Vado centrale
giacobbe |
IL SECOXIX |
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Vado. «L'Italia sta finendo un vicolo cieco per
l'energia, ma posizioni come quella
dell'ingegner Clavarino non fanno che renderlo
ancora più stretto e buio». Dopo la presa di
posizione di Andrea Clavarino, presidente di
Assocarboni, in favore del progetto di
potenziamento della centrale termoelettrica
(alimentata a carbone) che Tirreno Power
gestisce a Vado, il sindaco della cittadina,
Carlo Giacobbe, respinge le "avances".
«Non è vero che il potenziamento della centrale
è un'occasione da non perdere - spiega Giacobbe
- anzi sarebbe comunque una sconfitta per due
motivi: aggiungerebbe una nuova fonte di impatto
ambientale e perpetuerebbe la vita di impianti
obsoleti, che proprio per questo sono
inefficienti e producono un inquinamento che
potrebbe essere evitato se a questi ultimi
venissero applicate le nuove tecnologie.
Di fatto ci viene chiesto di sommare una nuova
fonte di emissione a impianti che per ogni
kilowatt di potenza emetterebbero, anche dopo
gli interventi proposti da Tirreno Power, ossidi
di zolfo pari a tre volte quelli emessi da
gruppi moderni e un quantitativo doppio di
ossidi di azoto e polveri sottili».
Tutto ciò senza contare l'aumento delle
emissioni di anidride carbonica, che tutti gli
orientamenti internazionali puntano a ridurre.
«Dopo quarant'anni di esercizio della centrale
termoelettrica - prosegue il sindaco vadese -
questo territorio ha diritto ad un progetto che
sia di risanamento ambientale non marginale, ma
sostanziale. Ed è ormai necessario imboccare la
strada delle energie rinnovabili non come
compensazione di un aumento delle fonti fossili,
ma come fonte autonoma».
G. V.
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