Margonara, da Roma
un altro “no” al porto

Il ministero dell’Ambiente d’accordo con i tecnici della Regione

[FIRMA]PARIDE PASQUINO LA STAMPA
SAVONA
Il progetto della Margonara incassa un altro no. Contro il porticciolo si schiera anche il Ministero dell’Ambiente che con una nota ufficiale recapitata lunedì sera agli uffici della Regione ha comunicato di aver accolto il parere negativo della commissione tecnica regionale. Già la bocciatura del Via rappresentava un colpo durissimo per la Margonara. Oggi la conferma del «no» ministeriale rischia di far sbandare ulteriormente un progetto già considerato pericolante.
La lettera del Ministero è stata resa nota ieri in giornata. Porta la firma di Giuseppe Lo Presti della Direzione generale per la Salvaguardia ambientale del Ministero dell’Ambiente. In sostanza la nota ufficiale ripercorre l’iter del decreto del 2005 con il quale era stato approvato, con alcune prescrizioni, il Piano regolatore portuale di Savona. Il parere di inammissibilità fornito dalla Commissione tecnica per la valutazione di impatto ambientale della Regione a proposito del progetto della Margonara, secondo il ministero, è in contrasto con quelle le prescrizioni. Il nodo della questione è ancora una volta lo scoglio della Madonnetta, che il progetto Margonara ingloba di fatto all’interno del bacino portuale. Secondo i tecnici questo causerebbe inevitabilmente «un totale cambiamento delle condizioni idrodinamiche e della qualità delle acque con mutamento dei popolamenti verso forme impoverite tipiche degli ambienti portuali; il restante tratto di costa a levante dello scoglio della Madonnetta viene completamente compreso nelle opere di riempimento». Lo scoglio, anche dal Ministero viene definito «ad alta valenza naturalistica». In poche parole, per avere il via libera dai tecnici e dal ministero, occorre che i progettisti rielaborino il piano disegnando una nuova versione dell’approdo che non contenga lo scoglio. Praticamente si tratterebbe di stravolgere completamente il progetto.
Sui nuovi sviluppi della vicenda, ieri è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Zunino: «Ultimamente abbiamo visto manifestarsi molti improvvisati esperti di questioni bio-naturalistiche che sostenevano che lo scoglio della Madonnetta non avesse valore. Credo che non ci siano più dubbi ormai sul fatto che il progetto, almeno nella stesura attuale, non sia compatibile con le prescrizioni contenute nel piano regolatore portuale di Savona».