Giacobbe: «Vado sarà l'ultimo baluardo contro la crisi»
economia & occupazione
IL SECOLOXIX
«L'INTERO comprensorio savonese ha Vado come punto di riferimento. La crisi sta manifestando adesso le sue conseguenze su aziende e popolazione, chi domani interverrà su Vado deve dare oggi delle certezze». Il sindaco vadese Carlo Giacobbe non ha dubbi: saranno la sua città e le realtà che vi opereranno nel prossimo futuro a dare le risposte concrete contro la crisi. Lo ha spiegato ieri nel corso di un incontro con il vicesindaco Monica Giuliano e l'assessore all'urbanistica Pietro Bovero.
«Qui - spiega Giacobbe - è già concentrata gran parte della struttura produttiva della provincia, sono localizzati i progetti di sviluppo che nel futuro diventeranno trainanti, inoltre già oggi a Vado sono in corso iniziative in grado di dare impulsi di rilancio, come il centro commerciale "Le Terrazze"». A Vado si torna a sottolineare i contenuti dell'articolo 8 dell'accordo di programma per l'ampliamento portuale, che prevede la priorità alle aziende locali. «La crisi manifesta ora le sue minacce di disoccupazione e peggioramento della condizione di vita. Perciò coloro che sul nostro territorio stanno sviluppando progetti di crescita devono oggi indicare in modo concreto le opportunità. Da parte nostra siamo impegnati a presentare il programma di sviluppo locale, a mettere in campo progetti informativi e formativi, servizi di supporto per coloro che saranno alla ricerca di lavoro, contributi alle piccole e medie imprese che presenteranno progetti di incremento dell'occupazione».
Giacobbe, Giuliano e Bovero contano su quattro punti: l'attenzione dei grandi gruppi a promuovere rapporti utili per il sistema locale, un'azione coordinata delle aziende per dare possibilità di reimpiego ai lavoratori vittime di riduzioni di personale, sollecitare le banche affinché sostengano le aziende. Duro invece il commento sul progetto di potenziamento della centrale Tirreno Power: «Non ha senso - spiegano -, sarebbe un errore di ingordigia».
G. V.