TRUCIOLI SAVONESI spazio di riflessione per Savona e dintorni
A Genova, Savona e in Liguria in generale si è avuto
un incremento nelle iscrizioni agli Istituti tecnici.
Cadute le due precedenti riforme, che si
richiamavano ancora un poco al modello di scuola classica del passato, si è
verosimilmente preso atto che il duemila, cadute le ideologie , è il mondo
della scienza, della tecnica e dell’informatica, che hanno consentito
nei paesi più sviluppati un incremento del benessere
in passato neppur sognato (in compenso ci hanno fatto anche il grazioso dono
delle armi nucleari…).
Al Convegno, svoltosi nella nuova grande e
moderna Aula Magna dell’Istituto S. Giorgio di Genova, presieduto
dall’Ispettore centrale Prof.
Pasquale Russo, hanno partecipato il Dirigente scolastico
di Genova prof. Iozzi,
col Vicario di Camogli prof.
Gazzale con molti docenti e gli
ex Presidi prof. Marletta e
Prefumo, il Dirigente scolastico
di Savona il Prof. Gargano con
docenti, il Dirigente scolastico d’Imperia prof.
Ramella con docenti,un folto
gruppo di docenti qualificati di La Spezia e Viareggio/Livorno, il Dott.
Barbieri ed altri per Confitarma,
il Dott. Causa per il Sindacato
Csil e Itf, le riviste Vita e Mare e TTM , ed altri esperti
del mondo marittimo. L’iniziativa
viene dalla Rete degli Istituti Nautici Liguri, da poco costituita.
Il prof.
Russo ha illustrato
l’avanzamento della Riforma al momento in fase d’indicazioni generali, ma
che già consente di intravvedere un rilancio dell’Istruzione tecnica, come
del resto sollecitato da Confindustria, Confitarma, ed altri addetti ai
lavori, del tutto penalizzata
invece dalle riforme Berlinguer
e Moratti. Il
problema s’avverte subito non è di facile soluzione per il rapidissimo
progredire della tecnica in campo navale ed industriale, ma va comunque
impostato in modo da far si che i cinque anni di studio costituiscano la
fase propedeutica iniziale di un iter formativo, che verosimilmente
richiederà approfondimenti post diploma, tirocini, aggiornamenti continui.
Due sono i settori in cui si articoleranno gli
Istituti tecnici : Economico con 2 indirizzi e Tecnologico con 9 indirizzi;
nel campo dell’istruzione nautica si è riusciti ad inserire
l’indirizzo Logistica e Trasporti , recuperando così il gran numero
d’Istituti Nautici e Professionali marittimi (una cinquantina sparsi lungo
tutte le coste della penisola ed isole) .
Il tradizionale nostro Istituto Nautico o Liceo nautico , come un tempo
veniva a Genova chiamato, a carattere formativo generale e specifico non è
quindi finito.
E’ allo studio comunque un progetto
d’istituire centri specializzati regionali superando i Nautici (ad esempio
in Liguria Accademia più Nautico), in grado di dare una preparazione più
specialistica, come avviene in molte strutture Accademiche di paesi
occidentali ed asiatici, peraltro
organizzate in modo più rigido quasi militare, con fine unico di sola
specializzazione e con attrezzature più avanzate
.
I nuovi Istituti tecnici avranno orari di 32 ore in luogo delle 36 attuali,
ma dovranno essere tutte di 60 minuti, e non di 50 minuti, come avviene ora
, e pertanto come tempi complessivi per le 33 settimane annue
di lezione s’arriverà a 1056 ore
anno contro le 990 attuali.
Saranno articolati in due bienni ed in un anno finale di specializzazione
con aree comuni ed aree specifiche con possibilità di scelta di segmenti
alternativi, fissati da un elenco nazionale, i modo da assicurare una
conveniente curvatura alle esigenze del territorio (anche nel caso dei
Nautici).
L’integrazione saperi teoria e pratica sarà assicurata da laboratori, stage
e tirocini scuola –lavoro, con
la collaborazione anche di esperti esterni.
