LE POLEMICHE IL PD: «PRENDETE ORDINI DA IMPERIA». IL PDL: «LA SINISTRA AFFOSSA I PICCOLI COMMERCIANTI»

Primo match Boffa-Vaccarezza

LA STAMPA
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
L’assemblea congressuale della Confesercenti (che ha rieletto Franco Zino per i prossimi 4 anni) ha fatto da teatro al primo faccia a faccia fra Michele Boffa e Angelo Vaccarezza, i candidati principali della corsa per Palazzo Nervi. Un match duro, senza esclusione di colpi anche se i contendenti hanno mantenuto un certo stile. Il dibattito si è svolto ieri mattina nella sede della Camera della commercio che ha ospitato l’assemblea dei soci di Confesercenti.
La riunione dell’associazione di categoria non ha riservato particolari sorprese perchè Franco Zino era il candidato unico alla presidenza. Un ruolo che fra l’altro ha già ricoperto per una decina d’anni in periodi diversi. Zino in questo mandato assumerà però tutti i compiti di tipo politico che prima della modifica statutaria venivano divisi con il segretario generale (Bruno Suetta). Ora questa figura non esisterà più e l’organigramma sarà profondamente ristrutturato.
Il candidato del Pdl Angelo Vaccarezza essendo più estroverso ha giocato in attacco: «Finora Comuni, Provincia e Regione hanno considerato le imprese come mucche da mungere mentre non si sono accorti che hanno di fronte cavalli che tirano un carico spropositato». Poi ha lanciato la stoccata sulla grande distribuzione: «Nei Comuni dove ha governato storicamente la sinistra come Savona, Vado e Albenga la grande distribuzione la fa da padrone mentre nei Comuni di centrodestra c’è equilibrio e spazio per le piccole imprese». Vaccarezza ha ingaggiato un duello anche con l’assessore regionale al Commercio Renzo Guccinelli che ha affermato: «E’ ora di finirla con la politica dei proclami e degli annunci che caratterizza il governo Berlusconi. Servono i fatti». E Vaccarezza di rimando: «Allora come fatto concreto a favore del turismo propongo l’abolizione immediata della legge Ruggeri».
Il rappresentante del Pd Michele Boffa ha tenuto un atteggiamento più posato non disdegnando però qualche polemica: «Ai savonesi posso promettere che comunque sia, le decisioni che li interessano verranno prese solo a Savona e non imposte da Roma o peggio ancora da Imperia». E ancora: «Siamo qui a parlare di Provincia con gente che un anno fa voleva abolire le Province ritenendoli enti inutili. Noi invece riteniamo che svolgano un ruolo determinante, sia per mediare le contrapposizioni che emergono dai Comuni, sia per individuare filoni di finanziamento».
Il neo eletto presidente di Confesercenti Franco Zino, dal canto suo, ha sottolineato le difficoltà che stanno incontrando gli imprenditori: «La crisi c’è e mi pare che questo sia un dato innegabile. A questo punto non si capisce perchè il governo pretenda di far pagare le tasse con lo strumento degli studi di settore che invece prescinde completamente da considerazioni sull’effettivo andamento dell’economia».