Nel frattempo sul nuovo progetto dell'architetto Fuksas per
la Margonara arriva il parere negativo da parte dei Verdi
04/04/2009 IL SECOLOXIX
Savona. Comune e Autorità portuale ai ferri corti per la
viabilità tra il tunnel in uscita dal porto e la rotonda di
corso Mazzini.
Tutto a causa della passeggiata progettata anni fa
dall'architetto Ravera e che, sulla base dei lavori ormai in
fase di ultimazione, si andrebbe a interrompere in
prossimità della rotonda, senza consentire ai pedoni di
poter tranquillamente raggiungere a piedi la zona della
Vecchia Darsena senza dover attraversare per ben due volte
il sempre trafficatissimo corso Mazzini. Una vicenda che
negli ultimi giorni ha reso tesi i rapporti tra palazzo
Sisto e i responsabili dell'Autorità portuale. Soprattutto
dopo la riunione svoltasi martedì mattina negli uffici del
settore lavori pubblici del Comune, quando la discussione ha
assunto toni veramente accesi. Da una parte vi era il Comune
che chiedeva il rispetto di quanto previsto dall'articolo 3
"Viabilità e accesso al porto" siglato nell'autunno del 2006
che recita: "Si conviene sull'esigenza che i lavori di
realizzazione della nuova viabilità di accesso al porto
assicurino il proseguimento dell'esistente passeggiata di
corso Mazzini fino alle aree pubbliche del Crescent, di cui
è già previsto il collegamento con la Vecchia Darsena".
Una garanzia precisa, che però la nuova viabilità portuale
sembra allo stato attuale non prevedere. «No comment - si
limita a sottolineare l'assessore ai lavori pubblici, Livio
Di Tullio - Posso solo confermare che per quanto riguarda la
viabilità nella zona di accesso al porto sono in corso degli
incontri con l'autorità portuale».
Nel frattempo si è riacceso il dibattito sul porticciolo
alla Margonara, alla luce del nuovo progetto elaborato
dall'architetto Fuksas. «L'area destinata ad albergo e
quella a residenza turistico alberghiera sono
complessivamente di circa 11 mila metri quadrati e non di 17
mila come invece è stato scritto», spiega Di Tullio. «La
nuova versione del progetto - sottolineano invece i Verdi -
non è altro che la riproposizione del passato con un
escamotage per tentare di superare le prescrizioni imposte
dal Comitato tecnico regionale. Il nostro giudizio sul
progetto resta negativo».
g. canc.
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