L’attuazione
si vorrebbe iniziarla fin dal prossimo anno, partendo ovviamente dalle prime
classi.
Coll’indirizzo
introdotto di ”Logistica e Trasporti” si riescono a recuperare le tre
specializzazione dei Nautici : Coperta, Macchine, Costruttori navali , e si
avrà la nuova specializzazione di Logistica.
Quadro di massima sulla distribuzione degli orari per materie è stato fatto
, non ancora i programmi specifici, ”hic sunt leones” è il caso di dire,
perché l’operazione di definire materie, programmi, classi di Concorso ed
equipollenze relative, addestramento docenti, ecc. , sono complesse e danno
luogo a proteste, che già al Convegno si sono sentite da parte di molti
docenti.
Non
manchiamo di ricordare anche che occorrono libri di testo adeguati ai nuovi
programmi, e per gli Istituti Nautici osserviamo che, se esistono abbondanti
pubblicazione su velieri, transatlantici, avventure marinare, ecc., sono ben
pochi i testi moderni ad uso scolastico ( e non sempre aggiornati ai
programmi degli Esami d’Abilitazione) .
Le materie, comunque siano chiamate, sono quelle relative alle singole
specializzazioni di sempre , e per il Biennio sono comuni per tutte le
specializzazioni.
Lunga la discussione, con molti interventi anche polemici, come era
d’aspettarsi dal tipo di Convegno
specialistico , aperto ad esperti ed addetti ai lavori.
Il rappresentante Sindacato marittimi internazionale Csil
Itf rilevò che Marittimi e Logistica
sono due comparti separati in tutto il mondo , rappresentanti dell’armamento
non mancarono di rilevare l’attuale buona preparazione del
personale straniero del terzo mondo,
tanto che di questo passo le navi italiane finiranno con avere
equipaggio straniero in gran parte.
Gli
ufficiali italiani al momento sono graditi e imbarcati anche dalle maggiori
Compagnie internazionali, perché questo continui occorre però che il livello
di preparazione sia sempre buono. C’è
una grossa campagna dell’�IMO
denominata “Go to sea” che è stata lanciata per arginare la carenza a
livello mondiale di marinai specialmente ufficiali, l’attuale deficit di
soli ufficiali sulle flotte mondiali è attorno alle 34.000 su un totale di
quasi 500.000 posti di lavoro. I
romani antichi dicevano “navigare necesse”, avevano infatti un grande impero
dal Mediterraneo all’Atlantico, ai confini fluviali del Danubio e del Reno,
e così è stato anche nei secoli seguenti; il detto ha anche un significato
più banale il navigare è an che un lavoro, abbastanza retribuito, anche se
un poco “sui generis” per cui
occorre un certo ” spirito di frontiera” ( non certo pari a quello di
Colombo e degli altri navigatori intendiamoci! ). Il
“necesse” vale in particolare per i molti marittimi del terzo mondo, i
nostri giovani, si lamenta,
non hanno spesso voglia d’imbarcarsi
, anche quelli delle tradizionali fasce
costiere in antico dediti al mare, ed agli esami in Direzione marittima non
sono molti i candidati ,manca forse una attività di placement . Vi
sono in Liguria l’Istituto nautico di Genova e Camogli ( accorpati nel 1992
), e gli Istituiti di Savona, Imperia e di La Spezia
accorpati in modo eterogeneo, numero dei diplomati anno di oltre 200. La
Direzione marittima di Genova nelle ultime otto sessioni d’esami
2005/2008 per i Macchinisti navali
ha abilitato: Aspiranti Capitani M. :
Esaminati n. 85,
Promossi 75 / Capitani
di M.: Esaminati n. 107,
promossi 77;
relativamente agli Esami per
Capitani ed Aspiranti Capitani L.C.
non ho dati precisi , ma ho saputo che gli esaminati sono circa il
50% in più ed i respinti in proporzione maggiore . Speriamo
che per la Riforma in atto ai detti corrispondano le gesta!
Il mare ha reso ricche e potenti in passato
molte città marinare italiane e grandi nazioni, e questo vale anche al
presente.
Prof.
Ing. Giorgio Prefumo
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