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  Sabbia “abbancata” che scotta e che costa. Cronistoria documentata 

Ligresti ringrazia, Loano paga

Chi piange, chi ride, chi gode

Il monumentale pasticcio che il sindaco  Angelo Vaccarezza lascia in eredità 

 

           di  Gilberto Costanza



Loano Fa ancora notizia in questi giorni il problema dell’ “abbancamento sabbia” nel terreno di proprietà della Provincia di Milano in Via degli Alpini, località Morteo. Il trasferimento e stoccaggio della sabbia era stato deciso dall’ Amministrazione comunale nei primi mesi del 2007. In data 3 giugno 2008 il Consigliere comunale Roberto FRANCO presentò una interpellanza a risposta scritta. Il Sindaco Angelo VACCAREZZA, in data 17 giugno 2008, rispose in merito. Interessante ed importante è il contenuto della lettera, di cui riportiamo alcuni passaggi:     

 Nel nostro piccolo abbiamo solo colto l’occasione per pensare di agire per salvaguardare, nel prossimo futuro, il nostro litorale fonte della nostra ricchezza e cultura. […] La suddetta sabbia, localizzata in Via degli Alpini, proviene dalle escavazioni del Porto di Loano resesi necessarie a seguito delle operazioni di dragaggio connesse ai lavori di ampliamento. Durante la fase di approvazione della progettazione delle opere di difesa del litorale tra la stazione FF.SS. ed il Comune di Borghetto SS., quest’Amministrazione ha valutato di utilizzare per il ripascimento degli arenili parte del citato materiale resosi disponibile a seguito delle operazioni di dragaggio. […] Per il trasferimento e stoccaggio del materiale per ripascimento è stata, all’uopo, stipulata in data 22/02/2007 apposita convenzione rep. n. 3828 con la Soc. Portobello S.p.A., oggi Marina di Loano, per il trasferimento del citato materiale, previe tutte le necessarie autorizzazioni, presso il sito di Via degli Alpini. In mancanza di tale atto resta evidente che il citato materiale sarebbe stato oggetto di cessione a terzi o, in alternativa, trasportato a cura della Società concessionaria ed esecutrice dei lavori del Porto, in pubblica discarica autorizzata. Siamo consapevoli che la presenza dei citati materiali è fonte di disagio per le comunità limitrofe in particolar modo durante la presenza di eventi eolici e, a tal proposito, per quanto previsto dalla citata convenzione si procederà, nei prossimi giorni, ad attuare le migliori azioni mitigative necessarie.  Detto ciò rimane, comunque, evidente, seppur con disagi innegabili, che tutto quanto realizzato e previsto dalla citata convenzione è stato eseguito solo ed esclusivamente nel tutelare l’interesse della salvaguardia delle spiagge e del litorale con i necessari ripascimenti previsti successivi alla realizzazione delle opere foranee di difesa.”[…]. Riportiamo alcuni passaggi della citata convenzione rep. n. 3828 stipulata in data 22/02/2007: […] PREMESSO – che la Soc. Portobello S.P.A. in attuazione di quanto previsto dalla concessione edilizia n. 365 in data 29 maggio 1993 ha provveduto, tra l’altro, ad effettuare i lavori di dragaggio dello specchio acqueo portuale con deposito del materiale medesimo nell’ambito dell’area di cantiere in quanto lo stesso può essere utilizzato per interventi di ripascimento; – che parte del predetto materiale è già stato prelevato per le finalità di cui sopra principalmente dal Comune di Loano per una quantità di circa 30.000 mc., dal Comune di Ceriale per una quantità di circa 7.000 mc., dal Comune di Pietra Ligure per una quantità di circa 13.000 mc.; […] – che per poter eseguire le opere previste nella predetta variante la Soc. Portobello S.p.A. ha richiesto la concreta attuazione degli accordi precedentemente conclusi a fronte dei quali il Comune avrebbe reperito idonea area nell’ambito del territorio comunale, area sulla quale la predetta Società avrebbe provveduto, con oneri a suo carico, al trasporto e al deposito provvisorio del materiale attualmente depositato sulla banchina portuale per il successivo utilizzo, con ogni onere a carico del Comune di Loano, secondo il richiamato progetto delle previste opere a mare; - che a tale riguardo il Comune di Loano ha chiesto e ottenuto la completa disponibilità di una idonea area sita in zona periferica del Comune e