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Confronto “scientifico” di tutti i dati e “proiezioni”. L’assalto alle “cittadelle rosse”

Chi vincerà le provinciali?

Ultima analisi collegio per collegio

Dodici seggi al Pdl, 2 alla Lega. Al Pd 7 seggi. L’incognita dell’Udc al 6 per cento.

Un seggio a Italia dei Valori e Rifondazione. Sinistra e Libertà, AltraSavona, Partito Comunista dei Lavoratori e Verdi devono spartirsi il 4.9 per cento, La Destra 2,7 %

             di Franco Astengo



Savona - Abbiamo aggiornato i dati relativi alle posizioni di partenza delle diverse forze politiche in previsione delle elezioni provinciali di Savona, previste per il prossimo 7 Giugno 2009 (una data, il 7 Giugno che ricorre spesso nella storia elettorale d'Italia: nel 1953 si votò quel giorno nelle elezioni politiche che respinsero la cosiddetta “legge truffa”; nel 1970, il 7 Giugno si svolsero le prime elezioni regionali, abbinate a provinciali e comunali) 

Le analisi più aggiornate (non sondaggi, beninteso, ma analisi fondate sui “trend” delle diverse forze politiche, analizzati attraverso le medie realizzate nelle ultime competizioni elettorali e gli accertamenti svolti dai più importanti istituti operanti nella materia) confermano il vantaggio della coalizione di centro destra formata da PDL e Lega Nord che si colloca al di sotto delle percentuali fatte registrare nel 2008, ma pur sempre con un consistente 45,2% (PDL 38,8%, Lega Nord 6,4%).

Tanto più che la “Destra” sarà della partita, presentando una posizione di partenza del 2,7, insufficiente , però,a consentire l'approdo alla spartizione dei seggi a questa formazione.

 Nel caso dell’eventualità di un ballottaggio, però, le posizioni di partenza (ripeto:; attenzione, perché la nostra analisi si basa proprio su questo elemento di carattere scientifico) del centro sinistra appaiono di forte difficoltà: per vincere sarebbe necessaria  una alleanza “larga” che si muovesse sull’arco dall’UDC al PRC (il PdCI fa già parte della coalizione imperniata sul PD). Il PD infatti parte dal 32,0%, con l'Italia dei Valori al 3,4% ed il PdCI all'1,8%, per un complessivo 37,2.

L'UDC è collocato al 6.4%, Rifondazione Comunista al 3,6%.

Rimane disponibile il 4,9% dei voti che potrebbe essere suddivisi (non equamente, è ovvio) tra quelle formazioni per le quali non è possibile utilizzare il metodo seguito in questa occasione, perché non si dispone di dati sufficientemente omogenei: Sinistra e Libertà, Altra Savona, Partito Comunista dei Lavoratori , Verdi ed altri.

E' possibile, dunque,che in questo 4,9% possa stare racchiuso l'esito delle elezioni provinciali: o nella vittoria al primo turno per la coalizione di centro destra o in un combattuto ballottaggio.

Tra la coalizione formata da PDL e Lega, rispetto a quella formata da PD, IdV, e PdCI ci sono, in questo momento, circa 16.000 voti di scarto.

Certo che il centro-destra queste elezioni, dai dati che emergono, potrebbe perderle soltanto suicidandosi, con candidature sbagliate o superficialità grossolane nell'esposizione delle opzioni programmatiche.

Un altra incognita sarà rappresentata dal peso delle diverse elezioni comunali (che, complessivamente, presenteranno schieramenti che definire “a pelle di leopardo” è poco) sulle elezioni provinciali: le elezioni comunali rappresenteranno, comunque, un test molto importante attorno a due questioni.

La prima  di queste questioni sarà quella della dislocazione geografica del colore delle nuove amministrazioni: si tratterà, infatti, di vedere come il centrodestra allargherà la propria presenza, sotto questo aspetto, dal Ponente verso l'area centrale, perché questo appare essere l'obiettivo principale della coalizione PDL-Lega (saranno interessanti , sotto questo aspetto,i risultati, in particolare, di Spotorno, Varazze, Albisola Superiore e di alcuni comuni della Valle Bormida, primo fra tutti, Carcare). Il secondo tema sarà quello della capacità di alcuni “comitati di protesta” che hanno puntato a trasformarsi in liste elettorali (primo fra tutti l'anti-Maersk a Vado Ligure) di tradurre quella che, indubitabilmente, è una influenza sociale in vero e proprio fattore politico.

Circa la possibile assegnazione dei seggi alle singole forze politiche, basterà indicare come, nell'eventualità di una maggioranza di centrodestra (che è l'indicazione che, alla fine, fornisce questa nostra riflessione) l'ultimo quoziente sarà fissato in poco più di 5.000 voti, con 12 seggi alla PDL e 2 alla Lega Nord.

In questo caso, dalla parte della minoranza, avremmo l'ultimo quoziente a poco meno di 7.000 voti, con il PD assestato su 7 seggi (incrementabili, come vedremo) e l'UDC certo di un seggio, mentre Italia dei Valori e Rifondazione Comunista a contendersi i due seggi residui (nel senso di uno a testa, oppure un seggio soltanto in due con il PD che salirebbe a otto).

Ovviamente rimane l'incertezza relativa ai voti delle liste non contemplate in questa analisi e l'eventualità di alleanze diverse al ballottaggio: in questo caso il nostro quadro salterebbe all'aria (l'UDC potrebbe, infatti, trovarsi in una situazione di vero e proprio “ago della bilancia” e quindi scegliere la soluzione di miglior convenienza, nell'occasione).

La lettura di questi dati, riportata a livello di collegio, indica che il PDL dispone della maggioranza in 13 collegi su 24 (Andora, Borghetto – Ceriale, Loano con la maggioranza assoluta; Alassio, Albenga II, Albenga I, Celle Ligure, Cengio – Millesimo; Finale; Noli – Spotorno; Pietra Ligure, Varazze, con la maggioranza relativa).

Al PD la maggioranza negli altri 11 collegi (Quiliano con la maggioranza assoluta; Albisola Superiore, Cairo Montenotte, Carcare, Dego – Sassello, Lavagnola, Villapiana, Oltreletimbro,  Fornaci – Legino, Albissola Marina e Vado con la maggioranza relativa).

La chiave dell'esito finale risiede probabilmente in quell'assalto del centrodestra alle cittadelle “rosse”, cui abbiamo già accennato e che rappresenterebbe il vero elemento di novità nel sistema politico savonese.

Infine: partito, per partito, elenchiamo i collegi “favoriti”, quelli, cioè, dove potrebbero trovarsi gli eletti.

Per il PDL la graduatoria dei primi posti comprende: Andora, Borghetto – Ceriale, Loano, Albenga I, Alassio, Albenga II, Pietra Ligure, Finale, Noli – Spotorno, Varazze, Savona centro, Cengio, Celle Ligure, Albissola Marina)

Per il PD: Quiliano, Vado, Lavagnola, Villapiana, Fornaci, Oltreletimbro, Albissola Marina, Albissola Superiore, Carcare, Cairo; nell’ordine.

Per la Lega Nord : Savona Centro, Dego – Sassello, Cairo Montenotte, Cengio (appare forte l’influenza che esercita la posizione assunta dalla Lega Nord in consiglio provinciale e regionale sui temi della caccia).

Le “isole felici” per l’UDC sono quelle di Celle, Varazze, Cengio , per il PRC Vado, Lavagnola, Villapiana, per l'IDV le due Albisole.

Savona, li 4 Aprile 2009                                                             Franco Astengo