TRUCIOLI SAVONESI spazio di riflessione per Savona e dintorni Io sto con Gary Cooper Mi è venuto in mente proprio di questi tempi, per associazione di idee, un vecchio ricordo televisivo: il Musichiere, condotto da Mario Riva. Il comico presentatore una sera aveva come ospite nientemeno che l’attore Gary Cooper, appunto, già malato ma ancora circondato da tutto il prestigio della sua figura holliwoodiana. Improvvisavano una scenetta, nella quale si mettevano a fumare. Allora Riva, tirando le sue boccate, guardava con aria di sfida i vigili del fuoco di guardia nello studio tv, preposti a far rispettare il divieto, per paura di incendi. E con atteggiamento da duro e accento romanesco li apostrofava: “Pompieri? Provate a dirmi qualcosa, se avete il coraggio. Io sto con Gary Cooper!” Adesso che si risentono così tanti temi per cui uno sparuto manipolo di benintenzionati è stato sempre sopraffatto, irriso, apostrofato con epiteti vari. “Velleitari, illusi, pseudoambientalisti ( lo pseudo come ulteriore spregio), retrogradi, miopi, quelli del no a tutto…” Insomma, isolati, fuori dalla realtà, da compatire, con toni che oscillavano fra la sopraffazione, il paternalistico, il didascalico, e l’assoluta superiorità di chi si crede concreto, realista, padrone della verità e del buon senso. Forte della maggioranza e del consenso dei poteri. Non è più tempo di grandi investimenti, e la piattaforma vadese appare per quello che doveva sempre apparire: sovradimensionata e inutile. Ma tant’è. Si va ancora avanti. I prezzi delle case scendono, eppure si continua a costruire imperterriti, senza rispetto né per le necessità né per le proporzioni. L’errore di strategia di fondo insito in certe logiche è sempre più evidente, piano piano i fatti danno ragione a quelli che sembravano cassandre, bastian contrari a ogni costo. Che fossero semplicemente più lungimiranti? In possesso di una visuale di informazioni più ampia, tutto il contrario che degli ingenui e degli illusi? Ho pensato ai gruppi, come quello di cui ha parlato Antonia Briuglia qualche tempo fa, “Stop al consumo di territorio”, di amministratori locali che si battono contro gli speculatori del cemento, della logistica esasperata, dei capannoni vuoti. Che predicano come l’agricoltura dovrà essere rivalutata, come le terre ancora disponibili alla coltivazione saranno la vera ricchezza del futuro, per gli stati. Già ora stati ricchi ma scarsi di terre fertili le stanno comprando da altri paesi più poveri. Queste sono le nuove speculazioni, purtroppo. Noi in Italia, invece, ciechi e sordi, a perseguire logiche sbagliate, a sprecare il nostro bene più prezioso, la terra, il clima invidiabile, il paesaggio, l’ambiente, la bellezza artistica… quei beni che potrebbero essere, in futuro, il quid in più, per risollevarci, rispetto ad altri posti meno fortunati, li stiamo distruggendo per utilità fittizie e speculative. Per cecità e per avidità di pochi. In futuro, rimpiangeremo gli orti di Albenga e le albicocche di Valleggia. Prima potevo sembrare una patetica arretrata, a dirlo, una nostalgica del buon tempo antico. Ma adesso no. Semplicemente, il presidente della più grande potenza mondiale la pensa allo stesso modo. Mica bruscolini. Adesso, cari miei, sto con Gary Cooper.
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