TRUCIOLI SAVONESI spazio di riflessione per Savona e dintorni
Bisogna creare le condizioni per hotel da 600 camere, lo richiede il mercato
Turismo, il rilancio fallito
C’è
una
“medicina”
ignorata
<Ho girato il
mondo, conosco bene la realta’, basta illusionisti e scemenze>
TURISMO: a coloro che propongono il “rilancio” del turismo” rivolgo una preghiera ed un invito; modifichiamo da oggi il termine “rilancio” con :
“COSTRUZIONE
DELL'INDUSTRIA TURISTICA ITALIANA”.
Infatti a tutt'oggi quello
che si è fatto, non ha né modificato, né rilanciato in alcun modo la nostra
situazione turistica che dal 1945 è rimasta al palo, poiché tutti i modesti
interventi finanziari apportati alle strutture ricettive esistenti, hanno
solo mantenuto situazioni precarie destinate inesorabilmente alla chiusura o
al fallimento!
Ho notato con immenso
piacere che le ultime tendenze Urbanistiche della mia Città
(SAVONA) volgono a condensare in altezza i volumi, destinando
logicamente (spero) le aree circostanti in uso
anche alla nostra Comunità
non residente nei detti volumi.
Per ora questo concetto e la Sua esecuzione ha riguardato
un’edilizia prevalentemente,
e purtroppo
pesantemente, di tipo Residenziale
che non risolve assolutamente i problemi
di un lavoro - produttivo
- continuato vitale per la
nostra Comunità. Però, vedere che queste tendenze
volumetriche sono in oggi accettate, anche da coloro che hanno finora
disdegnato tali aggregazioni, mi fa ritenere che questo fatto ci
potrebbe portare lontano.
Come tutti ormai hanno potuto verificare, anche solo attraverso le offerte
pubblicitarie, i famosi pacchetti vacanza,
(aereo più albergo) si realizzano in strutture la cui singola capienza
oscilla intorno alle
600 camere.
Queste volumetrie ammettono e giustificano la quantità di servizi necessari
ad un turismo di Alta, Media, e Bassa
stagione garantendo ai
lavoratori addetti a
questo settore turistico, il
lavoro per tutto l'arco dell’anno.
Le nostre tendenze Turistico -
Urbanistiche prescindono da detti volumi, ed
è
quindi impossibile ventilare proposte
“Alberghiere
Internazionali”,
ricordo a tale proposito le pur deliziose strutture orizzontali di
Porto Cervo in Sardegna, che vengono, da sempre purtroppo,
utilizzate per la sola, sempre più
breve, Stagione Estiva.
Ricordo ancora, quando l’ Aga Kan
intese per questo fatto rivitalizzare il turismo in Sardegna, ed i suoi
tecnici gli proposero di costruire campi da
Golf unitamente a
strutture ricettive di poderose dimensioni uguali a quelle di cui sopra,
come avviene in qualsiasi parte del mondo che intenda far funzionare gli
stessi campi da “golf”.
Entusiasticamente
L'Aga Kan dette inizio a tale
avventura.
Ma, si fermò, quando seppe che da noi, in Italia, non si possono vendere in
proprietà le camere d’albergo di
tipo Aparthotel di 15 metri quadrati,
e che il taglio minimo, per poter commercializzare le camere e così
autofinanziare l'operazione,( come tutti fanno nel resto del Mondo ), era di
38 metri
quadrati per ogni singolo Aparthotel!
Non avrebbe quindi potuto “competere
internazionalmente” dovendo attuare prezzi fuori mercato dovuti a
dimensioni unitarie decisamente maggiorate
senza alcun senso logico.
E
la logica è la componente primaria di qualsiasi mercato.
Come non bastasse, Italia Nostra
non avrebbe mai visto di buon grado, questi accentramenti di cubatura!
Siamo così rimasti tagliati fuori in Sardegna, come del resto noi in Liguria
ed in tutta l'Italia, dal
Turismo Internazionale.
Mi permetto quindi, scongiurando quanti sono gli addetti al settore e tutti
coloro che parlano
di Turismo di ascoltarmi, e di adottare l’unico modo che si conosca “TECNICAMENTE”
per risolvere i problemi
riguardanti il lavoro produttivo dei nostri figli, unitamente a
tutti i problemi finanziari che affliggono attualmente e specialmente
i nostri giovani concittadini di Savona :
1) Una Legge
Regionale e Nazionale che preveda il “frazionamento” e quindi la libera
vendita di una camera d’Albergo di 15 mq.”APARTHOTEL” con 2 posti letto e
blocco cucina, (come nel resto del mondo); anzichè i 38 mq. in oggi
necessari per la singola vendita Notarile in Italia, (vedi la tragedia quasi
ormai comica di Residence, Aparthotel, R.T.A., o C.A.V. (tutti di 38 mq. ed
in buona parte inquisiti dalla
magistratura ).
Costo
di tale Legge alla nostra
Comunità
= €
ZERO.
2) Varianti al Piano Regolatore,
(del tipo fatto a Savona per le nuove torri costruite o in gestazione ) che
prevedano nelle Zone Ag, o Tni, o R..del PUC un indice tale da poter
costruire Hotel turistici, di almeno 600 camere, aventi altezza minima di 10
piani (per giustificare insieme all’ascensore anche tutti gli altri servizi
verticali ) più 2 piani di servizi a terra
(ricezione,cucine,ristoranti,tavole calde, boutique, piscine, sport,
parcheggi e quant’altro).
