Albamare, sì della Regione
alla costruzione del casello
LA STAMPA
[FIRMA]ALESSANDRA PIERACCI
GENOVA
Per tutti ormai è «il grande tappo», ovvero il continuo ingorgo stradale che da cinquant’anni intasa l’Aurelia da Albisola a Savona, il nodo più trafficato di tutta la regione. Ma da ieri ha imboccato una corsia preferenziale la proposta del Comitato per il casello di Albamare: cinquemila persone e dieci comuni interessati a risolvere, con una nuova uscita autostradale, il problema di viabilità sull’Aurelia e di collegamento con ospedale San Paolo e porto di Savona.
Davanti ai sindaci di Savona, Albissola, Celle Ligure, Pontinvrea, Carcare, Mallare, Altare, Stella, Spotorno, il presidente della Regione Claudio Burlando ha dichiarato: «Avvieremo uno studio di fattibilità in accordo con Anas, Società Autostrade, Provincia e Comune di Savona sulla connessione tra l’Aurelia bis e il nuovo svincolo autostradale di Albamare».
Insomma, da Anas e Autostrade non ci sono no a priori, «visto anche il successo del casello di Borghetto che ha superato ogni aspettativa», come ha sottolineato Burlando, così la Regione, se Anas e Autostrade confermeranno questa disponibilità, «ci mette un po’ di soldi». Quanti? «Lo studio per il tunnel della Fontanabuona è costato 250 mila euro, ma lì si trattava di 6 chilometri di galleria, in questo caso penso che non supereremo i 15 mila euro». «Il comitato - ha ribadito il presidente della Regione - ha colto un’esigenza diffusa individuando un intervento che diventa complementare all’Aurelia bis. La filosofia del nuovo casello dovrebbe essere quella di eliminare il traffico parassitario sull’Aurelia che deve rimanere sull’autostrada e favorire l’accessibilità veloce all’ospedale di Savona».
«Visto il ribasso del 34% ottenuto per la costruzione della strada a mare di Genova Cornigliano, potremo chiedere ad Anas di reinvestire la cifra corrispondente per il prolungamento dell’Aurelia» ha anticipato Burlando. L’assessore regionale all’Urbanistica, Carlo Ruggeri, ha ricordato che «ora serve compiere un passaggio con Anas e Autostrade, tenendo conto che sono già state avviate le procedure per lo svincolo di via Scotto e per il Ponte di Villa Piana e in attesa dell’Aurealia bis servirebbe attivare un nuovo casello subito».
E’ stato il presidente del Comitato, l’ingegner Paolo Forzano, a illustrare le problematiche e i vantaggi di un casello in pratica quasi tutto sotterraneo per i 1100 metri di lunghezza: «Sono 18 mila i veicoli che ogni giorno transiterebbero dal nuovo casello. Ma bisogna fare presto, anche per sfruttare l’interesse e impegno dei parlamentari savonesi di tutti i partiti, da Orsi del Pdl a Zunino del Pd a Bonino della Lega. Ci siamo dati cinque anni di tempo».