Lettera aperta/ Roberto De Cia, consigliere comunale a Savona, ha un progetto

Caro sindaco, l’autofinanziamento?

Innovazione e risanamento ambientale

Prima risposta: le cronache locali neppure una breve. Non è più il “potente” segretario provinciale del Pds (ex Pci)? Eppure parla  di Polo Universitario a Legino, Ferrania, Acts, Ata, Palazzetto dello Sport e Pattinaggio, FS, e….



Cari amici di Trucioli Savonesi, dopo che per alcune settimane ho atteso invano la pubblicazione di questa idea progettuale, anche in maniera sintetica, dai quotidiani locali, mi sono deciso ad inviarla a Voi, per l'uso che riterrete più idoneo.
Saluti
Roberto De Cia
Consigliere comunale Savona
Gruppo Democrazia e socialismo

 Al Sig.Sindaco del Comune di Savona

Caro Federico,

ho sempre cercato di interpretare il ruolo di Consigliere Comunale non solo come portatore di culture e di istanze espresse dai cittadini, ma anche come appunto “consigliere” nel senso di chi prova a mettere a disposizione  suggerimenti, idee, proposte all'organo esecutivo incaricato dalla Città di amministrarla.

Per questo motivo, ti invio una breve nota progettuale che tenta di conciliare le esigenze di aumentare le risorse del bilancio comunale, sempre più esiguo, con l'innovazione tecnologica e l'assoluta battaglia a favore del risanamento ambientale.

Spero che vorrai prenderla non solo come un contributo teorico, ma come un tentativo concreto che spinga all'innovazione e alle strade dell'autofinanziamento il nostro Comune.

A disposizione per ogni eventuale approfondimento e naturalmente pronto a fornirti una copia meno sintetica e più professionale, Ti saluto cordialmente

Roberto De Cia   Consigliere Comunale


 Roberto Decia con Gianluigi Granero nel 1996

Lastricati solari: una possibilità in più per Savona

Premessa

In questi ultimi anni è emersa con grande rilevanza la necessità ambiantale,strategica ed economica, di ridurre l'utilizzo degli idrocarburi nella produzione di energia. Sia le indicazioni del cosidetto “protocollo di Kjoto”,sia le direttive europee, fissano obiettivi ambiziosi nel tentativo di sostenere le energie rinnovabili aumentandone la capillarità e quindi l'incidenza nel bilancio energetico dei paesi Ue.

L'Italia, anche a fronte di uno storico gap culturale ed industriale, è partita in forte ritardo, ma in questi utlimi due anni, grazie agli incentivi economici messi in atto dal Governo Prodi e confermati, almeno sino ad oggi, dal Governo Berlusconi, ha fortemente aumentato la quota  di energie rinnovabili sia in termini assoluti che percentuali.

La Regione Liguria, proprio qualche giorno fa ha ulterioremente alzato l'asticella dei suoi obiettivi e  ha iniziato a spingere nella direzione di un utilizzo intelligente e virtuoso delle nostre risorse e delle  nostre capacità imprenditoriali e scientifiche.

Anche a Savona è possibile far quadrare le esigenze di bilancio del Comune e delle aziende partecipate con l'innovazione tecnologica e l'assoluto ripetto dell'ambiente. Come? E' scopo di questa idea progettuale dimostrarlo ed indicare alcune strade percorribili.

 

La tecnologia

In questi anni la tecnologia fotovoltaica, è entrata nella sua fase di maturazione. Ormai per affidabilità, economicità, rendimento i pannelli solari fotovoltaici (mono e pluricristallini) sono uno strumento che permette la produzione di energia elettrica su larga scala e con grandi numeri di Mw prodotti.

Sono arrivati ornai alla fase di commercializzazione anche altri sistemi di produzione che non usano questa tecnologia e paiono molto più flessibili e “leggeri”, ma i costi al mq sono ancora piuttosto alti.