Costo di tali
Varianti alla nostra Comunità
=
€ ZERO.
E
sfido chiunque a proporre Leggi
che per la loro attuazione non necessitino finanziamenti statali o
erogazioni mutuabili.
Fatto questo, poichè i terreni atti allo scopo e oggetto di Variante hanno
in oggi valore molto modesto, i
loro possessori a seguito del forte incremento di valore di queste aree,
potranno essere congruamente retribuiti secondo stime molto semplici, in
quanto il valore finale dovrà rapportarsi oltre che al valore della nuova
cubatura insistente sul terreno, al pagamento di quelle opere relative alle
infrastrutture turistiche tanto
richieste dai nostri politici e che da sempre
pretendono siano pagate o
dai Comuni ,o dalle Regioni o dallo Stato,
I realizzatori e gestori delle nuove
entità
Turistiche dovranno quindi provvedere :
a) all'acquisto dei terreni stessi necessari al
programmato sviluppo.
b ) al pagamento
degli oneri di Urbanizzazione primaria e secondaria.
c) al pagamento
delle necessarie
infrastrutture turistiche , vedi sale congressi, golf, impianti
sportivi e di svago
diversificati e collegati a seconda delle zone che siano marine o montane.
A seguito di questi interventi il Comune e la Regione dovranno
dotare i complessi
Alberghieri delle infrastrutture di comunicazioni
viarie, ferroviarie, ed
aeroportuali.
A quanti eccepiscono, che le nostre attuali strutture alberghiere non
riescono a tirare avanti ed in
massa chiedono di trasformarsi in alloggi la risposta è la seguente :
Poiché come già detto le Leggi necessarie per entrare nel circuito TURISTICO
INDUSTRIALE e quindi INTERNAZIONALE sono a costo ZERO, la progettazione
dovrà essere sovvenzionata dalle catene alberghiere che hanno nomi alquanto
conosciuti Hilton, Thomson
Holidays, Sheraton, In, e così
via, che pur di partecipare allo sviluppo del
mercato turistico Italiano (oggi inesistente)
sarebbero certamente ben liete ed assolutamente disposte a farsi
carico delle progettazioni
inerenti tutti i comparti di
sviluppo turistico.
Questo evidentemente comporterà
la costituzione di Società effettive con queste CATENE ALBERGHIERE che
provvederanno a far lavorare a pieno ritmo e per 12 mesi l'anno le nuove
strutture ricettive, concepite con concetti di avanguardia a noi tutt'ora
sconosciuti.
Da miei diretti contatti avuti a
New York, i proprietari
settoriali di queste CATENE
ALBERGHIERE sono in grado di garantire
l'occupazione delle strutture ricettive attraverso i loro sensori
mondiali che recepiscono in base a studi perennemente aggiornati, le
disponibilità turistiche delle Nazioni emergenti che di volta in volta
vengono rapportate con gli sviluppi
internazionali del settore.
Il problema turistico che a noi pare così difficile da affrontare è per loro
molto semplice : l'Italia rappresenta il bacino turistico più ambito del
Mondo, per le sue coste, per le sue montagne per i suoi tesori d'arte, per
il Vaticano, per la sua cucina, nessuno ha mai sfruttato industrialmente
queste situazioni proprio per un'assurda mancanza di programmazione
industriale del territorio, per cui
nell'ottica dell'attenta revisione urbanistica proposta in queste
righe, per i proprietari delle Catene Alberghiere menzionate, l'Italia
rappresenterebbe il “TOP”
dello sviluppo
turistico internazionale.
Si tenga presente che i nostri
Presidenti Provinciali degli
Albergatori , presiedono uno
stuolo di alberghi, che
risalgono in maggior parte agli anni
'30 , che insieme a quelli
nuovi raramente superano le 60 camere, che sono obbligati a chiudere
i battenti per sette – otto mesi l'anno, che riesce difficile programmare in
queste situazioni anche una gara di bocce, e che quindi questa
situazione non può e non
deve protrarsi ulteriormente.
Alcuni
anni or sono nel quadro della Cooperazione per creare lavoro in Albania
venni pregato di proporre uno studio di massima per un insediamento
Turistico a Valona, che potete vedere qui riproposto.
Ottenni un alto riconoscimento dalle autorità Albanesi che mi invitarono
a trascorrere una settimana a
Tirana per spiegare la tecnologia Turistica da attuare, poi ci fu la guerra
nel Kosovo, ma questa è un'altra storia.
In quell'occasione mi resi conto comunque dell'assurda
impossibilità di progettare altrettanto nella mia Patria, a
causa della miopia dei nostri
politici e dei nostri tecnici urbanisti, che lasciano scivolare
la nostra economia a livelli terzomondisti
senza far nulla
per attivare le nostre
enormi possibilità di ricezione turistica!
Con l’entrata
in funzione del primo Albergo di 600 camere si potrebbero occupare circa 300
persone (considerando logicamente l’indotto).
E
TUTTO A COSTO ZERO PER LA NOSTRA
COMUNITA’ ITALIANA !!!
Nella nostra Liguria una Catena
Alberghiera così
creata cambierebbe totalmente la nostra vita, e comunque se alcune persone
fossero ancora scettiche, siccome CREDO DI AVER DIMOSTRATO CHE PROVARE NON
COSTEREBBE NULLA, sfido queste persone ad accennare anche timidamente un’altra
alternativa di LAVORO
–
PRODUTTIVO.
Guido
Luccini
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