versione stampabile Ligresti ringrazia, Loano paga Chi piange, chi ride, chi gode Il monumentale pasticcio che il
sindaco Angelo Vaccarezza lascia in eredità
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Loano
– Fa ancora notizia in questi giorni il
problema dell’ “abbancamento sabbia” nel terreno di proprietà della
Provincia di Milano in Via degli Alpini, località Morteo. Il trasferimento e
stoccaggio della sabbia era stato deciso dall’ Amministrazione comunale nei
primi mesi del 2007. In data 3 giugno 2008 il Consigliere comunale Roberto
FRANCO presentò una interpellanza a risposta scritta. Il Sindaco Angelo
VACCAREZZA, in data 17 giugno 2008, rispose in merito. Interessante ed
importante è il contenuto della lettera, di cui riportiamo alcuni passaggi:
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In seguito il problema del deposito “abbancamento
sabbia” in Via degli Alpini è stato oggetto di interpellanze presentate in data
6 agosto 2008 dai Consiglieri comunali Elisabetta GARASSINI, Pier Luigi PESCE e
Dino SANDRE con risposta del Sindaco - in assenza dell’Assessore delegato Luigi
PIGNOCCA - (le delibere del Consiglio comunale n. 40, n. 41 e n. 42 saranno
riportate e commentate in prossime puntate pubblicate su UOMINI LIBERI,
nell’apposita rubrica “Albo pretorio del Comune di Loano online”). Il
deposito del materiale sabbioso, nel tempo, è stato oggetto di articoli dei
corrispondenti: Augusto REMBADO de “La Stampa” – Silvia ANDREETTO de “Il Secolo
XIX” – IVG (Il vostro giornale online). La stessa Procura della Repubblica ha
aperto un fascicolo in merito e non è escluso che vi siano indagati in
conseguenza di eventuali anomalie e non rispetto di norme di tipo procedurale e
ambientale. Numerosi titolari di stabilimenti balneari hanno inoltrato
osservazioni al progetto di ripascimento.
Nel dicembre 2008, per “l’abbancamento sabbia”, è
stato recapitato al Comune di Loano un verbale di contestazione di illecito
amministrativo da parte del Corpo Forestale dello Stato con relativa sanzione
(non ci è stato modo di sapere l’importo!). Per il giorno 4 marzo 2009, alle ore
10,30 presso Regione Liguria – Via D’Annunzio 111 – 7° piano – Genova era
stata convocata la Conferenza dei Servizi deliberante per l’approvazione
progetto ripascimento strutturale arenili mediante sabbie recuperate dagli scavi
portuali. Significative le dichiarazioni formulate dall’Assessore Regionale
all’Ambiente Franco ZUNINO (riportate su Il Secolo XIX del 3 marzo 2009):
<Ritengo che le osservazioni meritino un esame più approfondito. La
Conferenza dei Servizi le esaminerà così con la dovuta calma> (con
riferimento alle osservazioni al progetto di ripascimento presentato da undici
stabilimenti balneari) e prosegue <La quantità eccessiva di pelite, 14,5
per cento, anziché l’8 per cento, non permette l’uso di tale sabbia in
superficie, ma lo consente in trincea. Ma ci sono alcuni tratti a ponente in
cui, non essendoci la profondità, non si potranno scavare le trincee bensì si
potrà utilizzare come un semplice ripascimento. A questo punto, le osservazioni
si sommano a due richieste, che ci sono state inviate dai Bagni Moana e
Souvenir, che non vogliono quella sabbia sulla loro concessione. Credo che il
Comune debba considerare se è opportuno proseguire con un progetto non gradito
dagli stessi concessionari>.
E’ ovvio che il Sindaco ha inteso di accelerare la
pratica e non ha accolto benevolmente la decisione scaturita nella riunione del
4 marzo di rinviare al prossimo 17 marzo la Conferenza dei Servizi deliberante.
Ovviamente non ha apprezzato le osservazioni
presentate da numerosi titolari di stabilimenti balneari di Loano. Tanto meno ha
gradito il suggerimento fatto dall’Assessore Regionale Franco ZUNINO ove ha
dichiarato: “Credo
che il Comune debba considerare se è opportuno proseguire con un progetto non
gradito dagli stessi concessionari>.
Angelo VACCAREZZA oggi, meno che mai, può recedere dal
procedere al ripascimento delle spiagge poiché tutta la gestione dell’abbancamento
sabbia ricadrebbe sulla sua Amministrazione in modo negativo (quasi devastante).
