PIAZZA DEL POPOLO E IL VICESINDACO CAVIGLIA PROPONE UNA LUNGA RIFLESSIONE

“Il Comune non può subire
solo l’iniziativa dei privati”

L’ex assessore Barlocco chiede un progetto pubblico
[FIRMA]ERMANNO BRANCA  LA STAMPA
SAVONA
La scadenza dell’approvazione del Piano urbanistico si avvicina e più cresce il dibattito all’interno della maggioranza di centrosinistra sulle aree di Binario Blu, in piazza del Popolo.
«In realtà credo che Giraudo abbia parlato più come tecnico che come politico - sostiene il vicesindaco Paolo Caviglia -. Il fatto che Giraudo sia capogruppo del Pd ha tuttavia creato malumore sia nel suo gruppo che nelle altre forze politiche. Per questo noi diciamo che è stata saggia la scelta di rinviare ogni decisione sui contenuti a uno Schema di assetto urbano che dovrà essere approvato fra sei mesi un anno, quando il Piano urbanistico sarà già passato. Insomma auspichiamo su queste aree centrali della città un dibattito ampio e coinvolgente. Qui infatti più che sulla Margonara si gioca il fururo di Savona».
Anche l’ex assessore di Forza Italia Emilio Barlocco, insiste sull’interesse strategico di piazza del Popolo: «Una zona estremamente preziosa per una città povera di spazi, che nel 19° secolo fu data alle nascenti Ferrovie per realizzare quel grande servizio pubblico e invece di essere poi restituita alla città è stata venduta a dei privati. Esistevano i presupposti giuridico-amministrativi per un’azione forte da parte del Comune, al fine di recuperare la piena e sacrosanta proprietà di quelle aree, ma capisco che nessuno abbia voglia di fare battaglie contro i mulini a vento. In ogni caso, il Comune non può trattare l’intervento di Piazza del Popolo, come una qualunque pratica di edilizia privata. Questo intervento avrà un impatto di rilievo storico per la città, tanto quanto lo ebbe la realizzazione della stessa via Paleocapa. Pertanto il Comune non può limitarsi ad inseguire i progetti proposti dai privati, limitandosi a fissare ‘’paletti’’. Qui il Comune deve assolutamente diventare primattore e agire con responsabilità e lungimiranza. Il progetto di piazza del Popolo non può esaurirsi in un balletto intorno alle cubature concesse ed alle opere di urbanizzazione ‘’a scomputo’’, ma in esso deve trovare posto tutto ciò che alla città serve di più. Se pertanto gli oneri di urbanizzazione non sono sufficienti, il Comune deve essere pronto ad integrare con risorse proprie. Per fare solo due esempi, non è pensabile che si facciano così pochi parcheggi rispetto a quelli che si tolgono (e che servirebbero assolutamente), o che si rinunci ad un auditorium, solo perché gli oneri dovuti dai privati non basterebbero per farne uno adeguato alle esigenze. In un caso come questo, se anche il Comune si indebitasse pesantemente per integrare gli oneri di urbanizzazione dovuti dai privati e realizzare così un progetto urbanistico veramente importante, le generazioni future, per una volta, sicuramente ringrazierebbero di trovarsi un mutuo comunale sulle spalle».