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PUO' RIPRENDERE l'iter per la trasformazione del sito
Fornace di proprietà dei fratelli Baccino in cava. La
seconda sezione del Tar Liguria ha infatti accolto l'istanza
degli imprenditori savonesi (assistiti dagli avvocati Fabio
Orsi e Michele Parodi) di annullamento della delibera
regionale del febbraio scorso che, accogliendo un
emendamento del gruppo dei Verdi aveva approvato lo stralcio
del sito dal piano territoriale sulle attività di cava.
I giudici del tribunale amministrativo ha reintrodotto la
cava nel piano regionale accogliendo le istanze dei
proprietari del terreno su presunti vizi di natura
procedurale ed eccessi di potere. «Si è trattato di un
autentico colpo di mano - ammette l'avvocato Fabio Orsi -
messo in atto senza seguire l'iter corretto».
«Abbiamo tutelato i nostri interessi - sono le uniche
dichiarazione dei fratelli Baccino - Non ci interessano
strumentalizzazioni o battaglie politiche. Abbiamo sempre
operato nel rispetto della legge e continueremo a farlo». Di
fatto, su quello che al momento è un terreno incolto,
riprenderanno le valutazioni di impatto ambientale e tutte
le integrazioni per far si che quel sito diventi una cava
,ovviamente dopo aver ottenuto le approvazioni
amministrative del caso.
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