Ecco il nuovo disegno di Fuksas
margonara
L'architetto al Secolo XIX: lo scoglio della Madonnetta fuori dal porto. Parola alla Regione
IL SECOLOXIX
«ERO AL TELEFONO con un amico, non ricordo chi. Avevo sotto gli occhi il disegno. Ho cominciato a fare due schizzi a matita e così ha preso forma il nuovo bacino della Margonara». Massimiliano Fuksas non si arrende. Il suo progetto, maltrattato prima dagli ambientalisti e poi stoppato dai politici, è tornato nelle mani delle autorità savonesi, riveduto e corretto. La Torre è quella, non si tocca. Ma è cambiato il disegno del porto turistico. Uno dei problemi era liberare lo scoglio della Madonnetta dalla "stretta mortale" delle banchine? «Ora la Madonnina (la chiama proprio così, ndr) è completamente libera, anzi, direi valorizzata. Ho fatto un esercizio e alla fine mi sono ritrovato tra le mani un'idea di cui sono soddisfatto».
Basterà a convincere Regione, Comuni, Autorità Portuale, comitati?
«Francamente non lo so. Ma forse la Regione ha cominciato a capire che in quel tratto di costa non voglio distruggere ma costruire qualcosa».
Un grattacielo di 120 metri, mica scherzi.
«Macché grattacielo: 120 metri non sono nulla».
Forse per lei, abituato ai colossi di Dubai, ma per i savonesi...
«È una lanterna o un faro, se preferite. Comunque un'icona, un elemento di riconoscibilità. Per me avrebbe un senso anche senza funzioni, semplicemente come simbolo».
Lo sa, architetto, che sta accendendo un'altra miccia?
«Guardi, i savonesi mi hanno già detto le cose peggiori, persino che sono un cementificatore, mentre la mia storia è lì a testimoniare l'esatto contrario. Me ne sono stato calmo e continuo ad esserlo. Però, lasciatemi dire che con le chiacchiere non si va lontano».
Il Comune ha deciso: nella Torre niente alloggi, solo strutture alberghiere. Ha un senso? Savona ha bisogno di 17 mila metri quadrati di hotel?
«Perché no. È uno città con un suo fascino, accogliente. Gli alberghi potrebbero essere un punto di riferimento per i crocieristi della Costa. Scesi dalle navi potrebbero fermarsi qualche giorno in città. Io vedo la mia Lanterna come un elemento che si integra con il grande porto di Savona nel suo insieme, non solo con il bacino turistico».
Lo scorso gennaio, a margine di un convegno a Genova, il celebre architetto, commentando lo stop imposto dalla Regione Liguria al suo progetto ,aveva avvertito: «Sono d'accordo ad ascoltare chi vuole farmi modificare il progetto, ma non voglio essere ostaggio della politica e non voglio che questa storia si trasformi in una guerra di religione». E aveva rassicurato i savonesi: «Eventuali modifiche non intaccheranno lo scoglio della Madonnetta». Due mesi dopo, ecco la soluzione. La statuetta cara ai savonesi è di nuovo libera, garantisce Fuksas. Ora si tratta di vedere se questo può essere uno degli elementi chiave per sbloccare l'operazione, invisa ad almeno 10mila savonesi, contando le firme raccolte dai comitati sorti contro il porto della Margonara. Comitati che non hanno ovviamente abbassato la guardia, temendo un ripensamento dei tecnici della Regione. La commissione di Via (Valutazione di impatto ambientale) aveva respinto il progetto proprio perché non erano state osservate le disposizioni per preservare lo scoglio della Madonnetta, oltre alla colonia di madrepora presente nei fondali. In più non convincevano gli studi dei progettisti sul moto ondoso e sul riempimento dei fondali. Ma Fuksas ci crede. E non è il solo.
Bruno Lugaro