TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
CONTROPROMOZIONE PER LA
SALUTE
Uscendo dal casello autostradale di Savona, giganteschi cartelli
pubblicitari propagandano, in maniera accattivante, attività di
sensibilizzazione che la Tirreno Power , proprietaria della più
grande ed obsoleta centrale a carbone ligure, promuoverebbe verso il
territorio savonese.
I pubblicisti hanno fatto il massimo sforzo per utilizzare elementi
di richiamo naturali come, ad esempio, un prato verde che ospita
un’enorme pila energetica e dietro un bel cielo blu. Il richiamo a
quanto di più ecologico e naturale un cittadino possa sperare, ma si
da il caso che la centrale a carbone di Vado, non possa proprio
essere assimilata a quella pila e il prato verde e il cielo sgombro
da polveri non c’è.
Incredibile e raccapricciante lo slogan che parla di “ CRESCERE
INSIEME” per “MIGLIORARE IL TUO TERRITORIO”!! La
crescita a cui si riferisce Tirreno Power non è certo quella
della nostra qualità della vita che di tutto ha bisogno meno di un
aumento di produzione energetica : il fabbisogno è ampiamente
soddisfatto. La
crescita che ormai esigiamo è fatta di riconversione dal
carbone, di promozione e sostegno per l’utilizzo di energie
alternative, di costruzioni con edilizia bioclimatica, di politiche
efficaci di risparmio energetico. Ma questo imporrebbe un salto di
qualità da parte di chi amministra un territorio e questa, è
un’altra storia. Se proprio Tirreno Power vuole lavorare in modo
credibile per il
miglioramento del nostro territorio, può farlo solo
col depotenziamento richiesto ormai da molti anni: il nostro
tributo di malattia e morte è già stato dato, ma anche questa è
un’altra storia.
Non potrà esserci, invece, alcuna “sensibilità” da chi pensa di far
crescere un territorio con il potenziamento di quella centrale o da
chi crede di riuscire a mimetizzare dietro cartelloni pubblicitari,
per molto grandi che siano, il vero e unico interesse di una
multinazionale, che ricava il suo reddito dalla produzione di
energia da centrali termoelettriche e non da altro.
Le Amministrazioni dopo essersi schierate in modo contrario al
potenziamento, appoggiando e partecipando anche a Manifestazioni
promosse dai Comitati a tale proposito, prudenzialmente concedono
non solo gli spazi pubblicitari più visibili, ma permettono che la
propaganda diventi progetto scolastico e si insinui nelle scuole ,
magari partendo da quelle dei cittadini giovanissimi, molto più
ricettivi e acritici.
Permettono che si proibisca la sensibilizzazione anche scolastica,
da parte di studiosi, sui temi dell’inquinamento e dei danni alla
salute che da ormai troppo tempo si registrano sul nostro
territorio.
ALCUNE REALTA’ “SORELLE”
La Pianura Padana Ricevo molte comunicazioni dalla Pianura Padana,
area notoriamente più inquinata d'Europa, ” con il più elevato tasso
di mortalità (da
(Negli USA la media è di 6 mesi a testa ed è considerato tantissimo-
C. Arden Pope: Fine-Particulate Air Pollution and life Expectancy in
the United States, 22 Gennaio 2009 , The New England Journal of
Medicine)”
Questa è l'unica via
d'uscita, che ci indicano i medici e gli organismi scientifici che
si occupano del problema padano:
” Per salvare la vita a
migliaia e migliaia di persone bisogna abbattere drasticamente, nei
tempi più brevi possibili, i livelli di inquinamento attraverso
drastici interventi, come: agire sul traffico veicolare e la
produzione di energia, che costituiscono oltre il 70% delle fonti di
emissioni.”
Essi ritengono, poi,”
che la costruzione d’inceneritori non debba essere neppure presa in
considerazione, perché fonte di altri inquinanti che si devono
invece assolutamente ridurre, mentre si chiede di investire nelle
energie rinnovabili le stesse risorse che attualmente si investono
per quelle convenzionali o che sono previste per il nucleare e
promuovere politiche di risparmio energetico.”
Suggeriscono, inoltre di”
incentivare la rottamazione
solo delle automobili diesel, da sostituire con
automobili a benzina catalizzate a basse emissioni, (ciò
ridurrebbe del 90% l' inquinamento urbano da traffico,
per l' abbattimento del DEP- Diesel Exaustus Particulate). Imporre,
inoltre, sovrattasse sui diesel rimanenti, onde scoraggiarne al più
presto l'utilizzo.”
Gli amici della Pianura Padana ci dicono che è indispensabile
ricordare che:
“a)
Non ci stiamo rendendo conto che quello che ci sta aspettando è una
fine orrenda: non siamo fatti geneticamente per morire di cancro o
d’infarto a 50 anni, ma per morire a 90 anni di vecchiaia. Il cancro
è una malattia genetica legata all' ambiente, e non si può
sviluppare in giovane età se non vi è stata un' esposizione
ambientale (è pericolosa a questo proposito anche l' esposizione
durante la vita intrauterina).
b)
questa è una lotta per la vita, non un gioco di società, e ogni
giorno perso significa consentire morti premature evitabili.
c)siamo
come in guerra, il nostro nemico è l'inquinamento, e in guerra si
devono attuare provvedimenti drastici.”
