REGIONE SVELIAMO SULLA BASE DI QUALI PARAMETRI SARANNO VALUTATI I DIRETTORI GENERALI DI SAVONA E IMPERIA
I manager
Ridurre le liste d’attesa: ecco come

Che voti avranno
Neirotti e Rossi?
[FIRMA]MIRIANA REBAUDO  LA STAMPA
GENOVA
Colore verde scuro per i manager della Sanità che raggiungeranno tutti gli obiettivi, verde chiaro per chi ci si avvicina, giallo se il traguardo finale è stato parzialmente raggiunto e rosso, infine per i «bocciati» senza appello. E’ il codice a colori con il quale la Regione Liguria valuterà i direttori generali delle Asl e degli ospedali che fanno capo a De Ferrari secondo una serie di indicazioni, parametri e altro accuratamente delineati dalla giunta nella seduta di giunta dello scorso 24 febbraio. Una serie di paletti ben precisi perché questa volta l’assessore alla Salute Claudio Montaldo ha disegnato una vera e propria «gabbia» dentro la quale i direttori generali devono muoversi, per portare a casa gli obiettivi prefissati. E per visualizzare meglio i risultati ottenuti, è stato ideato il sistema di valutazione a «semaforo».
La giunta nella sua delibera ha fissato sia gli obiettivi generali, definiti macro e che sono 9 per le aziende sanitarie locali e 6 per le aziende ospedaliere e gli enti equiparati (San Martino ed Ist ed anche Gaslini, Galliera ed Evangelico dove il management non è nominato dalla Regione ma che, fanno parte del Sistema sanitario nazionale), quindi si è passati ad esaminare ogni situazione singola. In sostanza, ai manager si dice di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria ai cittadini; attuare e aumentare i processi di riorganizzazione e la razionalizzazione e riorganizzazione del personale. Ancora: sviluppare l’assistenza farmaceutica-farmacovigilanza, ottimizzare l’attività ospedaliera. Le Asl devono poi potenziare l’assistenza territoriale, aumentare la prevenzione sugli infortuni del lavoro, la sicurezza e lo screening e rafforzare (e controllare) l’appropriatezza prescrittiva diagnostica e terapeutica. Il tutto con un obiettivo generale ben preciso: ridurre le liste d’attesa. Per fare ciò, sono stati definiti e precisati anche i budget 2009, voce per voce.

I fondi
L’Asl 1 Imperiese, guidata da Antonio Rossi, avrà 324 milioni euro per la distribuzione diretta dei farmaci, 833 mila per residenzialità, e semi, 355 mila per il loro incremento, 4 milioni 121 mila per nuove attività e personale e 763.569 per la medicina penitenziaria. Il tutto per un «parco risorse 2009» di oltre 330 milioni. Il budget dell’Asl 2 Savonese, direttore Flavio Neirotti, è invece di 534.980.000 euro così suddivisi: 529.425.803 distribuzione farmaci; Un milione e ottomila per residenzialità e semi, 405.000 per il loro incremento, 3.854.655 per nuove attività e personali e 286.540 alla medicina penitenziaria. Per entrambi i manager non sarà facile far quadrare i contri, visto che il bilancio presuntivo dei costi è di 332 milioni per l’Asl 1 e di oltre 541 per quella di Savona.

Pazienti e farmaci
In primis, ad entrambe le Asl del Ponente si chiede uno sforzo per contenere al massimo la fuga dei pazienti verso le altre regioni, Basso Piemonte soprattutto. In questo senso, si chiede anche di aumentare l’orario in cui effettuare le prestazioni. Tutte e due, poi, devono avvalersi della Centrale Regionale degli acquisti, allo scopo (in questo caso) di contenere la spesa. E’ invece diretta soprattutto all’azienda savonese (Imperia da questo punto di vista è già ben rodata) l’indicazione di sviluppare e potenziare l’assistenza farmaceutica diretta.

L’offerta
Un altro criterio cui la Regione tiene moltissimo è quello che prevede un riequilibrio dell’offerta ospedaliera con quella territoriale. Al capitolo dell'ottimizzazione dell'attività ospedaliera c’è un punto che riguarda solo Rossi (Asl 1) e riguarda tutte le azioni utili a realizzare il nuovo ospedale unico. Intanto però sia Rossi che Neirotti sono chiamati ad aumentare i posti letto relativamente all’assistenza territoriale, riducendo le liste relative a residenzialità, cure intermedie e cure domiciliari, uno dei tasti delicati nei quali la sanità ligure è ancora carente. Un punto, relativo all’appropriatezza diagnostica e terapeutica, potrebbe creare qualche polemica tra i medici ed è quella in cui, nero e su bianco, la Regione invita i dirigenti delle aziende a «controllare i contenuti dell’informazione scientifica veicolata dall’industria attraverso la raccolta e la verifica del materiale lasciato presso medici di medicina generale e specialisti».Flavio Neirotti
Alla guida dell’Asl 2, dal novembre 2007, c’è Flavio Neirotti. Laureato in Scienze sociali a indirizzo politico ha 59 anni. Nel 2005 era stato nominato direttore generale del Santa Corona. Poi la promozione a Savona.
Antonio Rossi
Antonio Rossi, 60 anni e un passato nel privato, è direttore generale dell’Asl 1 dopo aver ricoperto dal 2001 al giugno 2008 lo stesso incarico nell’Agenzia regionale per il diritto allo studio della Liguria.