Allergie in crescita in provincia
l'allarme
IL SECOLOXIX
I pollini sono arrivati in ritardo ma i dati sono preoccupanti: le allergie nel savonese sono in aumento del 15 per cento

Allergie, ne soffre 1 savonese su 3
Pollini in ritardo ma dati preoccupanti
Allarme degli specialisti dell'ospedale San Paolo: colpiti anche i bambini e gli adolescenti
ALLERGIA allarme rosso. Oltre un terzo della popolazione della nostra provincia soffre di problemi respiratori legati a patologie di tipo allergico. L'arrivo della primavera quindi - con i pollini a spasso per l'aria - non è piacevole per tutti, anzi è un periodo a rischio per almeno un savonese su tre. Un'incidenza davvero molto elevata e i numeri sono ancora più rilevanti perché in costante crescita, anno dopo anno. «Nella nostra Provincia abbiamo un'incidenza degli allergici almeno del 30-35%, forse anche qualcosa in più della media nazionale - conferma Antonio Ebbli, responsabile dell'ambulatorio di allergologia dell'ospedale San Paolo - aldilà del dato di 15% di aumento annuo, noi tocchiamo con mano questa crescita continua perché sempre più pazienti ricorrono alle visite del nostro ambulatorio». Le prestazioni allergologiche offerte solo lo scorso anno dal centro del Valloria sono state oltre quattromila. Quindi l'ambulatorio savonese oggi funziona a pieno regime e il dato è impressionante proprio se lo si confronta con quello del periodo in cui fu fondato, nel lontano 1960: «Una crescita vertiginosa se si pensa che quarant'anni fa gli allergici erano appena il 10% - prosegue Ebbli - le cifre ci dicono che le allergie sono l'epidemia del Terzo millennio».
I numeri parlano chiaro, ma su le ragioni di questo boom, che coinvolge con particolare forza il nostro territorio, la scienza ipotizza diverse concause. «Ci sono varie ipotesi - spiega ancora l'allergologo - la prima è che una volta migliorate le condizioni di igiene il sistema immunitario si possa rivolgere a sostanze in realtà non dannose per l'uomo, in altre parole il nostro sistema immunitario trova nuovi nemici».
«In secondo luogo c'è ovviamente l'inquinamento delle aree urbane - prosegue - e in una regione come la nostra va aggiunto che ci possono essere più tipi di pollini e che alcuni cambiamenti nella vegetazione o determinati orientamenti della coltivazione, come ad esempio l'utilizzo della betulla o dell'olivo, favoriscono questo tipo di patologie». Patologie che riguardano ovviamente l'apparato respiratorio e che purtroppo colpiscono anche giovani e giovanissimi: «Per quanto attiene la popolazione pediatrica la prevalenza di asma si colloca nei bambini in età scolare al 9.5%, negli adolescenti di 13-14 anni al 10.4% - afferma Ebbli - quella di rinite invece è del 9% per i bambini di 6 anni e del 17,2% per gli adolescenti di 13-14 anni; comunque nel nostro ospedale opera anche un ambulatorio di allergologia pediatrica con cui collaboriamo».
Rilevante anche il fatto che su un campione di oltre mille pazienti positivi al test, oltre agli allergici a uno o più pollini (42%) e a quelli ad altri inalanti (37%), ben il 21% sia allergico a entrambi i fattori. E fra tutti gli allergeni svettano ovviamente gli acari (45%) e la temutissima parietaria (46%) che i rilevamenti nell'atmosfera indicano in quantità sempre molto elevata: .
Marco Gervino