di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Milano, così come risulta dalla nota n. 2036624 del 25/10/2006 […] che a maggior chiarimento si trascrive: “In riscontro alla vostra nota pervenuta in data 09/10/2006 pari oggetto, si comunica nell’ottica di una positiva collaborazione tra le Amministrazioni l’assenso da parte di questo Ente per l’utilizzo provvisorio (circa 12 mesi)  a deposito della sabbia, di parte del complesso di nostra proprietà sito in Via degli Alpini. Al fine di meglio definire i lotti da destinare a deposito provvisorio, si chiede di posizionare una idonea recinzione temporanea tra le aree di cui sopra, secondo planimetria che vi sarà trasmessa via e-mail e procedere alla formazione di un nuovo manto erboso alla scadenza”;  […]. Tutto ciò premesso si conviene e stipula: Art. 1- Disponibilità dei materiali - […]. Art. 2 – Uso dei materiali – I materiali di cui il soggetto attuatore concede la disponibilità verranno utilizzati dal Comune di Loano esclusivamente per l’intervento di ripascimento strutturale previsto […] nel tratto compreso tra la testata della diga emersa antistante la stazione ferroviaria ed il confine con il Comune di Borghetto S. Spirito.[…]. Art. 3 – Tempi di esecuzione del trasferimento dei materiali – […]. Art. 4Sito di trasferimento provvisorio – Il materiale è da trasferire nell’area, sita nel comune di Loano in Via degli Alpini, messa a disposizione gratuitamente per un periodo di circa mesi dodici dall’Amministrazione Provinciale di Milano […].  L’area risulta individuata a catasto al Foglio 15 mappale 126 per tutta la parte occorrente per il deposito del materiale a regola d’arte. Ogni onere ed incombenza derivante dall’eventuale prolungamento del periodo di stoccaggio provvisorio è a carico del Comune. Art. 5 – Trattamento del cumulo di materiale – Tutto il materiale trasferito nel sito di cui all’articolo che precede dovrà essere obbligatoriamente trattato mediante stesura sul cumulo medesimo di un liquido speciale che consenta la formazione di una crosta superficiale atta ad eliminare in assoluto la volatilità della sabbia   notoriamente di granulometria molto ridotta (sabbia fine). Art. 6 – Qualità del materiale fornito – […]. Art. 7 – Trattamento del materiale prima del trasferimento – […]. Art. 8 – Oneri del trattamento, trasporto e deposito del materiale – In considerazione del fatto che il materiale oggetto della presente convenzione, provenendo dall’escavazione subacquea di specchi acquei demaniali deve intendersi di proprietà dello Stato, il soggetto attuatore non potrà richiedere alcun corrispettivo per la disponibilità al Comune del materiale. Restano invece a completo carico del soggetto attuatore tutti gli oneri derivanti dalla movimentazione del materiale medesimo ed in particolare: vagliatura della sabbia; carico su mezzi di trasporto; scarico nel sito di trasferimento; formazione di cumuli con l’impiego di mezzi idonei sulla scorta delle indicazioni fornite dall’UTC, fornitura e stesura del liquido per la formazione della crosta atta a eliminare la volatizzazione della sabbia e/o qualsiasi altro tipo di intervento consono con le esigenze precedentemente indicate. Art. 9 – Autorizzazioni e/o comunicazioni – […]. Art. 10 – Registrazione – Spese – […].

 

In seguito il problema del deposito “abbancamento sabbia” in Via degli Alpini è stato oggetto di interpellanze presentate in data 6 agosto 2008 dai Consiglieri comunali Elisabetta GARASSINI, Pier Luigi PESCE e Dino SANDRE con risposta del Sindaco - in assenza dell’Assessore delegato Luigi PIGNOCCA - (le delibere del Consiglio comunale n. 40, n. 41 e n. 42 saranno riportate e commentate in prossime puntate pubblicate su UOMINI LIBERI, nell’apposita  rubrica “Albo pretorio del Comune di Loano online”). Il deposito del materiale sabbioso, nel tempo, è stato oggetto di articoli dei corrispondenti: Augusto REMBADO de “La Stampa” – Silvia ANDREETTO de “Il Secolo XIX” – IVG (Il vostro giornale online). La stessa Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo in merito e non è escluso che vi siano indagati in conseguenza di eventuali anomalie e non rispetto di norme di tipo procedurale e ambientale. Numerosi titolari di stabilimenti balneari hanno inoltrato osservazioni al progetto di ripascimento.