La città di Torino
Da Torino arrivano altre allarmanti notizie: i vigili urbani
avranno l’obbligo di indossare, in alcune zone della città, una
mascherina di protezione FFP2 .
Sembrerebbe una buona precauzione imposta dall’Amministrazione ai
suoi dipendenti più esposti allo smog cittadino, ma non è proprio
così. La mascherina è quella usata nei cantieri che
lavorano amianto e il suo utilizzo scaturisce da uno studio di
polveri sottili e veleni dell’aria, redatto dopo che
due vigili urbani hanno
contratto il mesotelioma pleurico.
Mentre la notizia non può che
preoccupare i cittadini che abitano nelle suddette zone, che
percorrono queste strade a piedi o in bicicletta, per andare al
lavoro o a fare compere; che portano a spasso i loro bambini magari
in passeggino; ufficialmente “le ricerche sanitarie non evidenziano un quadro allarmante”!!!!
Come di consueto tutto sembra rientrare nella norma, che quantifica
di volta in volta quanto ci possa ammalare e quando si possa morire.
Le ipocrisie della Liguria
"Continuare a investire sul carbone è una follia,
chiediamo la dismissione per la centrale genovese dell'Enel, la
metanizzazione per la centrale spezzina, in parte ancora funzionante
a carbone. E infine diciamo no, insieme alle amministrazioni locali
coinvolte, all'ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado
Ligure" Dichiarazione di
Stefano Sarti, presidente
di Legambiente in Liguria
in occasione del dossier “Stop
al carbone
(Il Secolo XIX del 20 Febbraio 2009)
In Liguria sembra che tutto possa essere possibile, anche
comportamenti strabici e incoerenti delle Associazioni
ambientaliste.
Così anche Legambiente, mentre a Genova e alla Spezia promuove una
battaglia di dismissione perché il carbone "nuoce gravemente alla
salute", a Savona, a Vado e in Val Bormida ritiene che il carbone
possa essere addirittura ben tollerato!
I medici liguri, che si battono con forza per far conoscere i veri
dati relativi ai danni alla salute dei cittadini, ci segnalano
ancora una volta errori clamorosi e inaccettabili.
“Le emissioni di CO2 sono l’unico inquinante che Legambiente ligure
si degna di considerare: infatti la centrale di Vado con il nuovo
gruppo a gas, oltre ai 2 gruppi a carbone, emette ben 5,2 milioni ti
tonnellate/anno contro le 3,8 dichiarate da Legambiente con superi
clamorosi del limite imposto dalla Ue di 3,3. Rimane però clamorosa
e tragicamente non segnalata da Legambiente l’enorme quantità delle
polveri sottili cancerogene e cardiotossiche emesse dalla centrale
di Vado che nel complesso emette attualmente, ogni anno, un
quantitativo stimato secondo i parametri della Ue di ben circa 6.500
tonnellate di Pm10 contro le "sole" 153 tonnellate di polveri
dichiarate erroneamente in modo tendenzioso da Tirreno Power .”
Legambiente
condivide e si schiera, da tempo, sulle
posizioni delle Amministrazioni
di Vado e di Quiliano,
Provincia e Regione che, mentre si dichiarano pubblicamente contro
il potenziamento, di fatto e in maniera evidente non vogliono
l’abolizione del carbone nella centrale di Vado.
Questo palese disinteresse sugli enormi danni alla salute e
all’ambiente e sui relativi costi indotti sul territorio savonese
conferma la sudditanza delle stesse Amministrazioni alla Tirreno
Power , motivata da consuete forme di finanziamento di cui i Comuni
sono spesso sprovvisti ma gratificati.
Quando poi apprendiamo che
Legambiente è socio azionario di Sorgenia, la finanziaria del gruppo
De Benedetti che controlla a sua volta Tirreno Power proprietaria
della centrale di Vado, si può comprendere anche il suo ruolo di
malcelata sudditanza. La stessa sudditanza che, da tempo, mostra
verso quegli Enti
Pubblici di cui condivide in modo acritico le posizioni e da cui
risulta già finanziata con lauti contributi! Ci ricordano gli amici medici savonesi una
vecchia dichiarazione dell’ex vicesindaco di Vado a proposito della ristrutturazione,
ancora a carbone, della centrale di Vado "…si è fatto qualcosa ma dietro Tirreno Power c’è de Benedetti che
finanzia alcune correnti
politiche." ( "Il Secolo XIX" del 28/05/2004).
Procediamo, pertanto, con tutte le nostre forze,
(anche senza l’apporto di Legambiente),
alla
CONTROPROMOZIONE DELLA
CENTRALE Tirreno Power,
nei Convegni, nelle scuole, nelle campagne elettorali dei politici
delle nostre città, negli articoli sui giornali e nella rete,
per chiedere insieme ai medici del MODA, al dott. Franceschi,
all’Ordine dei Medici di Savona, al Coordinamento Medici per la
salute della Liguria, all’ISDE e
a tutti i cittadini personalmente impegnati, parte dei comitati e
non:
“urgentemente il depotenziamento e la metanizzazione di questa
"centrale in città" chiudendo immediatamente gli inquinanti e
obsoleti gruppi 1 e
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