TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione
per Savona e dintorni
DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
chiamato
semplicemente "ALTER"
SETTIMA PARTE
di Aldo Pastore
ALDO: Questa mattina, non perdiamoci in salamenecchi,
Alter! Veniamo al sodo!
Oggi, dobbiamo discutere sull'inserimento dei bambini stranieri nelle
nostre scuole!
Ed allora: incominciamo dai dati numerici! Quanti sono questi alunni?
ALTER:
Beh...Aldo! I dati nazionali di cui sono entrato in possesso sono quelli
direttamente comunicati dal Ministero dell'Istruzione e fanno
riferimento all' Anno Scolastico
2007/2008.
.
Eccoli: GLI STUDENTI SRANIERI IN ITALIA
SONO 614.000, così suddivisi in rapporto
alla NAZIONALITA' DI PROVENIENZA:
ROMENI:
92.734
ALBANESI:
85.195
MAROCCHINI: 76.217
CINESI:
27.558
ECUADORIANI: 17.813
TUNISINI:
15.563
ALTRI:
298.920
LE
PREVISIONI PER L'ANNO SCOLASTICO 2008/2009
portano alla cifra di
748.000 STUDENTI
.
Per quanto si riferisce
alla PROVINCIA DI SAVONA,
voglio sottolineare che sui 13.800 immigrati,
attualmente
residenti su tutto il territorio provinciale, ben
2.700 FREQUENTANO LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E
GRADO.
Particolarmente
interessanti mi sembrano, poi, i dati riferiti,
unicamente, alle SCUOLE
ELEMENTARI (risalenti,
tuttavia, all' Anno
Scolastico 2007-2008):
STRANIERI: 1009
su un TOTALE DI ISCRITTI pari a
10.102
LE
NAZIONI PIU' RAPPRESENTATE SONO:
ALBANIA: 395
MAROCCO: 168
ROMANIA: 75
ECUADOR: 71
CINA:
28
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Nella CITTA' DI
SAVONA, gli
STUDENTI STRANIERI SONO ATTUALMENTE 791,
così suddivisi:
ASILI NIDO E SACUOLE
MATERNE: 77
SCUOLE ELEMENTARI:
294
SCUOLE MEDIE:
284
SCUOLE SUPERIORI:
136
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Per quanto concerne le NAZIONALITA' DI
PROVENIENZA, non posseggo numeri esatti; posso, però, dirti che
esse coincidono, sostanzialmente, con quelle che ti ho riportato due
settimane orsono.
Desidero però evidenziarti, in particolare, che la POPOLAZIONE
INFANTILE STRANIERA CHE RISIEDE A SAVONA E' FONDATA DA ALTRE 30 ETNIE,
dotate di una specifica formazione linguistica, culturale e
comportamentale.
ALDO: Prima di
entrare nel complesso argomento che noi, oggi, stiamo per affrontare,
debbo, ancora una volta, farti notare che il
FENOMENO MIGRATORIO E' STATICAMENTE MOLTO
NOTEVOLE NEL TEMPO, sia per quanto
riguarda il NUMERO complessivo e settoriale dei migranti (comunque in
progressivo aumento), sia per quanto
attiene le NAZIONALITA' di provenienza, le quali sono destinate a
mutare, assai frequentemente, in rapporto alle variegate condizioni
socio-politiche dei paesi di provenienza.
ALTER: Ma...Aldo!
Sei tu che fai perdere del tempo con queste pignolerie statistiche! Sono
concetti che tu hai detto e ripetuto da tempo!
E' ora di smetterla, Aldo, con queste sterili
discussioni!
Torniamo al tema che ci eravamo proposti,
perdinci!
ALDO: D'accordo,
Alter! Ammetto di avere, a monte, qualche preconcetto congenito, che mi
porta, quasi fatalmente, ad andare fuori tema! D'altronde, è un difetto
che mi hanno, da tempo immemorabile, attribuito tutti gli Insegnanti di
Lettere che ho incontrato durante la mia lunga
esperienza scolastica!
Torniamo, dunque, ad una puntuale correttezza del
tema proposto!
Vorrei, tuttavia, precisarti che, allorquando si
viene a discutere sull'argomento "MINORI
STRANIERI INSERITI NEL NOSTRO SISTEMA SCOLASTICO",
dobbiamo, a mio modo di vedere, procedere ad individuare queste
TRE DISTINTE TIPOLOGIE
SOCIOLOGICHE:
1) ALUNNI
STRANIERI MA NON IMMIGRATI: vale a dire
bimbi nati in Italia da genitori stranieri; in una mia precedente
pubblicazione, ho evidenziato che i nati il Liguria, nel 2005, da
genitori stranieri sono stati 1289; ebbene: questi bimbi si sentono
italiani a tutti gli effetti e, come tali, a mio giudizio, noi li
dobbiamo accettare!
