11 Febbraio 2009 LA STAMPA

LA LEGGE SULLA RIFORMA

Le 3 Autorità portuali
della Liguria
conservano l’autonomia
Ogni volta che c’è qualche convegno o che avviene un incontro tra politici, riaffiora senza un particolare motivo l’indiscrezione che, nell’ambito dell’ampia revisione della legge 84 del 1994, il Governo sarebbe intenzionato a prevedere una drastica riduzione del numero di Autorità portuali, portandole dalle attuali 27 a non più di 10/12. Tra le Authority confermate, assieme a Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Gioia Tauro, Palermo, Taranto, Bari e Trieste, ci sarebbe anche Savona. Ma di recente sarebbe emersa la necessità, in un quadro di crisi mondiale, di ricorrere una razionalizzazione del sistema con la cancellazione di oltre la metà delle Authority. E la prevista legge di riforma del settore consentirebbe di mantenere lo status di Autorità portuale negli scali che movimentano annualmente più di 10 milioni di tonnellate di merci, oppure 3 milioni di passeggeri. La Liguria, con questi numeri, riuscirebbe a conservare l’autonomia delle attuali tre Authority, smentendo voci di corridoio che davano per probabile un accorpamento tra Genova e Savona. «Sono solo indiscrezioni - dice Rino Canavese, presidente dell’Autorità portuale savonese - relative a previsioni burocratiche risalenti a prima di Natale. Ma le decisioni le assume la politica e non credo che l’accorpamento Savona-Genova procurerebbe dei vantaggi ai due scali. In buona sostanza, oggi non esistono le condizioni per un ragionamento del genere».