Lascia il vicesindaco:«Il Pd ha sbagliato»
terremoto ad albisola
IL SECOLOXIX
Albisola. Ancora un terremoto scuote la politica albisolese. Il vicesindaco Guido Di Fabio annuncerà nel consiglio comunale di stasera le proprie dimissioni dalla giunta del sindaco Lionello Parodi per passare all'opposizione nel Gruppo misto. Un passo traumatico per la maggioranza, che ha in Di Fabio uno degli assessori più attivi, ma anche per gli equilibri del centrosinistra albisolese. Solo poche settimane fa un altro candidato alle primarie, Massimo Trogu, si era ritirato alla vigilia del voto e poi aveva restituito la tessera del Pd.
«È ovvio che il Partito Democratico albisolese non ha fiducia in me - commenta Di Fabio confermando le proprie intenzioni -, a questo punto non vedo perché dovrei restare in giunta. Restituirò l'incarico di vicesindaco e le deleghe (politiche sociali e protezione civile). Sono stato trattato esattamente come accadde a Michele Manzi a Celle (pochi mesi fa ha lasciato giunta e Pd). È tutto deciso dalla componente diessina, e la colpa di questo malessere generale va sia alla dirigenza nazionale sia a quella locale».
Di Fabio era arrivato secondo alle primarie del Pd albisolese, che avevano invece incoronato come candidato sindaco l'assessore Luigi Cameirano. Ma l'esito delle urne non era stato assimilato in modo soft: «Il Pd si ispira al modello americano delle primarie - aggiunge Di Fabio -, ma una volta eletto, Obama ha chiamato la sua ex avversaria come segretario di Stato. Qui invece non accade. Cameirano non si è confrontato con gli altri candidati». «Ho saputo della decisione di Di Fabio - commenta Cameirano -, se è così posso solo rispondere che sulle questioni di principio non ci possono essere compromessi. Avevo fatto una proposta alla vigilia delle primarie: lo avrei sostenuto per una candidatura alla Provincia e lui avrebbe potuto indicare un suo rappresentante in consiglio comunale dando anche elementi da inserire nel mio programma. Ma non ho più avuto risposte. Di Fabio ha subito cercato strade diverse. Non capisco perché non sostenga il candidato scelto dagli elettori, così però rischia di restare solo e di danneggiare il centrosinistra».
giovanni vaccaro