TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni

mail della settimana/ Zinola-bis, ci vuole bene e "spera"

(Non rispondiamo, anche per non "annoiare i lettori")

 

 Alla Redazione di Trucioli e di link ad essa collegati.

Non c’è impresa più improba di fare capire a chi non vuole intendere. Oppure che intende la propria battaglia di informazione sulla disinformazione o sul solito sistema di pubblicare qualcosa, riprendendolo da altri, per avere la giustificazione che “noi abbiamo solo dato voce”. A volte, caro (cari? Dipendente da quante penne o piume si nascondono dietro a nomi, pseudonimi...) Belfagor non è necessario essere degli scienziati per capire stile e persone che scrivono.

Allora, visto il tono intimidatorio (sì, intimidatorio da “rumenta” estratta da un armadio) di alcuni passaggi, non largamente allusivo, con un collage di interventi espressi (meglio allora visto lo spazio che avete) metterli integrali e spiegare, ripeto spiegare, cosa è la cassa giornalisti (ammesso ne freghi qualcosa a qualcuno fuori dai giornali: se tra i giornalisti fosse stata più considerata e non solo usata non avrebbe avuto le difficoltà che ha), struttura che nasce da un accordo sindacale (ecco perché il “sindacalista” Zinola vi ha scritto con i toni soliti: quelli che merita chi usa una finta correttezza di facciata per spalmare guano il più possibile sulle persone senza pagare dazio), mutualistica alla quale si versa in ragione di quanto si guadagna e si è assistiti in ragione delle necessità, sulla base di regole condivise. Non è una assicurazione e non può avere come obiettivo il lucro, semmai una gestione controllata nei costi o nei rimborsi. Questo Belfagor, Corrado o chi per lui (o l’editore del sito) dovrebbe (avrebbe l’obbligo di) saperlo.

Spiace ed è fastidioso vedere chi si batte come Belfagor, Corrado o chi sia, per una informazione così libera, ampia e documentata, scivolare poi su copia e incolla di spezzoni di frasi o ritagli di notiziari vari (a proposito: Corrado giornalista dimentica le battaglie che da “non pensionato” ha fatto contro la gestione pensionatocentrica della casagit quando per il disinteresse dei colleghi giovani la cassa stessa era gestita solo o quasi da pensionati? Quasi che non potesse esistere n patto generazionale....) per sostenere una tesi perché parlare di caste oggi fa così tanto “fine”.

E’ fastidioso leggere i soliti toni intimidatori, qualunquisti con i quali Trucioli usa spazzatura per lanciare quale tipo di messaggio?

Velo spiego io cosa era Unitevi a noi: una cooperativa senza fine di lucro (ahi ahi, ho detto cooperativa, con le mie parentele avrò già guadagnato almeno un rito abbreviato con sconto di pena nelle puntuali, dotte, distaccate e disinteressate ricostruzioni di saghe familiari mie personali tra interessi divergenti e contrastanti di ogni genere) costituita da Volontari del Soccorso della Croce Rossa, con volontari di varie regioni la cui attività è stata quella di editare libri e iniziative delle comunità di recupero e di assistenza di tossicodipendenti di Villa Maraini, diretta da Massimo Bbarra (oggi presidente nazionale della Cri, almeno e spero lo sia ancora). Ecco cosa era (accidenti era una cooperativa ecco il reato ed era pure associata alle Lega delle cooperative, porcaccia miseria, altro reato: avrò ancora le attenuanti?) e venne chiusa (rimettendoci pure dei soldi) quando non aveva più ragione di essere.

Ci sarebbero altri argomenti sui quali andare avanti. Ma l’armadio di Corrado, Belfagor o chi sia o siano, è talmente zeppo che c’è sempre da temere qualcosa.

Come la ripubblicazione di una foto vecchia di quindici anni che era un biglietto di auguri personale? Come un volantino spacciato come una iniziativa terroristica quando era una banale espressione (banale per come è considerata oggi?) solidarietà, pubblica e riportata pure dai giornali dell’epoca (anni settanta) mentre su Trucioli viene illustrata come una cosa che è negli annali della Digos? Eccola qualche chicca di rumenta da armadio. Autentica rumenta.

Autentica rumenta ricordare colpe o disavventure di padri per ricordare che devono ricadere sui figli dopo avere scritto che i figli, per carità, sono le persone migliori di questo mondo. Che strano modo di agire, che strano modo di vivere. Che strano modo di concepire legalità e giustizia. E la stessa ironia, astiosa, che mettete in coda ai vostri commenti.

Oppure non è strano. La diffamazione e la calunnia hanno bisogno di concime. E la rumenta serve a questo. E non è certo letame come quello di Fabrizio De Andrè (cfr: Via del Campo).

Cordialmente

Marcello Zinola (poi aggiungete voi qualifica, grado, rappresentanza: ne avete citate tante, fate un ripasso perché magari ne avete dimenticata qualcuna)
Ps: se c’è un bando per un alloggio in affitto o vendita anche delle Opere Sociali sarei interessato anche io.