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Savona. C'è la promozione. In genere è mirata ad un singolo
evento e spesso lascia il tempo che trova. Poi c'è il
marketing territoriale, la pianificazione strategica che
mira allo sviluppo di un comprensorio sul periodo lungo.
Savona, finalmente, sembra aver intrapreso questa strada.
Nel giro di una manciata di giorni si sono incrociati tre
elementi molto chiari. Il duo savonesissimo composto da
Elena Buttiero e Carlo Aonzo - considerato uno dei massimi
mandolinisti in attività - sta concludendo una trionfale
tournée negli Stati Uniti ed il loro principale "sponsor"è
stato il console generale di Philadelphia, anch'egli
savonese, Luigi Scotto. Al Terminal Crociere - dove ogni
anno passano oltre 700 mila turisti - sarà aperta una
"vetrina" dei prodotti tipici liguri e piemontesi. Una santa
alleanza, quella tra il territorio savonese e il Piemonte,
che ha funzionato anche nel caso della Pinacoteca civica:
qui, l'estensione a Savona della Piemonte Card ha portato
nuovi visitatori ed aperto una finestra forse decisiva per
la valorizzazione dei capolavori custoditi nel museo
cittadino. Insomma, locale e globale: una valorizzazione di
Savona, e delle sue peculiarità, che è tutto meno che
provinciale, parla il linguaggio dell'eccellenza e si dà un
orizzonte vasto.
La tournée. Far brillare il nome di Savona non è
naturalmente il loro mestiere e il loro scopo, almeno in
prima battuta. Eppure è esattamente quanto è accaduto con
Aonzo e Buttiero, grazie al fatto che da qualche mese il
console generale d'Italia a Philadelphia è un altro
savonese, Luigi Scotto. Così, in giro per gli Stati Uniti,
si è parlato non solo d'Italia, ma anche e soprattutto di
Savona. Un ponte tra la nostra città e gli Stati Uniti che
il console Scotto ha già dichiarato di voler costruire in
tutti i campi: dalla cultura all'economia. «A Philadelphia
il Duo - spiega Scotto - ha suonato nella suggestiva cornice
del tempio ebraico Temple Beth Zion- Beth Israel come ospite
del concerto della Amerita Chamber Players, il gruppo
cameristico della America Italy Society di Filadelfia». Il
tour si è concluso venerdì a New York ed ha toccato
Pittsburgh, Baltimora, Providence, Caldwell e Filadelfia e
Montreal in Canada. «Nel corso del concerto a Philadelphia -
spiega il console generale - ho espresso grande orgoglio per
la presenza di artisti così prestigiosi e capaci di
valorizzare la cultura italiana. Ho anche sottolineato come
spesso, purtroppo, l'Italia sia conosciuta all'estero
attraverso cliché fuorvianti che non sempre le rendono
onore». La divulgazione della cultura italiana priva di
luoghi comuni è tra gli obiettivi principali delle attività
del Consolato Generale d'Italia a Filadelfia: «Siamo
fortemente impegnati - conclude il console -
nell'organizzazione di eventi che diano un'immagine positiva
e moderna dell'Italia. E Savona ha un suo posto in tutto
questo».
vetrina al terminal. La Regione Liguria, la Regione Piemonte
e l'Autorità portuale di Savona insieme - sul tavolo
sessantamila euro - per promuovere, congiuntamente, i
prodotti liguri e piemontesi al Terminal Crociere di Savona.
Alla base un progetto di valorizzazione di territori vasti,
eppure uniti da caratteristiche e peculiarità comuni e/o
complementari.
Pinacoteca. Ieri il sindaco Federico Berruti aveva lanciato
un appello pubblico: «Visitiamo tutti, almeno una volta nel
2009, la Pinacoteca civica. E portiamoci un amico che non
abita a Savona». Il direttore Eliana Mattiauda stima intorno
ai 20 mila i visitatori che, nel 2008, si sono affacciati a
Palazzo Gavotti. «Ma tanti ancora non sanno - spiega - che
nel cuore di Savona c'è un pezzetto di grande Europa». Molta
strada, negli ultimi anni, è stata fatta. Alcuni tour
operator (soprattutto genovesi) iniziano ad inserire Savona
e la Pinacoteca nei loro pacchetti di offerte. Dalla Francia
sono arrivati gruppi organizzati grazie all' iniziativa su
Ludovico Brea: «Per loro Savona è stata una scoperta.
Pensavano ancora ad una città industriale. Li ha mossi Brea
e la farinata. Poi hanno scoperto tutto il resto». I
crocieristi arrivano ancora singolarmente, e a volte per
caso: «Però arrivano. C'è un aumento di conoscenza e di
apprezzamento, per il nostro patrimonio. Ma rispetto a
quello che abbiamo, c'è ancora una grande potenzialità di
crescita». Un esempio di quello che si può fare è proprio
l'alleanza con Torino che ha inserito i musei savonesi nel
pacchetto "Piemonte card". «Confesso che ero un po'
scettica, sugli effetti. Invece ci sono moltissimi che
arrivano da Torino apposta per visitare la Pinacoteca,
grazie anche alla Rivista della card che fa promozione. E
c'è invece chi ha sottoscritto la card qui da noi». La
Pinacoteca è un luogo vivo e dove incontrarsi (grande
successo hanno registrato, non a caso, gli appuntamenti con
la musica): «Savona è una città più bella di quanto pensiamo
- aveva detto il sindaco nel suo appello - è una città che
ha bisogno e che merita di farsi conoscere all'esterno. I
visitatori provenienti sempre più da ogni parte d'Europa,
partendo dalle splendide collezioni della Pinacoteca sono
poi motivati a visitare anche il resto della città e
rimangono colpiti per la sua bellezza. Possono e devono
arrivarne molti di più».
Antonella Granero
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