Passa la mozione dell'opposizione per chiedere la
chiusura dell'impianto di località Lavagnin. «Va
chiuso»
IL SECOLOXIX
20/02/2009
Pontinvrea. Chiedere alla Regione di annullare il
decreto che autorizza l'apertura del "ripristino
ambientale" (discarica) e di dare parere negativo al
progetto di variante presentato dalla ditta operante
(fratelli Baccino) nell'ex cava "Fossa di Lavagnin".
Oltre alla bonifica dell'area rimuovendo tutti i
rifiuti che sono già stati conferiti sino ad oggi,
«non ricadendo sui bilanci del Comune».
Sono i principali punti contenuti nella mozione,
presentata dall'opposizione di centrodestra che fa
capo ai consiglieri Sergio Giordano (ex sindaco),
Matteo Camiciottoli e Claudio Leoncini, che è stata
approvata all'unanimità nel consiglio comunale di
mercoledì sera. Compreso il sindaco Cesare Oddera.
«Siamo felici di aver dato un grosso contributo alla
risoluzione di quello che valutiamo un grandissimo
pericolo per la salute pubblica del nostro paese e
di tutta la vallata. Ora ci aspettiamo che la
Regione voglia uniformarsi alla volontà di un
consiglio comunale massima espressione della volontà
cittadina» commenta Camiciottoli che insieme ad
Ivalda Baccino e Giovanni Pastorino è uno dei
portavoce del comitato anti-discarica "Salute e
Tutela del Territorio di Pontinvrea" che insieme ai
comitati della Valle Erro ha iniziato la campagna
contro l'impianto di proprietà della ditta dei
fratelli Baccino. L'attività della discarica è stata
oggetto di un lungo braccio di ferro politico:
«Siamo favorevolmente impressionati dal fatto che
gli stessi attori che avevano dato parere favorevole
all'apertura del sito si siano riconosciuti nella
nostra mozione» ha continuato Camiciottoli.
A. P.
20/02/2009
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