Nel dicembre 2008, per “l’abbancamento sabbia”, è stato recapitato al Comune di Loano un verbale di contestazione di illecito amministrativo da parte del Corpo Forestale dello Stato con relativa sanzione (non ci è stato modo di sapere l’importo!). Per il giorno 4 marzo 2009, alle ore 10,30 presso  Regione Liguria – Via D’Annunzio 111 – 7° piano – Genova era stata convocata la Conferenza dei Servizi deliberante per l’approvazione progetto ripascimento strutturale arenili mediante sabbie recuperate dagli scavi portuali. Significative le dichiarazioni formulate dall’Assessore Regionale all’Ambiente Franco ZUNINO (riportate su Il Secolo XIX del 3 marzo 2009): <Ritengo che le osservazioni meritino un esame più approfondito. La Conferenza dei Servizi le esaminerà così con la dovuta calma> (con riferimento alle osservazioni al progetto di ripascimento presentato da undici stabilimenti balneari) e prosegue <La quantità eccessiva di pelite, 14,5 per cento, anziché l’8 per cento, non permette l’uso di tale sabbia in superficie, ma lo consente in trincea. Ma ci sono alcuni tratti a ponente in cui, non essendoci la profondità, non si potranno scavare le trincee bensì si potrà utilizzare come un semplice ripascimento. A questo punto, le osservazioni si sommano a due richieste, che ci sono state inviate dai Bagni Moana e Souvenir, che non vogliono quella sabbia sulla loro concessione. Credo che il Comune debba considerare se è opportuno proseguire con un progetto non gradito dagli stessi concessionari>.

E’ ovvio che il Sindaco ha inteso di accelerare la pratica e non ha accolto benevolmente la decisione scaturita nella riunione del 4 marzo di rinviare al prossimo 17 marzo la Conferenza dei Servizi deliberante.

Ovviamente non ha apprezzato le osservazioni presentate da numerosi titolari di stabilimenti balneari di Loano. Tanto meno ha gradito il suggerimento fatto dall’Assessore Regionale Franco ZUNINO ove ha dichiarato: “Credo che il Comune debba considerare se è opportuno proseguire con un progetto non gradito dagli stessi concessionari>.

Angelo VACCAREZZA oggi, meno che mai, può recedere dal procedere al ripascimento delle spiagge poiché tutta la gestione dell’abbancamento sabbia ricadrebbe sulla sua Amministrazione in modo negativo (quasi devastante). Non se lo può permettere ora che è stata ufficializzata la sua candidatura a Presidente della Provincia di Savona.   Perché? Ricordiamo che la convenzione per il trasferimento e stoccaggio del materiale per ripascimento è stata stipulata su indirizzo della sua Amministrazione e, conseguentemente, il Dirigente Responsabile del 3° settore  ha agito e sottoscritto la convenzione stessa. Sicuramente non è stata una scelta autonoma dell’allora Dirigente Responsabile Cap. Gennaro MAZZITELLI! Sono trascorsi più di due anni dalla stipula della convenzione e con l’assenso dell’Amministrazione Provinciale di Milano la quale prevedeva l’utilizzo provvisorio per circa 12 mesi a deposito della sabbia e quindi, la stessa, potrebbe eventualmente formulare una richiesta di risarcimento per prorogata occupazione oltre il termine stabilito. Ciò che più lo preoccupa, in questo particolare periodo, è che potrebbe trovarsi nell’urgenza di procedere allo smaltimento della sabbia in una discarica autorizzata; la qualcosa comporterebbe una spesa di non meno di un milione di euro a carico della collettività (pari a quasi 2 miliardi di vecchie lire).  Certo alla Società ex Portobello S.p.A. (ora Marina di Loano S.p.A.) è convenuto sottoscrivere la convenzione con il Comune poiché, diversamente, avrebbe dovuto sostenere in proprio la spesa per lo smaltimento della sabbia.

