PRIMO BILANCIO DOPO LA CHIUSURA DELLA BORSA DI MILANO


Turismo, ombre di crisi anche dalla Bit

[FIRMA]ROMANO STRIZIOLI  LA STAMPA
ALASSIO
Il panorama della stagione turistica 2009 non è certo a colori. La crisi colpisce anche il settore delle vacanze, anche se il diritto al riposo e allo svago dei lavoratori stava rientrando fra i diritti non rinunciabili.  Dalla Borsa del turismo di Milano, che si è chiusa domenica, i messaggi e le impressioni che giungono in Riviera non sono confortanti. «Era scontato che sarebbe stata una Bit un po’ al ribasso», dicono gli esperti. Meno visitatori, ma anche meno dinamismo fra domanda e offerta.  A fare un giro di opinioni, ecco le espressioni ricorrenti: «Sarà una stagione sottotono, di cautela. Un periodo da passare alla finestra nella speranza che torni il sereno.
 Dice Margherita Bozzano, al timone dell’assessorato regionale al turismo, un posto di manovra oggi scomodo: «Viviamo questa contraddizione: siamo alle prese con la crisi proprio quando le proposte messe assieme dalla Liguria non sono mai state tante, tanto allettanti e così ben  distribuite lungo gli oltre trecento chilometri da Ventimiglia a La Spezia. Abbiamo eventi così articolati da toccare tutti i tipi di ospiti interessati alla scoperta dei borghi marinari e di quelli montani, praticanti lo sport all’aria aperta e le visite  ai parchi, curiosi per i mercatini natalizi nell’entroterra e per le feste di grande impatto come quelle della Marineria a La Spezia del Cibo del mare (Slow Fish) alla nascita dei Jeans, a Genova». Gli fa eco Angelo Berlangieri, direttore dell’agenzia «In Liguria» che, come albergatore e rivierasco, ha dalla sua un’esperienza concreta: «Direi che la trasferta alla Bit è stata meglio degli altri anni, seppur in tono minore. Le contrattazioni sono state piuttosto statiche per il “Buy Italy”, meglio invece nel settore del del turismo associativo italiano ed estero”.
 Rassegnazione, quindi? No, piuttosto la convinzione che questo sia il momento di rimboccarsi, tutti assieme, le maniche.