«Da anni non si proponeva così tanta edilizia sociale»
il puc prevede 639 alloggi
Berruti: frazionamenti agevolati se si affitta a canone concordato
IL SECOLOXIX
Savona. «Erano anni che non si programmava così tanta edilizia sociale. Poiché i prezzi di mercato restano alti e inaccessibili per molte persone, col Puc abbiamo cercato di affrontare il problema attraverso strumenti diversi: alloggi di edilizia popolare pubblica (ai quali potrà accedere chi ha indicatori sociali di criticità), alloggi a canone moderato (con prezzi molto inferiori ai canoni di mercato) e alloggi di edilizia convenzionata». Il sindaco Berruti non nasconde la soddisfazione commentando la delibera approvata ieri in giunta relativa all'edilizia "sociale": «Abbiamo dato una sostanziosa spallata al problema della casa». Il documento serve anche a rispettare la quota di edilizia sociale prevista dalla legge regionale 38 del 2007. La manovra risponde alla richiesta di "edilizia sociale" di cui il Piano urbanistico adottato quattro anni fa era carente. In cifre, si tratta di 639 nuovi appartamenti in arrivo a Savona, così divisi: 230 di edilizia popolare, 316 di edilizia convenzionata e 93 a canone moderato.
Nel Puc c'è un'altra misura che dovrebbe portare sul mercato nuovi alloggi. «È stato approvato un provvedimento che agevola il frazionamento degli alloggi - spiega Federico Berruti -. È prevista l'eliminazione degli oneri di urbanizzazione nel caso gli alloggi vengano affittati a canone concordato». Analoghe facilitazioni sono previste per quanto concerne l'obbligo di reperire i parcheggi pertinenziali. L'agevolazione decade invece nel caso il proprietario dell'appartamento effettui il frazionamento per tenere per sè o per i figli i due nuovi alloggi. «Non posso prevedere quanto la misura renderà sul mercato - aggiunge il primo cittadino - ma è comunque un'opportunità in più che diamo. Oltre a trovare nuove soluzioni, in questo modo abbiamo cercato di incentivare il riutilizzo sociale degli appartamenti già esistenti nel territorio».
Fra gli interventi già approvati, e quindi di prossima attuazione, ci sono il recupero di un immobile in via Pia e di uno al Santuario, la realizzazione di 20 alloggi per studenti e docenti a servizio del campus, la realizzazione di alloggi di edilizia sovvenzionata a Lavagnola e di un complesso residenziale in corso Ricci (dieci appartamenti da dare in locazione alle forze dell'ordine). Gli interventi più consistenti già individuati con deliberazioni consiliari riguardano i 130 alloggi chiesti da Arte e Legacoop in località Papessa, vicino all'autostrada, comprendenti una quota di edilizia sovvenzionata e una quota convenzionata. Inoltre cinquemila metri quadri (circa 70 alloggi) delle aree Orti Folconi saranno destinati ad edilizia convenzionata.
Altre richieste di realizzare interventi di edilizia sociale e convenzionata pervenute dopo l'adozione del Puc riguardano località Brichetti a Zinola (Sua), un nuovo intervento edilizio in via Alla Rocca (Due Leoni) per realizzare 35 alloggi di edilizia convenzionata, la ristrutturazione e il cambiamento d'uso di sette alloggi nel Paip (edilizia convenzionata), le proposta di Arte per realizzare 20 appartamenti in area di proprietà alla Rocca di Legino e dieci di edilizia convenzionata a Mongrifone, la proposta della Curia di realizzare 40 alloggi di edilizia convenzionata e destinati alla locazione a canone moderato in area di proprietà a Legino.
Stefania Mordeglia