REGIONE IL 7 APRILE L’INCONTRO CON I VERTICI DANESI
L’ultimatum
di Burlando
alla Maersk

Senza ammortizzatori sociali per i lavoratori
di Genova a rischio la piattaforma di Vado
LA STAMPA
[FIRMA]MIRIANA REBAUDO
GENOVA
Non è accettabile prendere solo, occorre anche dare. Sarà questo il concetto che il presidente della giunta Burlando esprimerà ai vertici della multinazionale Maersk nell’incontro programmato per il 7 aprile, nel corso del quale il dibattito sull’emergenza occupazionale andrà inevitabilmente a confrontarsi con quello relativo alla realizzazione della piattaforma di Vado. Forte anche dell’ordine del giorno (primo firmatario Ubaldo Benvenuti, Pd, ma sottoscritto da consiglieri di tutti i gruppi) che lo impegna ad intervenire, insieme agli enti savonesi, sulla questione, Burlando intende chiedere ai dirigenti della Maersk di rivedere il loro atteggiamento.
«E’ inconcepibile mettere in discussione i posti di lavoro, rifiutandosi ostinatamente di usare tutti gli strumenti a disposizione, a partire dagli ammortizzatori sociali - ha detto il presidente -. E’ vero, c’è la crisi, ma prima o poi passerà e allora perché non consentire ai dipendenti di mantenere un rapporto con l’azienda?». I vertici danesi, invece, non vogliono prendere in considerazione l’ipotesi della cassa integrazione. E, allora, ecco che, in questo frangente, il via libera alla piattaforma di Vado Ligure può diventare un’arma di pressione «politica» ha puntualizzato ancora il presidente della Regione, aggiungendo soddisfazione per il fatto che anche i consiglieri del centrodestra condividano questa stessa visione: «L’unità del consiglio regionale è importante».
Ed è in questa direzione che si inserisce l’ordine del giorno, che il consiglio voterà martedì prossimo, ma che è stato redatto ieri al termine di un incontro con una folta delegazione di lavoratori della multinazionale danese in sciopero.