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Savona Calcio De Cia polemizza e si astiene |
consiglio comunale |
Ma la pratica passa senza sussulti. Approvato il
Piano delle alienazioni immobiliari: 6 milioni
725 mila euro in tre anni
IL SECOLOXIX
18/02/2009
Savona. Qualcuno annunciava tempesta sulla
pratica relativa al Savona Calcio, ma se
tempesta doveva essere, ieri in consiglio
comunale, è stata una tempesta in un bicchiere
d'acqua.
Iniziamo dal fondo, ovvero dal voto. Tutto come
previsto: la maggioranza ha votato compatta (23
i sì), la minoranza altrettanto compatta il no
(12 i no, compreso quello di Renato Giusto),
unica voce fuori dal coro quella di Roberto De
Cia, consigliere di maggioranza dei Socialisti
europei che si è astenuto, ma dopo aver usato
parole di fuoco contro la decisione del Comune
di entrare nella compagine societaria del Savona
calcio (così come aveva fatto anche in occasione
dell'analoga operazione per la Rari Nantes) e,
soprattutto, dopo le parole dell'assessore allo
sport Luca Martino.
«È sbagliato dal punto di vista istituzionale
che il Comune entri nella compagine societaria
di qualunque società sportiva, nelle cui vicende
si troverebbe suo malgrado sempre coinvolto», ha
detto in un primo tempo.
Ma al secondo round, dopo la replica di Martino,
è andato giù più duro: «Sento dire
dall'assessore che questo è in sostanza l'unico
modo possibile per assicurare un finanziamento
alle società sportive, finanziamento che è
sempre stato dato in quanto tale per 12 anni,
compresi i quattro nei quali io sono stato
assessore».
All'attacco anche la minoranza che con Luigi
Bussalai (An) ha definito «quantomeno
imbarazzante che si favoriscano società sportive
dove ci sono dirigenti che sono rappresentati
anche in questa maggioranza».
Il consiglio, tranne quest'unico sussulto (ma,
come detto, senza sorprese nel voto, al
contrario di quanto qualcuno temeva o auspicava,
a seconda delle posizioni) è scivolato via lemme
lemme.
Unico incidente di percorso, per la votazione
del punto immediatamente successivo al Savona
Calcio, quando dopo il tema "caldo" il
rilassamento della maggioranza ha fatto sì che
numerosi consiglieri uscissero dall'aula,
finendo per far mancare involontariamente il
numero legale: seduta sospesa per dieci minuti.
È passato, con 23 favorevoli e 10 contrari,
anche il Piano delle alienazioni immobiliari per
il biennio 2009-2011, presentato dall'assessore
ai lavori pubblici e patrimonio Rosario Tuvè. Il
piano prevede entrate complessive per 6 milioni
725 mila euro e la vendita, tra il resto, di
Palazzo Pozzobonello, stimato 4 milioni 137 mila
euro. Nell'elenco vi sono poi gli alloggi in via
Garroni (575 mila), i locali cursoria ed ex
ambulatorio in via Brilla (150 mila), il
laboratorio di pasticceria in via Maciocio (110
mila), due magazzini nella stessa via Maciocio
(85 mila e 45 mila), la casa unifamiliare in via
Genova (90 mila), l'appartamento in via Collodi
(180 mila), i terreni in salita San Giacomo (81
mila), al Matitino (15 mila), al mercato ittico
(42 mila), alla Rusca (813 mila), oltre alla
permuta di un residuo stradale alla Fontanassa
per 2 mila euro. Tutto nel 2009. Per il 2011 è
prevista la vendita del manufatto dell'ex
lavatoio di via Alla Marina (70 mila euro) e di
un alloggio in via Giacchero (330 mila euro).
A. G.
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