Questa tecnologia, così detta delle pellicole fotovoltaiche interessa moltissimo, ad esempio, l'ipotesi del piano industriale presentato da Ferrania e sostenuto anche dal Governatore Burlando ma per adesso ancora in alto mare.

Che la tecnologia sia matura e permetta una ottima resa lo dimostra il fatto che il rapporto occupazione suolo /MW prodotti sia circa 12mila mq per ogni MW prodotto.(per intenderci l'area di un normale capannone industriale o artigianale).

 

Gli spazi

Gli attuali sistemi di progettazione e di montaggio delle centrali a lastricato solare, permettono coperture di tetti, di parcheggi, di aree incolte, purchè esposte a sud e protette o isolate da eventuali atti vandalici o furtivi.

Pensiamo che potrebbero essere coperte (da una prima analisi poco approfondita e frettolosa) La stazione FS e il parcheggio di p.zza Moro, la cittadella universitaria prevista a Legino, il Palazzetto dello sport e quello di pattinaggio, alcune aree inutilizzate dal Comune ecc. Con una breve lettura delle planimetrie  e tagliando precauzionalmente almeno i 2/5 delle aree,  ho calcolato in maniera ragionevole si possa parlare di almeno 40.000 mq a cui si potrebbero sommare le aree dei depositi ACTS, la sede dell'ATA, le coperture dello stadio futuro ecc.

 

Le risorse

Le energie rinnovabili, in Italia, hanno una sede istituzionale e regolatrice del mercato nel G.M.E. (Gestore del Mercato Elettrico).il quale è deputato a determinare due fattori decisivi nell'applicazione della legge:

1)   garantisce a chi produce l'acquisto per l'intera vita media dell'impianto dell'energia che viene poi immessa sul mercato in libera concorrenza

2)  garantisce al gestore dell'impianto un prezzo “bloccato” di acquisto della stessa energia.

Per questo motivo nonostante la crisi, questo settore continua a generare investimenti privati che potremmo in parte veicolare nel bilancio della Città.

In pratica si tratterebbe di mettere a bando col sistema del project financing le aree, i tetti, i parcheggi individuati, anche a lotti, affittandoli in regime di convenzione per 20/25 anni a che offrirà di più come quota annuale per Kw istallato al Comune.

Quanto conviene questa pratica? Normalmente all'investitore privato un impianto da 1 Mw (circa 12mila mq) costa dai 5/6 milioni di euro.Questo investimento è ammortizzato, a secoinda del rendimento della centrale, dai 7 ai 9 anni. Il resto degli anni sino alla scadenza del contratto con il gestore del mercato elettrico, è praticamente a guadagno (fatte salve la manutenzione e lo smaltimento finale dei pannelli).Per un impianto di queste dimensioni l'affitto annuo si aggira tra i 15mila ed i 30 mila euro (questo a seconda della pezzatura dell'area affittata e del rendimento teorico prodotto). Come ben si capisce, solo utilizzando spazi esistenti e aree non utilizzate, si potrebbe presumere di ottenere almeno 60mila euro x 20 anni tutti gli anni, che come ben sai sono una massa notevole del bilancio di spesa in parte corrente.

 

Ricadute ulteriori

Oltre all'interesse per il bilancio del Comune questo progetto potrebbe portare ad almeno altre due conseguenze positive:

1)   rendere ulteriormente competitiva la Facoltà di ingegneria sita al polo universitario di Legino, che potrebbe offrire un esperienza in vero agli studenti ed essere partner strategica nella programmazione degli interventi.

2)   Si ricaverebbero in loco qualche posto di lavoro sia nel settore delle manutenzioni regolari dei pannelli e della centrale, sia nella impiantistica degli stessi in settori più piccoli come i condomini.

Per tutti questi motivi, che ho brevemente cercato di illustrarti, senza affrontare in maniera eccessivamente tecnica (anche se sono disponibile a farlo se mi richiederai un approfondimento) la proposta, penso che convenga pensarci e che potrebbe diventare una proposta della tua giunta nel solco della volontà riformista di spingere verso l'innovazione della Città.

 

Roberto De Cia