente e operativamente».
Dario Freccero
freccero@ilsecoloxix.it