2) ALUNNI IMMIGRATI VERI E PROPRI,
in quanto nati fuori dai confini nazionali da
genitori stranieri (in posizione giuridica, quasi sempre, REGOLARE, ma,
talvolta IRREGOLARE)
3) ALUNNI DI STRADA:
vale a dire MINORI
IMMIGRATI NONN ACCOMPAGNATI (secondo il
termine tecnico utilizzato dai nostri
Servizi Sociali e dalle Forze di Polizia).
ALTER:
Spiegati meglio, Aldo! Cosa sono questi BAMBINI DI STRADA?
Perchè vengono in Italia?
ALDO: Cito, in
proposito, una puntuale precisazione, recentemente espressa da
FRANCESCO MILANESE
(Pubblico Tutore dei Minori della regione Friuli - Venezia Giulia):
"Spesso,
sono gli stessi genitori a mandarli nel nostro Paese!
C'è il concreto pericolo
che intere popolazioni scelgono di far migrare i loro figli,
sperando di eludere le norme d' ingresso; in altri termini, se
gli adulti non riescono ad approdare in Italia, inviano, nel
nostro Paese, i minori che non possono essere espulsi.
Ma, ad attendere bambini
e ragazzi sul nostro territorio non vi è soltanto il LAVORO
NERO; nella maggioranza dei casi vi è l'ACCATTONAGGIO; tanti,
infine, diventano MANOVALANZA DELLA MALAVITA PER I PICCOLI
REATI."
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ALTER: Questo
tremendo metodo non lo conoscevo e credo siano ben pochi i cittadini
italiani che hanno una pallida consapevolezza di questo fenomeno!
E quanti sono, approssimativamente, i minori in
questa condizione?
ALDO: nell'
Unione Europea, il numero di questi bimbi di aggirerebbe attorno alle
Centomila Unità.
L' Italia è al primo posto di questa
classifica, davanti a Spagna, Inghilterra, e Olanda; secondo le stime
ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), elaborate nel Marzo
2007, i BAMBINI ED I RAGAZZI SOLI NEL
NOSTRO PAESE sarebbero circa 15.000.
I centri urbani più interessati sono quelli con oltre
15.000 abitanti, dove, si concentra il 58 per Cento di questi minori.
ALTER:
V'è da rimanere sconvolti davanti a queste situazioni!
Ma ...vedo di tornare, malgrado tutto, al più
freddo raziocinio!
Mi sembra, caro Aldo, che
partendo dai DATI
QUANTITATIVI (riferiti,
cioè, al numero dei minori che, potenzialmente, possono
frequentare le nostre scuole) e, soprattutto, dalle
TIPOLOGIE SOCIOLOGICHE
da Te evidenziate, noi possiamo prendere
coscienza, con sufficiente precisione, dei
PROBLEMI
e delle DIFFICOLTA'
che, quotidianamente, il nostro Sistema Scolastico deve e dovrà
affrontare, in conseguenza dell'arrivo di nuovi Immigrati
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In estrema sintesi, vedo di
elencare i termini dell'intera problematica:
- DIFFICOLTA' LINGUISTICHE (con teorica
possibilità di vedere inclusi, nella stessa aula scolastica,
bimbi con molteplici nazionalità e, quindi, con lingue diverse)
- DIFFERENZE RELIGIOSE
- DIFFERENZE DI COSTUME E COMPORTAMENTALI
( vedi: diversi modi di vestire, di programmare la vita
quotidiana e, di conseguenza, di gestire le modalità di studio,
di gioco, di tempo libero)
- DIFFERENZE ALIMENTARI ( e, quindi:
necessità di modificare le abitudini alimentari del singolo, in
favore di modalità collettive di alimentazione)
- DIFFICOLTA' ECONOMICHE ( in ispecie
nella previsione di CLASSI DIFFERENZIATE, con conseguente
aumento del numero e della tipologia degli
Insegnanti)
Potrei ancora continuare, Aldo, perchè,
verosimilmente, mi sono dimenticato di qualche dettaglio, non
indifferente.
ALDO:
Basta così, Alter!
Mi permetto, allora, partendo proprio da
questo elenco, di indicare le
POSSIBILI SOLUZIONI AI PROBLEMI,
da Te posti.
Vedi, Alter...non dico cose nuove, perchè
su questi argomenti ho già ampiamente parlato e scritto in un
recente passato; ma sento, oggi, la necessità di ribadire alcuni
CONCETTI - CARDINE,
gli unici, a mio modo di vedere, che ci consentono di andare
oltre la drammatica situazione odierna, pere indirizzarci,
invece, verso una SOCIETA'
FUTURA, FONDATA SUL PRINCIPIO DEL RISPETTO RECIPROCO.
Per pervenire a questo lontano, ma
raggiungibile, traguardo, occorre, a mio parere, percorrere la
via maestra dell' INTEGRAZIONE
NELLA SCUOLA MULTIETNICA.
Ma, su questo decisivo argomento, ho già
scritto in data 14 Febbraio 2008 ;
Ti consegno la copia integrale di quella
pubblicazione; ti invito a leggerla e, con questo, ci rivediamo
la prossima settimana; mi porterai allora, se lo credi, le Tue
osservazioni e le Tue critiche (anche negative) al riguardo.
10 - 02 - 2009
Aldo Pastore
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