Da evidenziare anche che in data 28/11/2008 con la Determinazione Dirigenziale n. 1616, è stata impegnata la somma di 7 mila 365 euro (pari a più di 14 milioni di vecchie lire)  per l’affidamento dell’incarico per campionamento materiali (sabbia) all’ARPAL – Dipartimento Provinciale di Savona. Da puntualizzare che l’abbancamento di tale sabbia ha provocato e continua a provocare enormi danni e disagi ai proprietari degli immobili ubicati nella zona e ai cittadini ivi residenti, in particolare nelle giornate ventose. Da sottolineare la dettagliata esposizione degli eventi fatta nelle interpellanze presentate dai Consiglieri GARASSINI, PESCE e SANDRE ove si legge, tra l’altro:  j) con nota in data 24 settembre 2007 l’Autostrada dei Fiori S.p.A segnalava al comune di Loano “il potenziale pericolo derivante dal deposito di materiale, … posizionato in prossimità dell’imbocco est della galleria denominata Meceti … infatti, come risulta evidente, sulla scarpata di tale materiale si stanno formando fessurazioni con relativi scoscendimenti e micro frane che in caso di precipitazioni atmosferiche potrebbero riversarsi sull’imbocco della galleria medesima procurando danni alle nostre strutture con potenziale pericolo per gli utenti in transito …; detta società invitava il comune di Loano a “voler provvedere, con la massima sollecitudine consentita, a rimuovere tale materiale, precisando che, in caso di danni alla nostra società o a terzi, le responsabilità e gli oneri che ne deriveranno saranno a Vostro completo carico”; l) il Corpo Forestale dello Stato ha rilevato, tra l’altro, che detto cumulo di sabbia è posizionato a circa 20-30 metri dalle gallerie autostradali “Meceti” ed altresì che “lo strato di sabbia in punti diversi presenta crepe e fenditure assai profonde che potrebbero compromettere la stabilità dei versanti”; lo stesso Corpo Forestale dello Stato, alla lettera n), a seguito dei controlli e degli accertamenti effettuati, ha così concluso “Il deposito di materiale da dragaggio parrebbe realizzato in contrasto con i vincoli imposti dalla Legge 353/2000 e dalla Legge Regionale 4/1999, per quanto attiene l’utilizzo delle aree interessate dal fuoco” ed altresì che “i vincoli per lo sfruttamento edificatorio e per cambio di destinazione d’uso trovano eccezione in caso di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. Il deposito … sembrerebbe mancare … di queste caratteristiche”.  Da quanto sopra risulta evidente di quante lacune, non rispetto di leggi, danni ai cittadini e oneri che ricadono sulla collettività  siano stati posti in essere dall’Amministrazione VACCAREZZA. E non è finita!  Notizie di stampa hanno evidenziato che del caso dello stoccaggio della sabbia è interessata anche la magistratura. 

Più che giustificate sono state le iniziative intraprese dai titolari degli stabilimenti balneari di Loano e, in particolare, di coloro che hanno dichiarato di non volere quella sabbia sulla loro concessione.  Si da atto che, nel difendere le loro concessioni, stanno contribuendo a salvare il litorale marino della Città.

E’ auspicabile che nella Conferenza dei Servizi – promossa dalla Regione Liguria - rinviata al 17 marzo p.v, in seduta deliberante,prevalga il buon senso e che non siano disattese le speranze di chi giustamente tende a salvaguardare il suo lavoro e chi non vuole (è la maggioranza dei cittadini) che le spiagge di Loano siano degradate da materiale di dragaggio ritenute, da più parti, non idonee alla bisogna. E’ risultato evidente anche dagli esami effettuati i quali certificano che la quantità eccessiva di pelite (quasi il doppio della norma) non permette l’uso di tale sabbia in superficie, ma lo consente in “trincea”.

Questo è il “debito” che i cittadini loanesi devono pagare per scelte sbagliate fatte dai loro attuali Amministratori!

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it