Non se lo può permettere ora che è stata ufficializzata la sua candidatura a
Presidente della Provincia di Savona. Perché? Ricordiamo che la
convenzione per il trasferimento e stoccaggio del materiale per ripascimento è
stata stipulata su indirizzo della sua Amministrazione e, conseguentemente, il
Dirigente Responsabile del 3° settore ha agito e sottoscritto la
convenzione stessa. Sicuramente non è stata una scelta autonoma dell’allora
Dirigente Responsabile Cap. Gennaro MAZZITELLI! Sono trascorsi più di due anni
dalla stipula della convenzione e con l’assenso dell’Amministrazione Provinciale
di Milano la quale prevedeva l’utilizzo provvisorio per circa 12 mesi a deposito
della sabbia e quindi, la stessa, potrebbe eventualmente formulare una richiesta
di risarcimento per prorogata occupazione oltre il termine stabilito. Ciò che
più lo preoccupa, in questo particolare periodo, è che potrebbe trovarsi
nell’urgenza di procedere allo smaltimento della sabbia in una discarica
autorizzata; la qualcosa comporterebbe una spesa di non meno di un milione di
euro a carico della collettività (pari a quasi 2 miliardi di vecchie lire).
Certo alla Società ex Portobello S.p.A. (ora Marina di Loano S.p.A.) è convenuto
sottoscrivere la convenzione con il Comune poiché, diversamente, avrebbe dovuto
sostenere in proprio la spesa per lo smaltimento della sabbia.
Da evidenziare anche che in data 28/11/2008 con la
Determinazione Dirigenziale n. 1616, è stata impegnata la somma di 7 mila 365
euro (pari a più di 14 milioni di vecchie lire) per l’affidamento
dell’incarico per campionamento materiali (sabbia) all’ARPAL – Dipartimento
Provinciale di Savona. Da puntualizzare che l’abbancamento di tale sabbia ha
provocato e continua a provocare enormi danni e disagi ai proprietari degli
immobili ubicati nella zona e ai cittadini ivi residenti, in particolare nelle
giornate ventose. Da sottolineare la dettagliata esposizione degli eventi fatta
nelle interpellanze presentate dai Consiglieri GARASSINI, PESCE e SANDRE ove si
legge, tra l’altro: j) con nota in data 24 settembre 2007 l’Autostrada
dei Fiori S.p.A segnalava al comune di Loano “il potenziale pericolo
derivante dal deposito di materiale, … posizionato in prossimità dell’imbocco
est della galleria denominata Meceti … infatti, come risulta evidente, sulla
scarpata di tale materiale si stanno formando fessurazioni con relativi
scoscendimenti e micro frane che in caso di precipitazioni atmosferiche
potrebbero riversarsi sull’imbocco della galleria medesima procurando danni alle
nostre strutture con potenziale pericolo per gli utenti in transito …; detta
società invitava il comune di Loano a “voler provvedere, con la massima
sollecitudine consentita, a rimuovere tale materiale, precisando che, in caso di
danni alla nostra società o a terzi, le responsabilità e gli oneri che ne
deriveranno saranno a Vostro completo carico”; l) il Corpo Forestale dello
Stato ha rilevato, tra l’altro, che detto cumulo di sabbia è posizionato a circa
20-30 metri dalle gallerie autostradali “Meceti” ed altresì che “lo strato di
sabbia in punti diversi presenta crepe e fenditure assai profonde che potrebbero
compromettere la stabilità dei versanti”; lo stesso Corpo Forestale dello
Stato, alla lettera n), a seguito dei controlli e degli accertamenti effettuati,
ha così concluso “Il deposito di materiale da dragaggio parrebbe realizzato
in contrasto con i vincoli imposti dalla Legge 353/2000 e dalla Legge Regionale
4/1999, per quanto attiene l’utilizzo delle aree interessate dal fuoco” ed
altresì che “i vincoli per lo sfruttamento edificatorio e per cambio di
destinazione d’uso trovano eccezione in caso di opere pubbliche necessarie alla
salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. Il deposito …
sembrerebbe mancare … di queste caratteristiche”. Da quanto sopra
risulta evidente di quante lacune, non rispetto di leggi, danni ai cittadini e
oneri che ricadono sulla collettività siano stati posti in essere
dall’Amministrazione VACCAREZZA. E non è finita! Notizie di stampa hanno
evidenziato che del caso dello stoccaggio della sabbia è interessata anche la
magistratura.
Più che giustificate sono state le iniziative
intraprese dai titolari degli stabilimenti balneari di Loano e, in particolare,
di coloro che hanno dichiarato di non volere quella sabbia sulla loro
concessione. Si da atto che, nel difendere le loro concessioni, stanno
contribuendo a salvare il litorale marino della Città.
E’ auspicabile che nella Conferenza dei Servizi –
promossa dalla Regione Liguria - rinviata al 17 marzo p.v, in seduta
deliberante,prevalga il buon senso e che non siano disattese le speranze di chi
giustamente tende a salvaguardare il suo lavoro e chi non vuole (è la
maggioranza dei cittadini) che le spiagge di Loano siano degradate da materiale
di dragaggio ritenute, da più parti, non idonee alla bisogna. E’ risultato
evidente anche dagli esami effettuati i quali certificano che la quantità
eccessiva di pelite (quasi il doppio della norma) non permette l’uso di tale
sabbia in superficie, ma lo consente in “trincea”.
Questo è il “debito” che i cittadini loanesi devono
pagare per scelte sbagliate fatte dai loro attuali Amministratori!
Gilberto Costanza
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it